Finn's Pov
Domani partiamo per Taiwan, ci aspetta la solita routine fatta di aerei, hotel e sale conferenze, e poi ancora e ancora, un circolo vizioso da cui non riesco a uscire.
La nostra agenda è fitta di incontri con i giornalisti e meeting con potenziali sponsor, interessati a portare YOLO in Cina.
Gli occhi di Brian brillano ogni volta che menziona quest’eventualità, io mi sento soffocare.
Ho bisogno d’aria.Spalanco le finestre della camera del ryokan in cui alloggiamo. È uno dei più antichi e lussuosi di tutta Kyoto, pernottare qui è come tornare indietro nel tempo, ma non basta un futon per non sentirmi stritolare da questa vita.
Non serve a calmare l’ansia che sale.
Mi basterebbe tornare in camera mia e cercare tra le valigie, prendere altre due pastiglie per arrivare a domani, lasciarmi andare, cullato tra le braccia del farmaco di turno.La bottiglia di whisky che giace riversa sulle stuoie mi ricorda che per fare quello che devo, per affrontare la mia vita, ricorro alla bottiglia. E questa va a fare compagnia alle altre che ho bevuto con Shayne.
Ne ho bisogno.Ormai sono questo: un casino che si regge in piedi per puro miracolo. Dovrei andare nella mia stanza e rimandare tutto a domani, i pensieri invece non mi danno pace.
Esco, inciampando sui pedalini che non ho mai indossato. Brian non sarà contento di me quando andrà a pagare il conto ma, d’altronde, quando mai lo è stato? Barcollo più di quanto credessi, rischiando di distruggere il paravento dipinto che decora l’ingresso.
È sopravvissuto alla Seconda Guerra Mondiale e potrebbe vedere i suoi ultimi giorni per mano mia.Cammino per le vie di Arashiyama, la città vecchia; dopo il tramonto i turisti svaniscono lasciando un silenzio surreale. I faretti illuminano di una luce tenue e soffusa il viale di ciliegi, che si dipana lungo il percorso di un vecchio canale. La natura fa il suo corso, da quando siamo atterrati a Tokyo li abbiamo visti al massimo del loro splendore e, nel giro di pochi giorni, di loro non resterà che una triste e spoglia visione.
Nemmeno l’aria della notte mi aiuta a liberarmi del senso di oppressione che mi attanaglia il petto, questa sonnolenza che non riesco a combattere.
Mi abbandono su una panchina e vengo bagnato da una pioggia di fiori di ciliegio trasportati dal vento. Stordito, allungo la mano e mi ritrovo a pensare alla mia vita, a quanto sia effimera e vengo travolto da una strana malinconia.
«Finn, cosa diavolo ci fai qui?», Shayne si avvicina.
«Avevo bisogno di aria, credo». Non ci sono pareti o grattacieli, solo un cielo di stelle e un tetto di corolle di fiori. Grazie alla complicità della luna e alle lanterne di carta accese, lo spettacolo di queste chiome leggere come bambagia è inebriante. «Grazie di non avermi lasciato solo». Sembro coglierlo alla sprovvista.
«Ti ho visto allontanarti dall’hotel e… non so, non ero tranquillo».
«Non sarebbe bello se potessimo sparire anche noi, come questi fiori, trasportati dal vento?»
«Non pensi a chi lasceresti indietro?» Mills, il mio Raggio di Sole. Mi alzo, cercando di riprendere coordinazione. «Dove diavolo vai?» Shayne mi osserva come se fossi impazzito, gli occhi lucidi per via dell’alcol.«Devo recuperarlo. Non ci vorrà che un minuto». Un palloncino, come quello sfuggito a Mills a Blackpool è incastrato tra i rami di un ciliegio. Sono mesi che non mi alleno, ma ci sono cose che non si dimenticano. Mi avvicino all’albero, il tronco è solido, i rami si estendono larghi in ogni direzione e il palloncino, a forma di unicorno, è rimasto incastrato in questa morbida rete rosata. Mi arrampico, con Shayne che sbraita dabbasso.
Non mi aspettavo questa reazione proprio da lui, che non ha mai rispettato una regola in vita sua. Testo l’appoggio sul ramo con il piede, è molto più liscio e scivoloso di ogni parete che abbia mai scalato.
Sotto di me scorre placido un rivolo d’acqua. Mi allungo ma il filo è sfuggente, ogni volta che penso di averlo afferrato, ne esco a mani vuote.
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YOLO ~ Fillie
Fiksi Penggemar[COMPLETA] You Only Live Once~ Non tutte le storie hanno un lieto fine, non tutte ti fanno ridere e amare. Millie Bobby Brown ha deciso di chiudere con gli uomini. Non le serve che qualcuno le dica cosa fare ed è stanca di non essere mai all'altezza...