Capitolo 43

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*Pov Niall*

Perché

Perché

Perché

Che cosa ho fatto per meritarmi questo? Va bene, non sono stato la persona più perfetta, ma chi in realtà chi lo è? Nessuno. Allora perché devo essere punito? Era necessario tutto questo? E al mio matrimonio! Harry è assolutamente pazzo se pensa che ho intenzione di perdonarlo per quello che ha fatto a me e mia mamma. La rabbia fumava dentro di me quando l'ho visto.

Appoggio la punta delle dita sul davanzale del finestrino e aspetto che la limousine si fermi finalmente. Cerco di guardare il bagliore della luna, ma è nascosto dalle nuvole. Vorrei poter correre e nascondermi, ma non posso. Per Harry.

Mi chiedo che cosa sogna. Mi chiedo se fa ancora quegli incubi. La maggior parte delle notti, lo guardo dormire. Osservo ogni singolo dettaglio del suo viso perfettamente strutturato. Le sue lunghe ciglia sottili, il labbro inferiore più grande di quello superiore, i suoi sospiri che fa quando è profondamente addormentato. A volte piega la fronte e si agita tra le mie braccia, ma torna da me in un istante. È bello prenderlo in giro con scherzi innocui. Mi piace farlo arrossire.

La limousine si ferma lentamente e il conducente apre la porta. Annuisco un ringraziamento silenzioso e sposto il mio sguardo su Harry. Il suo corpo è appoggiato alla porta.

Se apro, cadrà fuori sul terreno, ma se apro abbastanza lentamente lo prendo così cade nelle mie braccia. Apro la porta e vedo il suo corpo chinarsi sul mio petto. Sorrido e mi alzo tenendolo in braccio mentre bacio la parte superiore della sua testa.

Il pilota del jet dondola la testa in segno di benvenuto e ci fa strada dentro. Metto Harry in un sedile e cerco una coperta. Avvolgo il tessuto intorno alle sue lunghe gambe, ripiegandolo sotto i suoi piedi. Mi siedo accanto a lui e afferrando la sua mano calda. Poi realizzo;

Sono sposato.

Mi rannicchio in una palla e mi ritrovo ad essere abbastanza comodo. Il mio telefono vibra rumorosamente.

"Ciao?" rispondo. Sono stanco. Molto stanco. E voglio dormire.

"Complimenti, ancora non te l’ho detto-"

"Mamma. Aspetta. Ancora una volta, grazie" rispondo, strofinandomi gli occhi per rimanere sveglio.

"Niall, caro, dobbiamo parlare. Si tratta di tuo padre e devi solo ascoltarmi, okay?"

Riesco a sentire la sua voce tremare. Mi sento colpevole, ma anche sconvolto. Lei sa che odio quando è sul punto di scoppiare a piangere.

"Vai avanti" è tutto quello che posso dire.

A dire il vero, sono veramente stanco. Non voglio più combattere, con nessuno. Ho avuto abbastanza, quando ero giovane. Prima che Harry arrivasse, ero un disastro. Ma lui mi ha accettato per quello che sono, nonostante quanto inutile mi sentivo.

So che mia madre mi parla di mio padre in questo momento. Sì, sì, la sto ascoltando. Ma faccio fatica a starle dietro.

Lui sa che se ​​tocca Harry o qualcuno vicino a me, è morto. Ma forse è cambiato. Non sto dicendo di essere migliori amici, ma posso sopportare di essere nella stessa stanza senza immaginare la sua morte.

"...capito?" chiede con speranza mia madre.

Non l’ho ascoltata molto. Adesso ho intenzione di rendere la mia vita un po' meno complicata di quanto già lo è.

"Sì, ho capito. Ho intenzione di provarci. Ho davvero voglia. Voglio solo essere felice per una volta. Il mio orgoglio non otterrà la meglio questa volta. Non di nuovo. Quindi ti ringrazio per avermi chiamato. Ti voglio bene mamma"

Dark Narry //traduzione italiana//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora