jungkook's pov
Ero pronto.
Lo avevo fissato per giorni e notti, indeciso ma al contempo sicuro come non lo ero mai stato.
L'avevo invitata a cena quella sera, nel mio appartamento ormai del tutto sistemato e accogliente, pronto per ospitare più persone.
Mangiammo ridendo e scherzando come al solito, era davvero bellissima e il suo sorriso mi riscaldava il cuore.
Mi alzai con la scusa di prendere altro vino e invece andai a recuperare quella scatoletta complice di tante notti in bianco.
La chiamai, lei si girò e mi vide in ginocchio, all'inizio non capì, ma quando i suoi occhi si posarano sul cofanetto di velluto blu contenente l'anello di fidanzamento mise entrambe le sue mani a coprirle il viso, caldi lacrimoni lo atrraversarono e io mi obbligai a parlare, mi ero studiato quel discorso così tanto che me lo ero quasi dimenticato "Wendy, sei stata la cosa più bella che mi sia capitata da tanti anni a questa parte, non riesco ad immaginare una vita senza di te, senza i tuoi sorrisi, le tue premure e i tuoi caffè"
sorrisi e lo stesso fece lei, piegandosi per l'emozione ad occhi chiusi
"vorresti trascorrere il resto della tua vita con me?"
mi abbracciò di slancio, con forza, al che scoppiai a piangere pure io dalla felicità
"si! si! si! jungkook"
le misi l'anello al dito tremante e insieme tra sorrisi complici lasciammo una scia di vestiti per la casa e una felicità, frutto di una nuova vita da trascorrere assieme.jimin's pov
Quello scomparto proprio non mi usciva bene.
Chiesi aiuto a Yoongi, ma il tempo a disposizione era pochissimo, al che mi propose a bassa voce di venire a casa sua quello stesso pomeriggio.Fremevo dentro, cosa aveva appena detto?
Casa sua era moderna, di quelle che a primo impatto di danno freddezza e precisione, al centro del soggiorno un bellissimo pianoforte bianco si ergeva imponente e la prima cosa mi venne da fare fu premere le dita sui tasti e suonare la stessa melodia che non mi riusciva con il violino.
"Sei un talento naturale"
Yoongi si era messo dietro di me, quel ragazzo era così silenzioso che non mi sarei nemmeno accorto di una corda attorno al collo.
"hai sbagliato strumento, fin dall'inizio sapevo che il violino non faceva per te"
c'era una nota di critica, ma non lo aveva detto con l'intento di offendermi
"tu appartieni al pianoforte"
mi girai verso di lui
"vienilo a suonare quando ti va, se vuoi ti insegno qualcosa, piace tanto anche a me".
Ci dimenticammo di quello scompartimento, lui si stese sul divano ad occhi chiusi mentre le mie dita vagavano sulla tastiera e la musica riempiva le pareti.
"Suona sempre per me, Jimin".
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Sir Park • jikook
FanfictionJeon Jungkook, maggiordomo presso la prestigiosa famiglia Park, avrà come compito quello di essere al servizio del signorino Jimin, viziato e lussurioso.