Zayn era di fronte a me e mi diceva di respirare profondamente, poi mi passò una bottiglietta d’acqua leggermente fresca e ne bevvi un sorso per calmarmi. Avevo ancora molto caldo ,il mio respiro era affannato e ringraziai Zayn di esserci stato in quel momento.
- Va meglio?- mi chiese , sfiorandomi i capelli con una mano.
- si, grazie- dissi fissandolo negli occhi.
Le sue labbra carnose mi mostrarono un sorriso bellissimo e per un secondo mi venne una terribile voglia di baciarlo e quando lo vidi avanzare verso di me, accorciando le distanza tra noi, capii che lui desiderava lo stesso. Fu un urlo proveniente da poco lontano che ci fece allontanare di colpo e quando vidi avanzare la figura che lo aveva emesso il mio battito accelerò di colpo, facendomi venire nuovamente un attacco di panico. Harry avanzava verso di noi, più furioso che mai , con i pugni stretti e il sangue negli
occhi. Sapevo come sarebbe andata a finire e non volevo succedesse di nuovo, non volevo sentirmi mancare il respiro nel vedere Zayn a terra coperto di sangue, non volevo vedere di nuovo Harry preso da un attacco di rabbia che difficilmente avrei fermato e tutto questo mi spinse ad alzarmi , mettendomi fra i due.
- Non è successo niente, calmati – dissi allungando la mano verso di lui, cercando di tenerlo il più lontano possibile da Zayn.
- Charlie levati- sentii tuonare
- no, non me ne vado- mi ritrovai quasi ad urlare.
- Charlie è stata male e l’ho accompagnata fuori dalla folla per farle prendere aria- disse Zayn .
Gli occhi di Harry si spostarono da lui a me, come chiedendo conferma e quando annuii , lo vidi rilassarsi leggermente ma poi senza aggiungere parola si allontanò, tornando in mezzo alla folla in delirio. Sentii i muscoli del mio corpo cedermi e mi accasciai nuovamente sulla sedia su cui ero seduta fino a qualche minuto prima. Misi la testa tra le mani e senza che me ne rendessi conto mi trovai a singhiozzare, come non riuscissi a fermarmi. Perché Harry si comportava in quel modo? La sua rabbia e la sua gelosia sembravano incontenibili e non so per quanto tempo sarei riuscita a sopportare una situazione del genere. Mi alzai e mi allontanai da li, con Zayn a seguito che non disse alcuna parola e quando raggiunsi lo spiazzo in cui c’era ancora molta gente mi voltai un secondo per poterlo salutare e poter riguardare i suoi occhi scuri, poi mi allontanai in cerca di Harry. Lo trovai appoggiato alla sua moto, con lo sguardo basso e la mente pensierosa.
- Harry io non ce la faccio più – dissi affiancandomi a lui.
- mi dispiace- riuscì a dire con un fil di voce.
Avvolsi un suo braccio attorno a me e lo abbracciai, cercando di trattenermi dal tirargli uno schiaffo. Decidemmo che era ora di andare a casa e cavalcati sulla moto ci allontanammo da quel posto che forse era meglio non rivedessi più, almeno per ora. Dopo un breve tragitto arrivammo di fronte ad una casa di un colore chiaro ,non facilmente distinguibile con la notte che ormai era calata, non molto grande e su 3 piani. Harry entrò nel garage e parcheggiò la moto, dopo che fui scesa con fatica, dopodiché mi prese la mano e mi guidò lungo un corridoio che portava direttamente all’interno della casa. Lo stile era per la maggior parte moderno, con grandi quadri colorati senza forme precise, un grande divano bianco troneggiava nel salotto anch’esso bianco, punteggiato da lunghe tende rosse che pendevano sulle finestre. La cucina antistante era caratterizzata dai colori bianco e nero ma nell’impeccabilità del tutto piatti non lavati spuntavano a massa dal lavandino.
- Scusa è colpa del mio coinquilino – disse Harry per giustificare quel disordine.
- vivi con qualcuno? – chiesi sorpresa.
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Strangers II Harry Styles
أدب الهواةDalla storia:Chiusi gli occhi per qualche secondo , ancora intontita e forse spaventata per quella caduta improvvisa. Quando li riaprii vidi l'autore di tutto quel disastro, che mi allungò la mano per aiutarmi ad alzarmi mentre borbottava scuse cont...