Capitolo 11

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Chi era quel ragazzo accanto al marmocchio che io avevo adocchiato?
Forse era suo fratello, o il suo...fidanzato.
Ma poi, solo avvicinandomi, mi accorsi che si trattava di Park Jimin, il testa di carota della mia classe.

Mi era stato antipatico sin dal primo momento, in cui era entrato in classe col suo carismatico e gentile sorriso, i suoi modi cortesi di fare e quell'aria da saputello.

Mandai un messaggio al ragazzino, in cui lo complimentavo e chiedevo l'identità della figura accanto a lui.
Mi appostai dietro un albero, così da poterlo osservare senza che mi notasse.

Lo vidi mentre tirava fuori il cellulare dalla tasca della giacca di pelle e mentre leggeva il messaggio. Ridacchiai alla sua reazione alla scritta; alzò di scatto il capo e si osservò intorno, come spaventato e alla ricerca del mittente della mail.

Quanto era sciocco. Povero ragazzino innocente.

Il carota accanto a lui si girò e gli domandò qualcosa, richiesta a cui il marmocchio rispose con una leggera risata, visibilmente nervosa, e una negazione col capo.
Inclinai il capo e poggiai la tempia al tronco dell'albero secolare, scrivendo ancora.

Tu:

Dai, non fare il cattivo...rispondi, o mi offendo

Ragazzinobabyboy:

Ma che cazzo vuoi dalla mia vita?! Mi lasci in pace??

Diamine, mi stai risultando ancora più antipatico di prima

Possibile che io non possa stare tranquillo un secondo, prima che tu interrompa il mio momento e mi importuni con dei fottuti messaggi??

Il ragazzino si stava arrabbiando, e non poco.
Lo notai, non solo dal contenuto dei messaggi, ma anche dalla sua faccia, rossissima, e dal suo comportamento, nervoso e irrequieto.
Batteva insistentemente il piede a terra, facendo tramare la gamba e di conseguenza il braccio che era poggiato su essa, che teneva la mano in cui era impugnato il cellulare.

Tu:

Ti messaggio solo perché mi annoio, ragazzino, non perché abbia attrazione verso di te

Non penso di star facendo nulla di male

Ragazzinobabyboy:

E invece lo stai facendo...lo stai facendo eccome

Mostrati se hai il coraggio, mostrati

Fallo, se hai veramente le palle

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