dodici

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jungkook's pov

Si era trasferita a casa mia, o meglio, me l'aveva invasa con le sue cose, e con lei c'era sempre odore di buono e in un certo senso c'era una famiglia perciò ne fui solo contento.
Avevo in mente di trascorrere le vacanze con lei da qualche parte, voleva presentarmi alla sua famiglia, mi aveva assicurato che erano bonari e allegri come lei, perciò la tensione era al minimo.
Ero sorprendentemente felice, mi avevano da poco preso in un negozio di musica, mi piaceva, non serviva necessariamente avere una conoscenza musicale, bastava semplicemente avere una buona memoria, mi occupavo solo di esporre gli strumenti e catalogarli.
Mi piaceva perché in negozio c'era sempre silenzio, entravano clienti occasionali che sapevano quello che volevano, perciò le vendite erano rapide e indolore.

jimin's pov

"ah, ben svegliato bell'addormentato"
mi stropicciai gli occhi e grugnii "buongiorno yoongi"
mi guardò e sorrise
"buon pomeriggio vorrai dire"
presi di slancio il telefono abbandonato nella tasca della mia giacca di pelle sulla sedia
"cazzo è l'una, abbiamo perso i corsi di mattinata"
mi guardai in giro spaesato, lui si era alzato ed era in cucina da qualche minuto, tornò da me con un caffè
"perché non mi hai svegliato?"
sorseggiai il caffè temperato
"mi sono svegliato tardi pure io, valeva la pena continuare a starmene sdraiato a riposarmi, era da tanto che non dormivo bene"
l'ultima parte la disse guardandomi, mi andò di traverso il caffè
"cosa vuoi dire? non riesci a dormire?"
negò con il capo
"no, ultimamente faccio molta fatica, rimango a suonare con il piano fino alla mattina"
annuii poco convinto e mi alzai, per poi ricadere per terra con un sonoro tonfo, avevo tutte le articolazioni intorpidite e muovere le ginocchia faceva un male cane
"stai attento" corse verso di me piegandosi alla mia altezza sorreggendomi il busto
"non è stata una buona idea dormire per terra immagino" dissi ridendo leggermente, tralasciando un particolare, ovvero il caffè versatomi accidentalmente addosso
"oh, cazzo , yoongi non è che avresti una maglia da prestarmi?"
annuii e mi fece segno di seguirlo, piano piano ci riuscii e mi passò una maglia bianca.
Non pensai fosse un problema svestirmi davanti a lui,  dopotutto eravamo entrambi uomini e il mio pudore era sotto ai piedi, perciò mi tolsi la maglia sporca recuperando quella di yoongi che mi fissava esterrefatto a bocca leggermente aperta, un lieve rossore sulle guance
"c-che stai facendo?"
alzai un sopracciglio
"non si vede? Mi sto cambiando"
mi avvicinai a lui, così, tanto perché la puttana interiore che era in me si divertiva da morire
"che fai? allontanati"
eravamo a qualche centimetro di distanza, lui era costretto contro la parete e le sue mani calde sul mio petto mi procurarono mille brividi
"che..?"
sorrisi ampliamente, togliendo un pezzetto di polvere dai suoi capelli
"scusami, avevi della roba tra i capelli"
rilasciò un profondo sospiro e io mi voltai ghignando tra me e me, misi la maglia con naturalezza, preoccupandomi di mostrare tutti i muscoli in tensione, lì dietro qualcuno era sicuramente svenuto a terra
"ti va di andare a fare colazione come si deve yoongs?"

Sir Park • jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora