Capitolo 20

4.7K 236 46
                                    

Era giunta la penultima lezione dalla giornata scolastica, e, nonostante fossero passati solo dieci minuti, mi ero già stancato di sentir parlare di formule matematiche e di equazioni.
A che diamine mi serviva tutta quella roba? Alla fine era inutile, io non sarei mai andato dal panettiere a chiedere "una forma di pane dal perimetro di venti centimetri diviso per i quattro lati e poi moltiplicato per l'area"

Non ero un secchione, la matematica non mi era mai piaciuta per il semplice fatto che non amavo i numeri e i problemi complessi, in cui ti devi scervellare per trovare una cazzo di soluzione logica.

Alle elementari e alle medie copiavo in ogni compito, anche al test finale per l'esame. I professori si congratulavano per gli alti voti, a discapito di chi invece, per avere quelle valutazioni, studiava tutto l'anno e si impegnava come se fosse un matto.

Sospirai, poggiando la testa al muro alla mia destra e chiudendo gli occhi; mi stava venendo un mal di testa pazzesco, neanche con gli sbalzi di temperatura mi veniva così forte.

-matematica del cazzo...-

Alla fine, dopo altri venti minuti di agonia atroce, chiesi il permesso per andare in bagno.
Il professore mi guardò sorpreso, abbozzò una risata e annuì col capo.

"Jeon, è la prima volta che la vedo chiedere il permesso per uscire"

"Beh, sono qui solo da qualche giorno..."

Borbottai quelle parole mentre mi alzavo dal posto e andavo verso la porta, che aprii tranquillo e che poi usai per andare via da quella classe. Che urto.
Mi passai una mano in mezzo ai capelli, sbuffando sonoramente.

Diedi uno sguardo a destra e sinistra, c'erano degli studenti che camminavano per i corridoi: probabilmente stavano cambiando aula, oppure, loro come me, si erano stancati di assistere alle spiegazioni inutili dei docenti e avevano deciso di uscire a prendere una boccata d'aria rinfrescante. Tra loro c'era anche Taehyung.

Misi le mani in tasca e percorsi il tratto del corridoio che mi separava dal bagno.
Inevitabilmente, non appena entrai, rividi nella mia mente Taehyung.
Scossi il capo per eliminare quei pensieri e mi chiusi in una delle cabine.

Poi, la suoneria del cellulare attirò la mia attenzione. Lo schermo si era acceso e mostrava lo sfondo, sulla quale era apparso un messaggio. Presi curioso il telefono nelle mani e sbloccai la password per accedere alle mail; cliccai sulla chat e alzai gli occhi al cielo subito dopo aver visto che era ancora lo sconosciuto.

Sconosciuto:

Che ci fai nel bagno?

Ti sei stancato delle lezioni, eh ragazzino?

"Ma come cazzo fa a sapere che io sono...in bagno?" sussurrai tra me e me a bassissima voce, sgranando gli occhi.

Uscii immediatamente dal bagno, mi guardai attorno andando a bussare alle altre porte, magari chi mi aveva scritto era dentro una di quelle.
Non ricevetti nessuna risposta, neanche una scocciata visto le tante volte con cui avevo bussato. Allora, poggiai la schiena al muro di piastrelle bianche e blu e sospirai, sentendo un altro messaggio arrivare.

Sconosciuto:

Non riesci a trovarmi, mh? Sappi che sono accanto a te molto più di quanto immagini

Io ti vedo ogni mattina, ogni pomeriggio. Perché stiamo dentro le stesse mura

Tҽxƚ αɳԃ Sҽxƚ [VKook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora