Volevo iniziare innanzitutto questo capitolo ringraziando tutti per i voti ricevuti e soprattutto dedicarlo a StylesPaperPlanes <3
6.45 am
Era passata una settimana. L'ultima settimana di vacanza, che non era stata per nulla semplice: avevo scoperto che mio padre voleva che passassi del tempo con lui, se no avrebbe reso impossibile la vita a me e a mamma, ma non glielo avrei permesso; non gli avrei permesso di rovinare la nostra vita, e poi c'erano state le famose lezioni di Calum, quelle che mi avrebbero reso qualcun altro. Bhe, oggi era la resa dei conti. Oggi si tornava all'inferno.
Mi alzo dal letto senza pensarci troppo e mi avvicino alla finestra per aprire la tapparella. È una giornata abbastanza grigia oggi. Siamo agli inizi di settembre e un leggero venticello mi colpisce provocandomi un leggero brivido lungo la schiena. Faccio una doccia veloce e mi cambio, usando il mio solito outfit: jeans neri, vans nere e canotta, una tra le tante che ho in quell'armadio.
Calum mi ha detto di badare di più al mio aspetto fisico per cui sistemo i capelli come lui mi ha insegnato, tirando su il ciuffo con il gel. Oggi è anche una settimana da quando ho fatto il piercing, perciò posso finalmente mettere l'anellino d'argento che ho comprato.
Prima di scendere a fare colazione, prendo una felpa e lo zaino e poi scendo.
Mamma è già ai fornelli a prepararmi i pancakes così io mi siedo e nel frattempo scrivo a Calum.
A Cal:
Oggi vado a scuola a piedi, ci vediamo là.
Da Cal:
Perchè? Ti vergogni del tuo migliore amico?!?
A Cal:
No stupido! Ho bisogno di pensare prima di vederlo.
Da Cal
Okay! Ci vediamo al solito posto. Ti voglio bene stupido! Xx
A Cal:
Ti voglio bene anche io! Xx
Dopo aver finito di messaggiare con Cal, mi accorgo che mamma mi ha messo davanti i pancakes. Mi affretto a mangiarli sotto i suoi occhi stupiti.
“Che ti succede Lucas? Non ti ho mai visto così di buon umore il primo giorno di scuola!”
“Oggi è la resa dei conti mà, ti rendi conto? Tuo figlio è una persona diversa finalmente!”
“Ma che stai dicendo? Finisci di mangiare che è tardi!”
Sono esaltato e terrorizzato allo stesso tempo ma non controbatto con mia madre e finisco la colazione.
Una volta finito, afferro lo zaino e salutando mia mamma, esco di casa.
Afferro le cuffie e faccio scorrere la playlist in maniera casuale mentre cammino per andare a scuola.
L'ansia mi cresce piano piano che mi avvicino a scuola e nonostante le regole di Calum spero di non incontrare Michael con Ashton.
Quando arrivo, ci sono ancora pochi alunni a parte i primini sparsi qui e là. Io vado sul retro della scuola dove c'è un piccolo giardino con delle panchine e mi siedo lì mentre aspetto Calum.
Afferro dalla tasca dello zaino un pacchetto di sigarette. Quasi nessuno sa che fumo, tranne ovviamente Calum che fuma con me.
Rovisto nelle tasche per cercare un accendino ma evidentemente l'ho lasciato sul davanzale di camera mia quando ho fumato ieri sera.
A distrarmi è qualcuno che mi sventola un accendino sotto al naso, così mi giro con la sigaretta incastonata tra le labbra e aspiro mentre la fiamma brucia il tabacco. Quando alzo gli occhi per ringraziare, mi accorgo che quel viso lo conosco troppo bene.
“Clifford.”
“Da quand'è che fumi Hemmings?”
“Da quand'è che ti interessa ciò che faccio?”
“Era per sapere, tranquillo.”
“Allora se non ti dispiace fatti gli affari tuoi che è meglio.”
“Hai ritrovato la palle quest'estate Hemmings?”
“E tu hai ritrovato il cervello o lo condividi sempre con Ashton?”
“Hai il ciclo per caso? Sei parecchio suscettibile oggi.”
“Ripeto, da quand'è che ti interessa ciò che faccio? Anzi no, non mi importa, vai dal tuo ragazzo e lasciami in pace.”
mi rimetto le cuffie e mi volto così da dargli le spalle mentre aspiro la sigaretta. Dopo pochi istanti mi rendo conto che io e Michael abbiamo avuto un affronto dopo 4 anni. Ho risposto alle sue frecciatine dopo 4 fottuti anni di torture. Dio, sia benedetto Calum e il giorno in cui ha deciso di sopportarmi!
Quando sto per buttare la sigaretta, qualcuno mi tocca la spalla e io mi giro pronto a sputare veleno, chiunque sia.
“Luke! Hai già fumato?”
“Si, ho finito ora, perché?”
“Per sapere. Sei qui da molto? Ora fumo una sigaretta e poi andiamo in segreteria.”
“Cal, devo dirti una cosa.”
“Che hai combinato?”
“Ho parlato con Michael.”
“Hai parlato? Questo è preoccupante.”
“Non nel senso di conversazione. Nel senso di botta e risposta.”
“Ti spieghi, molto gentilmente?”
E gli racconto per filo e per segno ciò che è successo pochi minuti prima, ricevendo un abbraccio e un “Sei grande Lucas! Avrei voluto esserci!”
Quando ha finito la sigaretta, ci incamminiamo verso la segreteria e per tutto il tragitto Calum non smette di canticchiare una stupida canzoncina inventata da lui che dice tipo “Sono il migliore, Cal è il top” e altre stupidate simili.
Dopo aver ritirato l'orario scolastico, andiamo in classe, che è ormai la stessa da 4 anni.
Quando entriamo ci andiamo a sedere in fondo, e Calum insiste per avere il posto attaccato alla finestra, così cedo e glielo lascio.
Sistemo le cose sul banco per poi accorgermi che vicino a me si è appena seduto Michael e che continua a fissarmi. Tiro una gomitata a Cal che mi scrive su un biglietto “Fai finta di niente. Sii indifferente e così lui sarà attratto da te.”
E così seguo le regole del mio pazzo migliore amico e mi concentro solo sulla lezione. È difficile evitare di guardare Michael e per gran parte del tempo sento il suo sguardo bruciarmi sulla pelle, ma faccio finta di nulla.
-SPAZIO AUTRICE-
Ehi ragazziiiii *-*
Ho aggiornato due volte nello stesso giorno, ma non abituatevi! L'ho fatto perché probabilmente fino a domenica non riuscirò ad aggiornare, scusate!
Allora, che ne pensate? Mi aspetto qualche commento in più in questo capitolo eh!
Voglio assolutamente sapere che ne pensate!
Un bacio a tuttiii <3
InMichaelsarm
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In Case -Muke-
FanfictionLuke ama Michael più della sua stessa vita e Michael l'ha sempre amato ma non è ancora pronto a donare il suo cuore a qualcuno. Riuscirà Luke a conquistare il cuore di Michael? E riuscirà Micheal a farsi perdonare da Luke?