Capitolo 9

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Oh cazzo.
Sgranai gli occhi non appena lessi il messaggio che mi aveva inviato. Come sapeva il mio cognome? Era uno stalker?
Una cosa era certa: avevo paura.
Avevo il timore che facesse qualcosa di sbagliato e avventato, avevo paura anche per Jimin-hyung...

Tu:

Come cazzo conosci il mio cognome?

Non te ne andare, rispondimi

Porca troia, torna immediatamente qua!!

Ma niente, non ricevetti nessuna risposta.
Deglutii l'ansia e cercai di calmarmi, scendendo in cucina a bere un bicchiere d'acqua fresca. Posai poi il contenitore di vetro nella lavastoviglie e lasciai che essa lo lavasse.

Chi poteva essere questa persona? Un mio vecchio conoscente di Busan?
Un amico dei miei genitori?
Oppure, un alunno della mia scuola?

Non sapevo seriamente a che pensare, ogni soluzione sembrava giusta e stupida allo stesso tempo. Distrattamente, camminai in soggiorno, misi a caricare il telefono alla presa di corrente lì vicina poiché non avevo voglia di fare di nuovo le scale.
Mi buttai sul divano, abbandonai la testa allo schienale di pelle e sospirai sonoramente, chiudendo gli occhi in cerca di pace.

"Kookie?"

La voce del mio coinquilino spezzò il silenzio che si era creato, portandomi ad alzare la testa verso di lui.
Accennai un sorriso e lo guardai, inclinando il capo per capire cosa volesse.

"Andiamo a fare questa passeggiata?"

Annuii felice, magari un'uscita mi avrebbe fatto bene e mi avrebbe rilassato.
Mi alzai dal divano e presi la mia giacca, poi il cellulare e le chiavi di casa, che misi dentro le tasche della mia giacchetta di pelle nera e lucente.

Poi, dopo che il ragazzo vicino a me finì di prepararsi, aprii la porta di casa e uscii dall'abitazione.
Jimin-hyung chiuse la porta subito dopo che fummo usciti entrambi, quindi procedemmo nella camminata pomeridiana.
Misi le mani nelle tasche, facendo ciondolare appositamente le chiavi, portandole a creare un suono acuto.

Mi girai verso il mio accompagnatore, sospirando lievemente. "Hyung, posso chiederti una cosa"

"Dimmi, Kookie" sorrise acconsentendo con la testa.

"Ecco...sei, un giorno, un numero sconosciuto dovesse scriverti...cosa faresti?"

"Bella domanda..." mormorò pensando ad una possibile risposta. "Prima di tutto, gli chiederei l'identità e il motivo per cui mi ha cercato. Se, poi, non mi da retta, allora non ci penserei due volte a bloccarlo"

"E...se questo numero sapesse il tuo cognome?"

"Potrei fare tante cose, Kook...come a bloccarlo, andare a denunciarlo, oppure a continuare a chattare nella speranza di trovare qualche indizio utile. Diciamo che lo accontenterei"

"Okay, grazie hyung" sorrisi nervosamente, torturandomi le dita nelle tasche.

"Di niente..." ricambiò il sorriso. "Ma perché mi hai fatto questa domanda?"

Tҽxƚ αɳԃ Sҽxƚ [VKook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora