jimin's pov
Era scomparso.
Per la disperazione andai a chiedere spiegazioni a mia madre, che riluttante mi rispose, si era trasferito in un'altra città perché si era accorto che era un uomo adulto con degli ideali, e come tale aveva bisogno di avere al suo fianco una donna forte, per poi creare una famiglia e tutte quelle stronzate da adulti.
Non ci credevo, non era possibile.
Non perché non pensavo che Jungkook potesse avere questo tipo di ideali, ma perché non poteva lasciami dopo quello.
Insomma, era coinvolto quanto me, io avevo solo cominciato, lui aveva fatto ben altro, mi aveva quasi svestito e là sotto era duro come un sasso, impossibile che abbia cambiato idea dall'oggi al domani.
Ero sicuro che mia madre lo avesse obbligato ad andarsene, perché di altre spiegazioni non me ne venivano in mente, ma in ogni caso lo avrei trovato e avremmo continuato da dove ci eravamo fermati.
Lo volevo e lo avrei ottenuto.jungkook's pov
Qui c'era un'aria diversa, meno viziata, meno intrisa di tristezza, preoccupazioni e aspettative, ma il suo odore mi rimaneva addosso, se non nella pelle era vivido nei miei pensieri, in quelli che facevo di notte tra bagni di sudore.
Immaginavo lui nudo, mentre baciavo ogni centimetro di quel corpo marmoreo, mentre ascoltavo ogni piccolo lamento, ogni suono che proveniva dalla quella bocca rossa e carnosa, oggetto di mille fantasie.
Ero lì per dimenticarlo e non stavo facendo un buon lavoro.Una mattina mi scontrai con una ragazza, mi fece cadere la cartellina piena di curriculum che stavo trasportando alla ricerca di una nuova aspettativa di vita e finii per rincontrarla anche alla caffetteria cui ero solito andare per un buon caffè e un giornale.
All'inizio fu sorpresa dal vedermi, ma mattina dopo mattina costruimmo una conversazione prolungata, arricchita, parlare con qualcuno di nuovo, con idee e pensieri freschi e in armonia con i miei mi mise sempre più di buon umore, al che Jimin fu solo un ricordo racchiuso nei meandri della notte, non costante, non più puntuale e distruttivo.
Trovai anche lavoro, dopo un pò e comunicarlo a Wendy la rese molto felice, al che mi abbracciò e un sorriso mi venne spontaneo.
Profumava di dolce, di felicità e di un buon caffè tutte le mattine.
Di quotidianità.
Mi piaceva.Jimin's pov
Mia madre era irremovibile, non ne voleva sapere di dirmi in quale città si fosse trasferito Jungkook.
Inutile dire che impazzii ancora di più , avevo abbandonato Taehyung e al posto suo avevo conosciuto Yoongi, nella stessa stazione in cui mi procuravo l'erba giornalmente.
Era appoggiato ad una colonna, con la sua sigaretta in mano e i suoi splendidi capelli verde menta, gli occhiali sottili e l'involucro di un violino sulla schiena con il suo nome ricamato in piccolo.
Avrei tanto voluto sentirlo suonare, magari la sua musica sembrava tanto fredda e misteriosa quanto lui.
Gli chiesi una sigaretta, me la diede in silenzio, guardandomi impercettibilmente, ringraziai e me ne andai, dove non lo so, ma la sua mano era calda a differenza del suo aspetto, e non aveva nemmeno esitato a darmela, malgrado il mio aspetto un pò trasandato.
Volevo fare bella figura, perciò un altro giorno mi vestii decentemente, con un lungo cappotto grigio e una sciarpa beige, presi il suo stesso treno e casualmente mi sedetti davanti davanti a lui, in quei posti da quattro.
Per fortuna gli altri erano già occupati, o avrei destato sospetti.
Mi imbambolai a guardare la finestra, vedendone il suo riflesso, lui fissava me, ma probabilmente pensava di passare inosservato.
Scoprii anche dov'era diretto, l'Università di musica e spettacolo, ovviamente.
Chissà magari la musica poteva essere la mia salvezza? Dopotutto non avevo niente da fare, potevo spendere il mio tempo in qualcosa di costruttivo, mia madre ne sarebbe stata di sicuro contenta.
Quale strumento mi poteva rappresentare di più?
Jungkook mi ricordava un violino, e anche il tipo dai capelli verde menta suonava il violino, magari capitavo nella sua stessa classe di studio.
Ne comprai uno, marrone caldo come i suoi occhi.
Chissà, magari stavo facendo qualcosa di buono.
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Sir Park • jikook
FanfictionJeon Jungkook, maggiordomo presso la prestigiosa famiglia Park, avrà come compito quello di essere al servizio del signorino Jimin, viziato e lussurioso.