nove

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jimin's pov

Una settimana dopo aver completato l'iscrizione e aver comprato lo strumento lo incontrai come di routine appoggiato al pilastro a fumare la solita sigaretta.
Non gliene chiesi una, gli passai davanti e rimasi un pò distante da lui, volevo solo che notasse il mio violino.
Salimmo sul treno e sempre per casualità mi sedetti difronte a lui, volevo sentire la sua voce, ma dava l'impressione di parlare difficilmente, soprattutto ad estranei, perciò optai per una casuale caduta di cuffie accanto ai suoi piedi che si affrettò a raccogliere e a porgermi, lo ringraziai guardandolo negli occhi per un secondo e poi tornai alla mia musica.
Niente, nemmeno quella volta.

Il mio primo corso era di suono dello strumento musicale, indirizzo che avevo preferito rispetto allo spettacolo, avevo anche scelto ballo, magari mi serviva a scaricare un pò di tensione.
Lui era già là, all'ultimo posto in fondo, decisi di sedermi davanti a lui, non potevo sapere se era sorpreso dal vedermi lì essendo di spalle, ma lo speravo.
Dato che non avevo mai accordato uno strumento e mi ero iscritto tardi rispetto agli altri gli chiesi aiuto e lui mi spiegò brevemente come fare, al che gli chiesi se potevo mettermi accanto a lui data la mia inesperienza, acconsentì ed internamente ero molto soddisfatto.
Per sfortuna dopo quella ora non riuscii più vederlo,tranne all'uscita seduto sulle scale a fumare.
Mi avvicinai e gli chiesi se aveva da accedere.

jungkook's pov

Le avevo chiesto di uscire.
Un appuntamento, il mio primo appuntamento.
Che ansia, non ero fatto per queste cose, ma sapevo che lei mi avrebbe capito e sostenuto.
Passammo le ore a ridere e mangiare, ebbi la possibilità di scoprire di più sulla sua vita, come pensavo era davvero perfetta per me.
Avevo in mente una cosa, ma era ancora presto, forse dopo un paio di appuntamenti mi sarei fatto coraggio.

jimin's pov

Non pensavo che danzare mi sarebbe piaciuto così tanto.
Io che ero stato sempre scoordinato e maldisposto per seguire i passi corretti, le decisioni più giuste.
Fu tutto così nuovo e straordinario, e dovevo tutto a Yoongi, che senza volere mi aveva aperto un mondo.
Era sempre al solito posto, lo raggiunsi e mi sedetti accanto a lui, mi fece un piccolo sorriso, in quel periodo avevamo parlato un pochino quel poco per avergli fatto comprendere che ero seriamente interessato alla musica, per lui ero un brano sconosciuto da suonare.

Sir Park • jikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora