Il silenzio che era presente nella camera mi inquietava, e non poco; mi sembrava strano il fatto che Tae non stesse facendo casino come al suo solito, ma mi guardasse senza fiatare, quasi come fosse incantato.
Non gli parlai, comunque, ero troppo concentrato a giocare e non volevo perdere quella partita dato che era molto importante per salire di livello e quindi aumentare l'esperienza e ricevere premi omaggio, come proiettili o armi molto potenti.Picchiettai un piede a terra, mordendo con non curanza il labbro inferiore e fissando lo schermo, girando la visuale a destra a sinistra come se fossi veramente nei panni di quel soldato e mi stessi controllando le spalle per non esser ferito.
Poi, vidi con la coda dell'occhio che il mio fidanzato si era alzato, che non era più di fianco a me. Non diedi peso alla cosa, pensai che volesse prendere qualcosa dallo scaffale per passare il tempo o semplicemente mettersi più comodo sul letto.Invece, capii il suo intento quando sentii due braccia circondarmi la vita.
La mia schiena combaciò con il petto della persona dietro di me, potevo sentirne il battito. Feci un sorriso d'istinto, senza staccare gli occhi dalla tv ma godendomi lo stesso le coccole che mi stava offrendo.Una delle mani che aveva sul mio busto, lentamente, scese più giù, andando a toccare il fianco e la coscia successivamente. Al contatto, trattenni il fiato, non sapendo come reagire.
Mi voleva far perdere il round? Mi voleva stuzzicare?"Tae...fammi giocare" mormorai provando una prima volta a farlo smettere.
Parve non ascoltare le mie parole; le dita andavano ad accarezzare le cosce ancora coperte dai pantaloni, andavano su e giù più volte...
Un fiato caldo si posò sul mio collo, soffiò senza colpa all'orecchio provocandomi dei brividi così intensi che coinvolsero tutto il corpo; mi morsi il labbro, di nuovo, pur di non dargli la soddisfazione."Mi sono stancato di starti a guardare...perché non lo facciamo noi due un gioco divertente?" Mormorò rocamente. "Sono sicuro che ti piacerà di più di Call of Duty"
Quella voce così vicina, le parole che aveva usato...non potevo negare ciò che mi avevano causato.
Il cuore iniziò a battere impazzito, i pollici che giravano sul joystick per un attimo parvero bloccarsi."Voglio giocare...lo so che lo stai facendo per farmi un dispetto, ti annoi e quindi cerchi di farmi distrarre...non funzionerà, Kim"
"Kim?" Ripeté sorpreso, sempre il tono basso e sensuale. "Neanche i professori mi chiamano col cognome. Mi stai per caso sfidando, Jeon Jungkook? Se è così, accetto la tua sfida"
"Su cosa vorresti scommettere?" Domandai continuando a prestare maggiore attenzione al videogame.
"Sul fatto che tu non resisterai neanche dieci minuti senza toccarmi"
Il suo tono stavolta era deciso e serio, come se avesse già vinto in partenza.
Ghignai: bene Kim, ti avrei fatto soffrire."Però, per farlo ho bisogno che tu spenga il gioco"
"Aish! Non ora che sto vincendo!"
"O lo togli tu, oppure lo faccio io"
Corrugai il viso contrario, misi in pausa il gioco e mi voltai a guardarlo: non scherzava. Quindi, sbuffai pesantemente e mi alzai da terra per togliere dal lettore cd il videogame. Lo rimisi nella custodia e poi ordinai essa nella scatola dove c'erano gli altri games.
"Bene, passivello, vedo che hai capito" sorrise soddisfatto, tirando il labbro in mezzo ai denti. "Pronto per giocare?"
STAI LEGGENDO
Tҽxƚ αɳԃ Sҽxƚ [VKook]
FanfictionDove Taehyung scrive a Jungkook, dopo aver preso il suo numero telefonico dal registro scolastico. Tratto dalla storia: "Kook...perché non capisci che io, quando ti vedo, divento un pazzo? Perché non capisci i miei sentimenti? Ho fatto tutto questo...