Capitolo 37

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*Pov Niall*

*dopo due settimane di fisioterapia*

"Sei pronto?" chiedo ad Harry, che sta sdraiato sul letto con gli occhi mezzi aperti.

"Dovrei?" si lamenta con voce stridula.

"Si se vuoi sposarti"

"Stai dicendo che se non lo faccio non ci sposiamo?" Harry mi chiede, aprendo gli occhi.

"Sì" rispondo ribelle.

Lui mormora "Bene"

"Non è così male, angelo. Per quello che vale, alla fine, non è poi così male. E guardati, Harry. Le tue mani sono già parzialmente in movimento!"

“E le mie gambe? Faccio fatica a muoverle" grugnisce.

“Ci vuole tempo, Harry" Io assicuro.

"Già. Sì, hai ragione. Starai con me ancora, giusto? Non mi abbandonerai?"

"Non ho assolutamente intenzione di farlo. Ora lascia che ti aiuti, così possiamo andare" lo afferro stile sposa e intanto mi bacia. È successo così in fretta, e mi sono tirato indietro.

"Harry. Non farlo" ringhio.

"Non riesco a controllarmi"

Sembra che stia per piangere, il che mi ha distrutto.

“È così difficile, Niall. Non fare l'amore con te come voglio. Voglio dire... potremmo farlo, ma con me in queste condizioni...sarebbe proprio strano"

Sospiro, dimenticando quel problema.

"Dobbiamo solo aspettare. Puoi baciarmi quando vuoi. Non ti preoccupare, amore. Ti aspetterò per sempre" dico stringendolo a me.

"Mi odio" grida.

"Non dire così. Io sono qui per te. E ti amo" lo correggo.

"Possiamo andare? Voglio stare meglio. Ora"

Annuisco. Si andrà meglio, Harry. Te lo prometto.

"Niall, fa male! Fallo smettere!"

"Continua a stringere la mia mano, Harry. È quasi finito"

Il fisioterapista continua ad applicare pressione sulle gambe di Harry con dei pesi, dandomi occhiate di scusa. Harry stringe la mia mano ogni volta che mette un peso sulle sue gambe magre. Lui geme ad alta voce, scavando nella mia carne con le unghie affilate. So quanto sia difficile per lui.

"Abbiamo finito con questa sezione. Proviamo ad andare nella stanza principale?" chiede l'uomo.

"Non mi piace" Harry brontola.

"Serve per rafforzarti, signor Styles"

Avvolgo le braccia di Harry intorno alla mie spalle e trattengo le lacrime mentre lo guardo fare piccoli passi in avanti.

Ha lavorato così duramente e io sono così emotivo. Le nostre scarpe toccano il pavimento di vetro.

Harry e io camminiamo orizzontalmente. Lo aiuto a camminare, aiuto le sue braccia. Lentamente lo lascio andare. Odio vederlo lottare, ma so che dovevo resistere. Non.devo.aiutarlo.  Le sue vene nelle mani saltano fuori quando comincia a fare piccoli passi. I suoi occhi guardano i piedi, mentre la fronte è piegata per la concentrazione.

"Tira le ginocchia più in alto" l'uomo dice.

"Non posso" Harry ringhia.

“Si che puoi!" grida.

Harry guarda giù facendo grandi passi, mentre le sue braccia oscillano per sostenere il peso di se stesso. Le vene del collo sono visibili. Quando si sta avvicinando alla fine del corridoio, corro per aspettarlo. Mi guarda e sorride, ha gli occhi lucidi.

"Vieni qui, amore"

Lui arrossisce e si avvicina a me lentamente. I suoi muscoli sporgono fuori e i suoi riccioli sono disordinati.

Tengo le braccia tese. Ha colmato lo spazio che c’era tra di noi e ha rannicchiato la testa sul mio petto.

"Ce l’abbiamo fatta" sospira.

"Ce l’hai fatta, Harry" dico, in un sussurro.

"Ben fatto, Mr. Styles. Sei davvero migliorato in queste due settimane. Buon lavoro" dice l'uomo con un sorriso.

"Grazie. Per quanto tempo ho ancora bisogno di questo trattamento?" Harry chiede.

“Non c’è più bisogno. È pazzesco. La terapia ha aiutato, naturalmente, ma hai fatto tutto da solo. È un miracolo, Mr. Styles" dice, dandoci l’arrivederci.

"Hai sentito Niall? Sono un miracolo" gli occhi di Harry brillano.

“L'ho sentito. Ed è vero. Lo sei. Ti ho detto che saremmo stati bene" dico, prendendogli la mano. Sembra incredibile che sia riuscito a stringerla.

"Niall?"

"Sì?"

"Questo significa che possiamo sposarci?"

"Ci saremmo sposati comunque" ridacchio.

"Sai cosa voglio dire, Horan"

Li giro intorno, strofinando il mio naso contro il suo.

"Sì, Harry. Sì. Io ti sposerò" mi chino per baciarlo, ma il fisioterapista ci interrompe.

"Hey! Mi dispiace interrompervi, ma questo è per te Harry" gli porge un bastone di legno.

"Per aiutarti a camminare"

Harry lo prende a disagio e mi guarda con dolore nei suoi occhi. "Grazie" mormora.

L'uomo lascia la stanza e Harry aggrotta la fronte.

"Cosa c'è che non va?" chiedo.

"Mi sento vecchio" borbotta.

"Sono più grande di te" li ricordo.

"Guarda questo, Niall! Ho una bastone! I vecchi uomini hanno il bastone! Io ho solo 18 anni, non dovrei avere un bastone" dice.

"Ne hai bisogno. Quando finalmente non userai più il bastone vorrà dire che sarà tutto finito. Okay?" dico prendendoli di nuovo la mano.

"Okay. Grazie per essere qui con me, fidanzato"

"Ogni volta che ne avrai bisogno, fidanzato"

Dark Narry //traduzione italiana//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora