Capitolo 18

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Sgranai gli occhi e schiusi le labbra, non aspettandomi affatto quella domanda.

Me l'aveva, oltretutto, sussurrata nell'orecchio, uno dei miei punti deboli. La sua voce era...talmente profonda, talmente calda che...mi fece uno strano effetto.

Non risposi all'inizio, ero arrossito parecchio e sentivo le guance andare a fuoco. Per non parlare del cuore.
Il cuore batteva impazzito, il respiro tra poco neanche lo sentivo. La mente...la mente era andata a puttane.

Deglutii il grande malloppo in gola che si era formato a causa della situazione, abbassai lo sguardo fino a puntare con gli occhi le mani, che tremavano violentemente come se fossi in ipotermia.
Scossi il capo più volte, incapace di alzare la testa e affrontare quegli occhi scuri, vogliosi di qualcosa che io non mi sentivo di dare.

Lui voleva me, voleva il mio corpo...ma io non avevo mai fatto nulla.
Avevo avuto un fidanzatino, ma non ero riuscito ad andare oltre ad un semplice bacio. Erano passati molti mesi, e ancora avevo paura.
Forse era colpa mia, avevo il terrore di qualcosa che poi, in realtà, mi avrebbe portato solo che felicità, solo che sensazioni positive.

Ma, cazzo, avere la prima volta in un bagno lurido della scuola non mi sembrava il massimo.

"M-mai...e ho paura, perciò non mi toccare" affrettai ad aggiungere, cercando di spostarmi.

"Davvero? Eppure, chi non ti vorrebbe?" Fece sorpreso lui. "Perché non proviamo? Io sono bravissimo in questo campo, vallo a chiedere alle ragazze della tua classe, o della mia. Puoi farlo anche a quelle della 4A, tanto sono sicuro che ti risponderanno la stessa cosa"

"N-no, non voglio. La voglio conservare per qualcuno che m-mi amerà veramente, e non a un bullo che si è fatto mezza scuola"

Non riuscii mai a capire da dove presi il coraggio per dirgli quelle parole...sta di fatto che qualche Dio lassù mi aveva donato un po' di spirito combattivo. 
Spirito combattivo, che scomparve non appena strinse con forza i miei glutei.

Mi accarezzò il culo, spingendo il mio bacino sopra il suo, facendo in qualche modo creare una scarica elettrica. Questa si espanse nel mio corpo e mi fece venire i brividi, per poco ansimare.

Sentii, successivamente, una risata uscire dalle sue labbra. "Che c'è? Sei geloso?" Sussurrò.

"T-Tae...lasciami..."

"Adesso sono anche diventato Tae, e non Taehyung. Sono dei passi da gigante, questi" sorrise mordicchiandomi il lobo.

D'istinto, chiusi gli occhi e lasciai che un ansimo uscisse al solo tocco, percependo un'altra scarica partire dalla schiena.

Sarebbe andato avanti con questa tortura, se non fosse suonata la campanella.

Il trillo insistente mi fece tornare alla realtà e, solo lì, mi resi conto di cosa gli stavo permettendo di fare.
Quindi, senza perdere tempo, lo allontanai bruscamente da me con una spinta e uscii dal bagno; scappai, letteralmente, verso la mia classe.

Una volta entrato, mi sedetti al mio posto e notai sollevato che ero ancora da solo. Portai la nuca allo schienale della sedia e sospirai, tentando di calmare sia il mio respiro, che...la voglia che mi aveva fatto venire fra le gambe.

-ti odio...ti odio con tutto me stesso-

Tҽxƚ αɳԃ Sҽxƚ [VKook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora