Niall e Harry erano felici. Niente e nessuno poteva mettersi tra di loro. Erano ognuno la kryptonite dell’altro, insieme, erano indistruttibili.
Avevano trascorso il resto della loro luna di miele rilassanti, sulla spiaggia e facendo zip-ling nella foresta. Harry era decisamente titubante, ma aveva spiegato a Niall che quando c’era lui, tutto il resto era una sfocatura. Niall aveva fatto in modo che Harry sapesse che sembrava banale, ma gli aveva assicurato che il suo amore per lui era incondizionato.
Il viaggio di ritorno era stato lungo e noioso. Non potevano fare molto con un pilota a un paio di metri di distanza. Ma Harry aveva fatto in modo che Niall contenesse i suoi gemiti, in più pensava che ciò fosse la parte più divertente. Lo faceva sentire come se si nascondessero quando in realtà non dovevano. Niall vedeva Harry come il suo sole. Una sfera di luce che illuminava la sua oscurità. Era il suo migliore amico, il suo amante, e gli aveva fatto capire che vivendo senza nascondersi fosse la cosa migliore.
Tornando, Niall era ancora arrabbiato con suo padre. Ma aver fatto quella chiacchierata con sua mamma e Harry aveva migliorato la situazione, aveva fatto del suo meglio per non arrabbiarsi quando era presente. Avevano parlato a cena, il che aveva reso molto sereno Niall. Lo aveva fatto sentire ancor meglio il fatto che al tavolo ci fosse anche Lee, il fidanzato della madre.
Era stato carino ad unirsi alla cena. Suo padre pensava la stessa cosa. Sapeva che non era giusto per la madre di Niall restare sola, non lo si poteva negare, e lui era a posto con la relazione. Non era nemmeno stato imbarazzante quando Harry baciò Niall casualmente quando suo padre era in giro. Per fortuna, aveva accettato la sessualità del figlio e non aveva alcun problema con esso.
Niall non era ancora a suo agio con il padre, ma sapeva che le cose col tempo si sarebbero sistemate del tutto e sarebbero migliorate.
Niall sorrise. Era il 14 luglio. Il giorno che lui e Harry sarebbero andati al centro adozione. Per molto tempo, entrambi avevano cercato e parlato con molti, molti genitori non adatti, giovani adolescenti, coppie non preparate. Fisicamente non potevano avere un figlio proprio, ma era il pensiero che contava, avevano firmato documenti legali..
"Sei pronto, tesoro?" Harry chiese a Niall emozionato. Harry stava rimbalzando al suo posto in macchina. Aveva un grande sorriso sul suo volto e Niall non poteva fare a meno di fargliene uno in risposta.
"Si, sono pronto" Niall rispose pensieroso.
Harry strinse i pugni, a volte i ricordi come quello con Noah ancora lo perseguitavano. Quel giorno era bello, niente lo avrebbe potuto rovinare. E questo era tutto ciò che Harry aveva mai desiderato.
Niall e Harry avevano finalmente camminato attraverso le porte dell’ingresso dell’orfanotrofio. Entrati, si sedettero mano nella mano, avevano l’aspetto di una regolare coppia uomo-donna. Sapevano che il momento stava arrivando. Era "tipico" per una coppia gay di entrare in un centro di adozione. Sapevano di volere un bambino loro. Ciò era perfettamente un bene. Un bambino è un bambino, indipendentemente dai genitori che ha.
"Mr. Horan?" Niall e Harry si tenevano stretti gli uni agli altri, camminando verso la donna che li aveva chiamati per l’adozione. Lei li aveva infine guidati a una piccola stanza con una grande finestra.
Dentro c'era una bambina dell’età di un anno. I suoi genitori l'avevano abbandonato da piccola. Raggiante, luminosa, bella, piena di energia, e semplicemente perfetta, era quello che Harry e Niall vedevano in lei. E tutto quello che volevano fare era prenderla, portarla a casa e offrirle tutto l’amore che avevano.
Avevano guardato dalla finestra e visto una bimba dai capelli castani, la loro bimba, giocare con una palla. Lei sorrise brillantemente e strisciò sulle sue piccole ginocchia.
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Dark Narry //traduzione italiana//
FanfictionHarry innocente, puro. Niall oscuro. Cosa farà Harry? Rimarrà, litigherà, imparerà ad amare? Cosa farà Niall per proteggere la sua promessa? Userà la paura, il suo fascino, l’amore?