Shadow

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La testa pulsa senza tregua e non riesco ad aprire gli occhi. Sento ancora il terreno freddo e umido sotto di me e mi accorgo che non deve essere passato molto da quando sono svenuto.

Sento un vociare lontano, ma non sono sicuro di quanto lontano siano le persone.

"L'hai picchiato troppo forte!" ruggisce uno

"Rivuoi Michael indietro si o no?" grugnisce l'altro

"Dove lo portiamo ora?" portarmi dove? Chi è che rivuole Michael? Non trovo la forza di alzarmi. Sento il sapore del sangue in bocca e non riesco a spostare la gamba.

"Al capanno vicino a casa mia."

"Okay. Ora c'è lo porto." dei passi si avvicinano a me ma continuo a far finta di essere svenuto. Qualcuno mi afferra per il braccio e mi trascina sulla terra. Pochi istanti dopo mi ritrovo accasciato in un bagagliaio, presumibilmente la macchina di Niall.

Rimango fermo aprendo piano gli occhi e cercando di rendere il più possibile nitide le immagini che vedo.

Una capigliatura riccia è tutto quello che riconosco. Calum è seduto al posto di guida e sra uscendo dal parcheggio del Blue Wave. Ho in mente un piano ma sento i muscoli irrigidirsi e non riesci a muovermi.

Conto fino a 100 e poi con un movimento brusco mu alzo e copro la visuale a Calum.

La macchina inizia a perdere il controllo, sbandando a destra e a sinistra. Sto lottando con tutte le mie forze contro Calum ma lui sta vincendo. In ultimo riesco ad aprire la portiera e a buttarcelo fuori. Cado in avanti colpendo il volante con la testa e perdendo la lucidità per la seconda volta.

Con un'immensa fatica riesco a buttarmi fuori dall'auto ancora in corsa e atterro sulla gamba che non riuscivo a muovere.

Una fitta lancinante mi percorre tutto il corpo e mi sento paralizzato.

Cerco di respirare profondamente ma il dolore è troppo forte per riuscire a controllare il respiro. I polmoni mi bruciano e il dolore pulsa in ogni singolo spazio del mio corpo.

Mi concentro sul corpo inerme di Calum quando noto due fari venire verso di noi a velocità sempre maggiore. Se è Niall, sono morto.

L'auto si ferma a un metro dalla mia testa e ne esce Michael che corre verso di me inginocchiandosi e prendendo la mia testa fra le sue braccia.

"Luke? Lucas? Mi senti?"

"Non urlare Mike!" biascico riaprendo la ferita sul labbro.

"Oddio, stai bene!"

"È un eufemismo dire che sto bene, ma almeno sono vivo." noto le sue mani sporche di sangue. "Che hai fatto alle mani?"

"Ho picchiato a sangue Niall per farmi dire dov'eri."

"Dov'è Calum?"

"Non lo so."

"Era laggiù. Vai a vedere."

"Dopo ci vado Luke. Ora riposa che l'ambulanza sta arrivando."

"Michael?"

"Dimmi amore."

"Grazie."

"Per cosa?"

"Per avermi salvato." sono le ultime parole che riesco a pronunciare prima di addormentarmi.

Mi sveglio per colpa di un 'bip' assordante e mi rendo conto di essere in una stanza d'ospedale.

Una testa rossa è appoggiata sul mio ventre. Michael si è addormentato. Non so nemmeno che giorno sia o che ore siano.

Noto la gamba destra ingessata e cerco di muovermi per sistemarmi meglio.

Michael si muove leggermente e poi alza la testa ancora addormentato.

"Scusa, non volevo svegliarti." dico con la voce ancora debole.

"Come stai?" chiede lui ignorando la mia frase.

"Mi fa male la gamba."

"È normale. È rotta. Il resto va meglio?"

"A parte qualche livido non mi posso lamentare."

"Ti hanno ridotto male Luke. Che ti è saltato in mente?"

"Niall mi ha chiamato dicendo che Ashton e Calum si stavano picchiando e sono corso ad aiutarli."

"Ad aiutare chi? Una persona che non ti conosce e l'altra che ti odia a morte?"

"Ma era il mio migliore amico."

"Ben detto. Era."

"Avrei dovuto rimanere a casa. Meno male che sei arrivato tu se no ora sarei morto. Ti devo la vita."

"Non dire stronzate Luke. Sei il mio ragazzo e io ti amo più di qualsiasi altra cosa, non mi devi la vita. Forse un bacio o due." rido sforzandomi di non sentire il dolore al labbro. Michael è così; anche nelle situazioni più tragiche sa farmi stare bene.

"Mia madre lo sa?"

"Si, l'ho avvisata dal tuo cellulare ieri sera. Ha detto che sarebbe venuta questa mattina e di starti attaccato tutto il tempo."

"Grazie anche per questo."

"Scherzi? È la mia futura suocera, devo mostrarle che so prendermi cura di te!"

"Se non tenteranno di uccidermi di nuovo lo potrà essere."

"D'ora in poi sarò la tua ombra.

Giuro che nemmeno le mosche oseranno volarti vicino."

"Sei il mio angelo Michael."

"Non posso permettere a qualcuno di portarti via da me. Sei la mia vita ora e non so cosa farei senza di te."

"Ti amo Michael, più di qualsiasi altra cosa al mondo."

"E io amo te come nessun altro ha mai fatto."

"Fatta eccezione per me." lui si avvicina delicatamente e sfiora le mie labbra con le sue.

"Ora riposa."

"Tu dove vai?" chiedo preoccupato

"Io non mi muovo di qui."

Mi sento in parte rassicurato da quella risposta. Ma se non fosse tutto finito? E se questo fosse solo l'inzio?

-SPAZIO AUTRICE-

Ehilà girls ♥

So che il capitolo è corto ma non avevo idee. Non ho idee nemmeno per i prossimi capitoli. Ci dovrò pensare bene :)

Spero comunque che vi piaccia anche se è triste nella prima parte.

Che mi dite voi? Vi è piaciuto? ^-^

Ho anche una cosa da chiedervi:

Se (ipotetico), in futuro, scriverò un'altra ff slash, voi la leggerete? È tanto per sapere :D

A kiss :*

InMichaelsarm

In Case -Muke-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora