Capitolo 17

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Siamo in un prato liscio, sento i bellissimi fiori che ci circondano. Mi giro su un fianco e sostengo la mia testa con la mano, lasciando che il mio gomito gestisca il peso.

"Hai mai visto niente di così bello?"

Niall si stringe nelle spalle. "Si"

Io sbuffo. “Sì? Dove?"

Mi guarda. "Ho visto te"

Arrossisco, mi distendo verso il basso.  "Il cielo è così blu. Pensi che ci sia qualcosa lassù?"

"Cosa vuoi dire?"

"Il paradiso. So che c'è un posto lassù, che mi aspetta"

"Non troppo presto spero" Niall risponde.

"No di certo. Tu non credi in queste cose?"

"Non ne ho bisogno. Io ho il mio"

"Hai cosa?"

"Il mio Paradiso. Tu sei il mio Paradiso"

Io sorrido ampiamente, sentendo la melodia nella mia testa. “Parli come Papa Ron"

"Ehi!" lui ride. “È una grande canzone"

"Lo so” comincio a canticchiare tra me e me, avvicinandomi di più a lui e allacciando le mie dita con le sue. "Perché tu sei il mio Paradiso" lo guardo cantando.

"Ti amo Harry"

"Anche io ti amo Niall"

Sbatto gli occhi più volte e sentendo le sue braccia che mi circondano. Siamo rimasti qui tutta la notte. Mi ha sorpreso questa cosa.

Questa è la prima volta che mi sono svegliato tra le sue braccia. Le altre mattine, se ne andava sempre.

"Harry?" un ragazzo irlandese mi chiede. Mi piace il modo in cui ha pronunciato il mio nome. Sembra molto meglio detto dalla sua bocca.

"Sì?" mi giro verso di lui. Lascio un paio di baci, tirandomi più vicino al suo viso.

"Non stai urlando. Non stai piangendo. Niente incubi, ho indovinando?" mi interroga con gli occhi socchiusi.

Ha ragione. Non ho avuto un incubo. Credo che sapendo che Niall stava dormendo vicino a me mi ha fatto sentire al sicuro, invece di fragile. "No. Niente incubo"

“Che cosa hai sognato?"

Tanto vale dirgli la verità. "Te"

Un giorno, potrò dirgli tutta la verità, solo non ora.

"Davvero? Che cosa è successo?" era completamente sveglio ora.

"I colori. Ho visto tanti colori. E tu eri lì sdraiato accanto a me. Ed il cielo...non so. Tutto era così perfetto" spiego senza fiato.

"Anche io ho sognato te" confessa. Le sue guance diventano di un rosso brillante.

"Cose buone spero"

"Sempre" china la testa e le sue labbra si posano sulle mie. Niente lingua, né asperità, senza lussuria. Solo passione. Basta un semplice bacio a farmi battere il cuore.

Si interrompe e mi chiede: "Vuoi venire con me oggi?"

"Con te dove?"

"In palestra. Mi puoi guardare. So che ti piace" strizza l'occhio, facendomi arrossire furiosamente.

"Sembra divertente. Mi piacerebbe venire con te" rispondo.

Lui sorride e si alza. Seguo i suoi movimenti e mi dirigo verso la porta, ma mi fermo a pensare.

Dark Narry //traduzione italiana//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora