YOLO ~ Fillie

Capitolo Dieci

Millie's Pov

Grazie a Kailand, il fidanzato di Maddie, ho trovato un appartamento che non richiede un referente e, importantissimo, un deposito annuale.

Dopo questo favore non potrò più fare battute sulla sua parlata svelta e sbiascicata, tipica dei borders, che in cinque anni non ha ancora perso.
Nel giro di quindici giorni potrò trasferirmi e restituire loro quell’intimità che hanno messo in pausa a causa mia.

La mia nuova casa è un monolocale nel sottotetto di una vecchia palazzina di tre piani che dà direttamente sulla spiaggia, ai piedi della collina su cui giacciono i resti della cattedrale.
Passare da uno degli alloggi confortevoli forniti dall’università, a un monolocale sull’East Shore, è il prezzo che devo pagare per essermi liberata di quel viscido di Jacob.
Dopo il nostro incontro, almeno, ha smesso di infastidirmi con stupide richieste di perdono.

Il trasloco non richiederà molto, quattro anni di convivenza occupano appena qualche scatola e due valige. Quando mi guardo indietro, sembra impossibile ridurre la mia vita a così poco ma se penso ai ricordi, quelli belli, sono ancora di meno. Forse è il metro a essere sbagliato: non dovrei pesare il tempo ma quanto Jacob ha inciso nella mia vita, e la risposta è che tutto quello che lui ha lasciato sono cicatrici.
Sono pronta a rimboccarmi le maniche e pulire a fondo l’appartamento, perché questo sia un nuovo inizio. Come quelle quattro mura porto i segni e le bruciature del mio passato con orgoglio, come monito degli errori che non ripeterò.

Da quando mi sono trasferita a casa di Maddie, ho preso l’abitudine di camminare fino al molo prima che faccia sera.
Lascio che la mia amica scherzi e festeggi la mia svolta salutista, la verità è che ho bisogno di un momento per ricordare.

La spiaggia appena sotto il castello si estende a perdita d’occhio, una distesa dorata che adoravo, eppure dopo il ritorno da Skye non ne subisco più il fascino. La trovo anonima e trascurata.
Il problema non è però il luogo, ma la mancanza di chi rendeva speciale ogni momento.

Dopo la nostra chiacchierata al Club, Finn non si è più fatto sentire.
Rivivo quell’incontro ogni momento in cui sono sola.
Nella mia fantasia mi concedo il lusso di abbandonarmi ai miei sentimenti.
Nella mia fantasia non mi sono mai sottratta a quel bacio.

Accantonando le mie letture, mentre Maddie è al lavoro, ho recuperato le prime stagioni di YOLO.
Ora capisco cosa ci trovi in lui, in quella voce capace di scavarti l’anima e tenerti in pugno. Nei suoi servizi, soprattutto i primissimi, ho ritrovato il ragazzo fragile e combattuto che ho conosciuto.
Ammetto di aver fatto anche qualche ricerca e aver sbirciato un paio di siti di gossip. Il che è totalmente assurdo: non voglio parlargli ma passo ore a leggere notizie che lo riguardano.
La storia di Finn è di quelle che trovi nei libri: enfant prodige di YouTube divenuto un conduttore di successo, alla rapida ascesa alla fama è presto seguito il trittico dei famosi: l’alcol, le donne e la depressione.

Le storie più sfrenate risalgono ai primi anni della trasmissione, ultimamente i titoli dei giornali riguardano principalmente la sua vita sentimentale e i dissapori poco velati con uno dei co-conduttori.
Mi ripeto di avere fatto la scelta giusta, allora perché quello che ci unisce non passa? Perché sembra così vero?

***
Sono un’ingenua.
Pensavo che con il passare del tempo Finn avrebbe voltato pagina, che il suo “Ti aspetterò” fosse una frase di circostanza.
Non potevo sbagliare di più.
Lui sa dove vivo.

Quando Maddie mi ha consegnato la prima cartolina indirizzata a me, pensavo a uno scherzo di cattivo gusto da parte di Jacob.
Chi altri poteva mandarmi quel cartoncino con la foto di una pecora? Stupidamente, gli avevo anche servito il mio indirizzo.
Quando però è arrivata la seconda, con il cottage sullo sfondo, mi è mancata la terra sotto i piedi.
A nulla erano valse le poche righe sul retro, che mi rassicuravano sul benessere delle nostre amiche lanuginose.