Capitolo 17

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Bloccai ogni sua possibile via di fuga.
Lui si appiattì in un angolo, teneva la schiena a contatto con la fredda parete, i suoi occhi non facevano altro che guardarmi sgranati e tremanti.

Cazzo, averlo così docile sotto al mio controllo era una delle cose che più avevo bramato.
Mi avvicinai a passi lenti verso la mia preda, posai una mano al fianco di questa e tirai il marmocchio più vicino a me; avevamo i petti appiccicati.

Eravamo così vicini che potei percepire il suo respiro accelerato sul viso, cosa che mi fece impazzire.
Ragazzino, babyboy...sappi che saresti stato per sempre mio, sempre.

"N-non mi toccare..." sussurrò, provando a spintonarmi posando le mani sul mio petto.

Scossi il capo, abbassando leggermente il viso verso il suo orecchio. "Non ti lascerò andare fino alla fine della ricreazione. Mi dispiace per te, sarai chiuso qui dentro con me per altri cinque minuti"

Quel contatto così prossimo lo fece rabbrividire, con mia felicità notai che la tecnica aveva funzionato.
Volevo stuzzicarlo un po', assaggiare qualche cosa di lui. Volevo tornare in classe con la consapevolezza di avere il suo sapore sulle labbra.

Dopo aver sussurrato quella frase, azzerai la distanza e posai le labbra sulla pelle morbida del suo collo, venendo inghiottito dal sapore dolce che aveva.
Le mossi, facendo creare degli schiocchi osceni, portando la lingua a leccare quei lembi poveri di marchi.

Mugolò, impugnando nelle mani strette in pugni la mia maglietta.
Lo vidi, di sottecchi, strizzare gli occhi e mordersi il labbro: molto probabilmente non mi avrebbe dato la soddisfazione di sentire un gemito dalla sua voce. La cosa mi deluse, anche se dovevo aspettarmelo.
L'avrei dovuto immaginare per forza, allora.

"B-basta, allontanati" mormorò ringhiando, spingendomi.

Mi diede uno spintone molto potente, tanto che riuscì nell'intento di allontanarmi. Ma, prima che potesse scappare, lo presi dal colletto della camicia e lo tirai a me, così da ritrovarmelo attaccato.
Stavolta, ero io ad avere la schiena conto la parete, mentre lui non aveva altro appoggio se non me.

Sogghignai, leccandomi le labbra e beandomi per qualche altro istante del sapore dolce della sua pelle.

Incatenai lo sguardo nel suo, inclinando il viso. Era davvero bellissimo, cazzo se lo era. Forse il marmocchio più bello che avevo visto nella scuola.

"Jungkook" mormorai per la prima volta il suo vero nome.

Ci vollero vari secondi, prima che completai la frase. Nel mentre, posai una mano sul suo culo, era bello tosto e rotondo.

"Hai mai scopato?"

Tҽxƚ αɳԃ Sҽxƚ [VKook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora