Kiss Me

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"Michael..." lo rimprovero. "Michael, so che non hai voglia di studiare ma devi farlo se vuoi recuperare filosofia." siamo entrambi seduti sul letto, lui appoggiato alla testiera e io sono sdraiato sopra di lui mentre gli spiego filosofia. L'unico problema è che lui non sta ascoltando una parola di quello che dico e sta continuando a baciarmi vicino al collo e ai bordi della bocca.

"Mm mm, un attimo." mi volto facendo il finto arrabbiato.

"Sono due ore che dici un attimo, e siamo a malapena alla terza pagina. Non supererai mai l'interrogazione se continui così."

"Baciami." mugula lui al mio orecchio.

"Studierai dopo?"

"Lo giuro."

Mi volto verso di lui, sapendo che non manterrà la promessa che mi ha appena fatto, ma non mi interessa; ho finalmente l'opportunità di baciarlo quando voglio e non ho intenzione di sprecarla. Prendo le sue labbra in un bacio morbido e poi mi sistemo a cavalcioni sopra di lui. Lui mi afferra il viso con le mani e io faccio la stessa cosa. Morde il mio labbro e io mugulo staccandomi.

"Hai intenzione di staccarmi il labbro?" dico sfiorandomi la bocca con le dita.

"No, ma non ero abituato a quel piercing. Mi attrae troppo e ho voglia di morderlo ogni volta." dice lui con fare sensuale.

"Vorrà dire che lo toglierò ogni volta che mi dovrai baciare."

"Non ci provare! Credo che sia stata una delle cose più furbe che tu abbia fatto in questi 4 anni!"

"A proposito Michael..."

"Che ho fatto?"

"No, tu non hai fatto nulla. Solo che vorrei che non affrettassimo le cose."

"Cosa intendi?"

"Intendo dire che non voglio affrettare il nostro rapporto se no finisce come l'ultima volta, che ci lasciamo e soffriamo."

"Non sopporterei di perderti ancora, anche se la prima volta è stata colpa mia."

"Se mi lasci ancora giuro che ti spezzo le ossa." dico avvicinandomi al suo naso.

"Dovrai sopportarmi ancora a lungo." soffia lui sulle mie labbra.

"Sarà un piacere." ribatto mentre ci baciamo.

Sento la vibrazione del cellulare sulla scrivania così prima di terminare il nostro bacio, gli mordo il labbro inferiore e poi mi alzo.

"Ahi!" urla lui

"Come sei esagerato!"ribatto prontamente

"Mi hai fatto male!" si difende lui

"Anche tu prima."

"Ora siamo pari, biondino!"

Afferro il telefono e apro il messaggio.

"Chi è?" chiede Michael

"Calum." rispondo con voce assente.

"Che vuole?" continua lui.

"Vuole che io lo perdoni. E chiede se ci possiamo vedere."

"Avete parlato?"

"Sì, prima che venissi da te al parco. Abbiamo discusso. O meglio, io gli ho detto che la nostra amicizia è morta."

"Luke, sei un pó ingiusto. Hai perdonato me e non lui. D'altra parte, l'idea è stata mia, non sua."

"Si, ma io e lui ci conosciamo da 17 anni. È come un fratello. Sapeva perfettamente che stavo soffrendo per la tua assenza nella mia vita."

In Case -Muke-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora