Out Of My Limit

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Sono sdraiato a letto da ieri sera quando sono tornato. Credo di aver finito le lacrime in tutta la notte e non mi sento nemmeno più vivo. Non ho chiuso occhio per un solo secondo e continuo ad immaginarmi quella scena, la scena di loro due che si baciano e tutte le volte mi sento un vuoto dentro che mi consuma fino a farmi scomparire.

Il telefono vibra incessantemente. Sono chiamate alterne; Mamma, Michael, Calum e di nuovo la stessa cosa. Non ho risposto a nessuno. Ne ho intenzione di uscire.

Sono più o meno le 9.30 del mattino perché vedo la luce della finestra colpirmi in piena faccia; succede solo dalle 9 alle 10.

Mi ritrovo a pensare alle cose più banali, a ridere da solo senza un perché o a piangere disperatamente.

Vorrei non provare questo dolore, vorrei avere la capacità di fregarmene, vorrei andare avanti.

E invece mi trovo ad un punto morto. Mi sento svuotato e ho solo voglia di bere. Mi ricordo della bottiglia che ho rubato a casa di Calum.

I primi sorsi mi scorticano ogni parete della gola ma piano piano diventa tutto naturale, niente fa più male, tutto è più leggero.

L'alcool ti fa sembrare i problemi meno gravi. Ma l'odio che ho nei confronti di Calum ora non è diminuito per niente.

Credo di addormentarmi per qualche istante, forse sono ore o forse minuti, non lo so, ma mi sveglio con la testa che scoppia e un frastuono alla porta.

Senza pensarci vado ad aprire ma me ne pento subito.

"Dico io, sei matto a mollarmi alla festa?" entra Michael in casa furibondo.

"Non ti è venuto in mente che potevi dirmelo almeno? E poi guardati, ti sei ubriacato? Hai dormito da qualcuno?" non cambierà proprio mai. Ma lo farò cambiare io, ora. Non voglio più essere indulgente. Non questa volta.

"Dovresti ringraziare che sono ancora qua, non credi? Dove l'hai trovato il coraggio di venire? E Calum? L'hai lasciato a casa?"

"Sei ancora ubriaco Luke? Vieni che ti faccio un caffè." mi prende per un braccio per portarmi in cucina ma afferro il suo braccio e lo spingo più lontano possibile da me.

"Che diavolo ti succede ora?"

"Questa domanda dovrei fartela io."

"Non ti seguo più."

"Te la farò breve. Esci dalla mia vita, ora."

"Okay, sei ubriaco."

"Mi dispiace deluderti ma non lo sono; e non lo ero nemmeno ieri sera quando ho visto te e Calum baciarvi."

"Posso spiegare."

"Non c'è ne bisogno. So fare 2+2. So che tu piaci a lui e so che tu lo sapevi da quel famoso pomeriggio in cui vi siete parlati.

Devi sapere che quello che mi fa più male non è stato vedervi baciare ma sapere che la persona per cui mi sarei preso una pallottola, mi ha sparato."

"Non volevo mentirti Luke, ma stavamo insieme da così poco. Non volevo perderti ancora."

"E qua che ti sbagli. Non ti avrei lasciato, ma l'avremmo superato insieme, senza il bisogno di nascondere le cose."

"Possiamo superarle ora."

"È troppo tardi. Ho passato parte della mia vita a rincorrerti per riaverti. La mia pazienza è terminata e ora ognuno di noi deve prendere la sua strada. La mia non è con te."

"Non puoi lasciarmi. Io e te dobbiamo stare insieme. Possiamo avere un futuro. Ma permettimi di rimediare."

"Hai avuto già troppe opportunità per rimediare, le hai sprecate tutte. Ora sono io a non volerti più, mi dispiace Michael."

"Ti prego!" si accascia ai miei piedi singhiozzando. Fino a ieri mi sarei avvicinato a lui e avrei cercato di rimediare la situazione in qualsiasi modo. Ma era cambiato tutto, lui aveva deluso me e io avevo deluso me stesso. Forse avrei dovuto lasciare perdere tutto fin da subito.

"È meglio che tu vada Michael."

"Non mi lasciare andare, per favore."

"Esci di qui."

"No!"

"Tu meriti una persona come Calum, una persona che non ti ama per davvero perché tu fai soffrire e basta."

"Tu mi ami."

"Io ti amavo. Eri tu a non amare me. Ora per favore vattene o non sarò più così gentile."

"Io ti amo."

"Lo dici solo per recuperare il rapporto. Ora basta Michael. Vattene."

"Sappi che starò qui fuori fino a quando non mi perdonerai."

"Non mi importa."

"Scusami se ho sbagliato ancora."

"Addio." richiudo la porta alle mie spalle e torno in camera buttandomi sul letto e ricominciando a bere. Non so in quanto tempo finisco la bottiglia ma so che non cambia nulla. Il dolore è sempre lo stesso. Michael lo amo tanto quanto prima. Io sono sempre il solito disastro.

-SPAZIO AUTRICE-

Sera!

Grazie per le 809 visualizzazioni, siete meravigliosi!

Ma ho notato che il capitolo di ieri sera non è piaciuto, almeno non come gli altri.

Avete idee per lo svolgimento della storia?

Fatemi sapere :*

InMichaelsarm

In Case -Muke-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora