Capitolo 2

4.8K 255 14
                                    

Mi sveglio con un forte dolore alla mascella, mi inizia a pulsare terribilmente. Cos’è successo ieri sera? La stanza è così buia. Non riesco a vedere niente.

Questa camera…dove sono?

Velocemente mi metto seduto ma me ne pento immediatamente. L’ira di una sbornia mi sta torturando senza pietà. Mi accorgo che sotto il mio sedere c’è un cuscino. Afferro le coperte che sono sopra di me e me le tolgo lentamente. Mi alzo finalmente in piedi. Faccio un passo in avanti, ma subito dopo cado sul pavimento con un tonfo rumoroso.

“Guarda chi c’è” mormora una voce assonnata.

“Bene” ridacchia tra sé e sé

Mi alzo dal pavimento e accendo la luce.

"Chi sei tu" chiedo

"Dove sono?"

Guarda verso di me. È senza maglietta. Lui è il ragazzo della notte scorsa. Dio, era così sexy con i capelli tutti disordinati e il suo petto…Stop Harry.

“Io sono Niall” mi dice guardando verso il basso

Un accento irlandese, eh? Come ho fatto a non accorgermene prima? Beh, ero ubriaco e non mi ricordo molto.

“Niall come?”

Lui gira la testa, i suoi occhi sono freddi.

"Che t’importa?"

Faccio un passo indietro. Qual è il suo problema? Guardo la porta dietro di me e capisco che lui sa quello che sto pensando. Faccio una corsa verso la porta.

Bloccata. Cazzo.

Ridacchiando mi prende i fianchi e violentemente mi fa voltare verso di lui.

"Non ci pensare nemmeno. Stai qui"

I suoi occhi sono così incredibilmente blu. Ma sembrano così lontani e sperduti. Ha delle labbra rosa, carnose e un rettilinee, un naso perfetto…

"Dove sono Niall?" chiedo senza fiato

"Sei a casa mia"

La sua casa? Oh mio dio

"Perché sono a casa tua?"

"Non ti ricordi?" mi dice. Scuoto la testa.

"Stavi per essere violentato Harry. Eri in un vicolo, ubriaco, e un ragazzo ubriaco è arrivato e ha deciso che era interessato a te. Ti senti il livido che hai sulla mascella? Fa male non è vero?" Annuisco timidamente.

"Lui ti ha colpito. Poi sono arrivato e ho picchiato quello stronzo"

“Perché?”

"Perché!" urla colpendo la porta di legno a due centimetri dalla mia faccia. Rabbrividisco e stringo i pugni.

"Perché" la sua voce si addolcisce un po', così mi scioglie…

"Ti ha fatto male Harry"

“Come conosci il mio nome?” gli chiedo

Niall mi sorride e alza la mano destra. Sfiora la mia mascella ammaccata, il mio viso, toccando i miei ricci. Poi si ferma e incomincia a roteare alcuni di essi intorno al dito facendoli cadere.

“Sei così innocente” sussurra.

Si piega e preme morbidi baci sul mio collo, chiaramente cercando di trovare il mio punto debole. Mi intrappola i polsi e io mi irrigidisco immediatamente.

"Ti ho portato" borbotta mentre fa scivolare la lingua sul mio collo.

"Per tutto il tragitto qui. Solo quando siamo arrivati ho scoperto che eri svenuto. Un vero peccato, ci saremmo potuti divertire"

Perché gli stavo lasciando fare questo? Perché non riesco a spingerlo via? Una parte di me è troppo spaventata ma l'altra parte di me...Basta non sa cosa... cosa fare. Non sono mai stato trattato così prima d’ora.

"Perché mi hai aiutato?" chiedo tranquillamente

Lui stringe la presa intorno al mio polso e vaga per il collo. Stringo i pugni.

Non farlo Harry, non farlo. Non. Farlo.

Le sue labbra si trascinano sotto la linea della mia mascella a sinistra. E mi lamento.

Ce l'hai fatta, Harry.

Sento le sue labbra, mi sorride mentre la sua pressione aumenta su di me. Succhia violentemente, quasi disperatamente.

"Perché tu sei mio"

Si allontana da me, mi rivolge un altro sguardo e mi lascia andare. Corro verso il suo comò con lo specchio e vedo quello che speravo non avesse fatto.

Mi ha segnato.

Dark Narry //traduzione italiana//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora