Capitolo 43

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Il giorno dopo, la suoneria del cellulare interruppe il mio sonno, costringendomi a malavoglia ad alzarmi dalle morbide coperte che mi avevano avviluppato calde.

Barcollai ancora assonnato fino a raggiungere il bagno, dove mi lavai per svegliare completamente il mio corpo e la mente, dato che mi dovevo preparare ad un'altra giornata scolastica.
Poi, mi avvolsi il bacino in un accappatoio e tornai in camera da letto così da indossare la divisa.

Una volta vestito, mi rilassai cinque minuti sul letto e approfittai di quel tempo per controllare le notifiche delle app.
Ne vidi una, da parte di Taehyung.

TaeTae:

Buongiorno piccolo, ci vediamo a scuola

Sorrisi sommessamente alla frase, risposi con un "buongiorno anche a te" seguito da un cuore rosso. Anche se quel messaggio era semplice e senza emoji, a me pareva lo stesso splendida.

Mi stiracchiai scendendo dal materasso, portando con me il telefono fino a raggiungere Jimin-hyung in cucina.
Già la tavola era preparata a dovere, con qualche cornetto alla nutella e due tazze piene di cappuccino fumante.

"Giorno Kookie" cantilenò felice, spettinandomi i capelli quando mi misi seduto.

"Buongiorno hyung" ricambiai il sorriso.

Una volta che si sedette, iniziammo a mangiare, ridendo e scherzando e a volte raccontando qualcosa del passato.
Tra una chiacchiera e l'altra erano giunte le otto meno un quarto.

"Hyung, sbrighiamoci o faremo tardi! Non mi va di essere strillato!" Mormorai piagnucolando, alzandomi di fretta.

Lo hyung mi diede ragione, mentre ero in bagno a lavarmi i denti sentivo che stava armeggiando con i piatti, probabilmente per pulirli e rimetterli in ordine.

Uscimmo da casa dieci minuti alle otto e ci toccò correre per arrivare all'istituto in tempo. Fortunatamente, però, la campana d'inizio suonò non appena aprimmo il cancello di ferro arrugginito.

La verità era che volevo vedere Taehyung, non che non volevo essere sgridato dal docente della prima ora; alla fine, non mi importava nulla perché sarebbe stato il mio primo ritardo, e quindi non mi avrebbero fatto niente... Sentivo il bisogno di vederlo.

Jimin-hyung mi salutò con un veloce gesto della mano e prese a correre per arrivare al piano superiore, dove era situata la sua classe, mentre io me la presi comoda e sperai che, girando l'angolo del muro, avrei trovato il mio ragazzo che mi aspettava.

Ahimè, non fu così.
Avevo dato uno sguardo disperato sia a destra sia a sinistra che dietro di me, ma non lo vidi in nessuna delle tre direzioni.

-ho tardato troppo...-

Sospirando e col capo basso, mossi dei piccoli passi verso l'aula e feci per tirarne la maniglia, quando un braccio afferrò saldamente il mio polso e mi impedì qualsiasi mossa.
Poco dopo, mi ritrovai faccia a faccia col mio ragazzo, che sorrideva dolce.

"Credevi che non ci fossi, giusto?" Ridacchiò lui.

"Sì è vero" annuii sciogliendo senza fretta il contatto. "Non ti avevo notato e credevo di aver fatto troppo ritardo...ma perché non sei in classe? È suonata da qualche minuto"

"Che domande. Aspettavo te, sapevo che prima o poi saresti arrivato e allora avevo deciso di fermarmi"

"Scemo" sorrisi tenero, spintonandolo leggermente. "Vai in classe, ricorda la promessa che ti ho fatto"

"Me la ricordo benissimo, Kook. Ma non mi dai un bacio prima?"

Mise un tennero labbruccio, che mi fece pensare ad un lungo "aww".
Mi sporsi e poggiai le labbra sulle sue, toccandole lievemente e assaporando il loro gusto alla menta.

Provai a staccarmi, ma lui mi trattenne allacciando le braccia ai miei fianchi e spingendo di poco la bocca così da non staccarsi dai miei boccioli. Infilai una mano in mezzo ai suoi capelli, mi sentivo attratto da lui come se fossi una calamita, avevo il bisogno di sentirlo continuamente affianco a me.

Appena tre secondi dopo, fermò il bacio ma restò così vicino da sfiorarle, a respirare sulla mia pelle. Rabbrividii leggermente al calore e lo guardai, arrossendo sotto i suoi occhi famelici e brillanti.

"Kook..."

Mormorò il mio nome, avvicinando le labbra alla pelle lattea del mio collo.
Prese a baciarla e, inevitabilmente, mi lasciai scappare un ansimo non appena percepii l'umidità di quei baci.

"T-Tae...siamo davanti la mia classe...se dovesse uscire i-il professore..."

"Non capiterà...pensi che io non conosca i loro orari? Non uscirà da lì neanche per andare in bagno, fanno tutti così"

Ricominciò la tortura.
Io ero incapace di muovermi, non sapevo come reagire o cosa dovessi fare, sapevo solamente che il tornado che mi stava facendo battere il cuore adesso era davanti a me che solleticava con crudeltà i lembi di pelle sotto l'orecchio.

Posai le mani sulle sue spalle e chiusi gli occhi, lasciandomi andare a tutte le emozioni che mi stava facendo provare.
Ma poi, l'ultima delle voci che avrei voluto sentire, urlò così forte e arrabbiata da fare eco nel corridoio spoglio.

"Taehyung! Allontanati subito da lui!"

Tҽxƚ αɳԃ Sҽxƚ [VKook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora