Epilogo

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"Hyung! Avanti, non vorrai mica fare tardi alla festa!!"

La voce del mio ragazzo urlò il mio nome dal piano inferiore, mentre io ero in camera nostra a sistemare le ultime imperfezioni: una lisciata alla giacca e una spazzolata ai capelli ed ero perfetto, non per vantarmi ovviamente.

Quello sarebbe stato un giorno speciale, uno dei tantissimi che avremo passato assieme. Volevo solo che andasse tutto bene, che quello fosse un momento da ricordare anche nella tomba.
Diedi un'occhiata a destra e a sinistra per controllare che non ci fosse nessuno accanto a me, poi aprii l'armadio e, scavando nelle sue viscere, riuscii a trovare ciò che volevo: una scatolina blu notte.

"Arrivo, un attimo!"

"Muoviti, o vado senza di te! Non mi voglio perdere la festa, soprattutto perché è in mio onore!"

Esatto, era il suo compleanno, il primo di settembre. Quel pazzo del mio fidanzato faceva 21 anni, cazzo com'era passato il tempo...
Mi sembrava ieri di averlo incontrato per la prima, di avergli fatto il primo scherzo...invece erano già passati tre anni, felicemente vissuti accanto a lui.
Avevamo preso una casa tutta nostra, dato che anche Park aveva trovato un fidanzatino, un certo Min Yoongi.
Chissà a chi era andato il loro vecchio appartamento, bah.

Dopo aver sistemato la scatola nella tasca interna della giacca, scesi le scale e, finalmente, lo raggiunsi.
Era elettrizzato, si notava; non vedeva l'ora di stare con i suoi migliori amici, e me. Si meritava tutta quella felicità, dopotutto, era un ragazzo d'oro da cui prendere esempio. Ed io, di esempi da lui, ne avevo presi assai: era per questo che ora avevo un carattere completamente diverso, uno stile di vita più tenero e generoso, avevo molte più persone attorno che mi volevano bene...e tutto era grazie a lui.

Quando mi vide, il sorriso che aveva sulle labbra si ampliò a dismisura.
Gli andai vicino, gli presi la mano mentre gli stampavo un bacino sulla tempia coperta dai morbidi capelli castani.

"Pronto?"

"Sì, andiamo!"

Risi al suo comportamento infantile, ma inconsapevolmente maturo.
Era una delle cose che più amavo di lui: sapeva come comportarsi in ogni situazione, aveva sempre qualcosa in serbo anche nelle circostanze più difficili o tristi...era una macchina del sorriso, ciò che io avrei voluto essere, e forse ero, per lui.

Girai la maniglia e aprii la porta di casa, uscii successivamente aspettando che la richiudesse. Dopo essersi messo le chiavi nella tasca dei jeans, camminammo verso la macchina; entrammo e misi in moto l'auto, indossai la cintura e immediatamente dopo partii verso il locale in cui si sarebbe svolta la serata.
Durante il tragitto, accesi lo stereo così da farci un po' di compagnia e speravo che iniziasse a cantare qualcosa.
Adoravo anche la sua voce; anche se lui non lo voleva ammettere, aveva una voce così melodica da far rilassare anche l'uomo più stressato del mondo.

"Hyung" mi chiamò invece.

"Mh?"

"Chi c'è alla festa?"

"Te lo devo dire di nuovo?" Risi, dato che era già la terza volta che gli facevo l'elenco degli invitati. "Comunque...c'è Jimin con Yoongi-hyung, Namjoon-hyung e Jin-hyung e anche Hoseok-hyung e Yugyeom" 

"Capito, grazie" ridacchiò.

"Lo fai apposta per farmi irritare?" Gli diedi una mezza occhiata divertita.

Lo vidi alzare le spalle, poi ghignare. "Chissà"

"Aish, se non fossimo in macchina ti punirei così forte da non farti camminare per una settimana" mi morsi il labbro inferiore. "Ma per tua fortuna, non posso"

Tҽxƚ αɳԃ Sҽxƚ [VKook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora