Lips

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Torno a casa arrabbiato sbattendo la porta.
"Tutto bene Lucas? " si affaccia mia madre dalla cucina.
"Si, mamma. Vado a farmi una doccia e poi ceniamo, okay?"
"Certo tesoro."

Salgo le scale e mi fiondo in bagno.

Quando mi metto sotto al getto di acqua calda, il vapore penetra nei pori della pelle e mi sento quasi liberato da tutti i miei problemi, ma la realtà è che più penso a Michael e più non mi capacito del perché si sia comportato così.

Quando esco, mi avvolgo un asciugamano intorno alla vita e scendo per cenare.
"Com'è andata la passeggiata?"
"Bene, sono stato al parco." Dico sperando che sia quello il fine alla sua domanda.
"Lucas, che ti succede? Sei cambiato in questo ultimo periodo."
"Sono troppi i fattori che hanno contribuito al mio cambiamento. Ma sappi che sarò sempre il solito Lucas con te."
"Se vuoi parlarne, io sono qui."
"Grazie mamma, lo apprezzo." spiaccico un sorriso finto e torno a concentrarmi sul cibo.

Mandato giù anche l'ultimo boccone salgo in camera, metto un paio di boxer e i pantaloni della tuta, rimanendo a petto nudo e con i capelli ancora umidi.

Mi sdraio sul letto mettendo la musica e lasciandomi cullare.

Verso le 23.00 sento qualcosa battere sui vetri della stanza. Mi alzo per assicurarmi che non siano i figli teppisti della vicina ma a tirarmi i sassolini è qualcun altro.

Michael mi fa segno di scendere e così prendo una maglietta e scendo. Ho i capelli stropicciati e lo sguardo assonnato ma ho finito di provare rancore verso Michael.

Apro la porta e lui è a pochi passi da me.
"Tu mi ami?" la sua domanda mi coglie completamente alla sprovvista.
"Che domanda è Michael?"
"Rispondi."
"Non lo so." È la verità.
"Non hai mai dubitato del tuo amore nei miei confronti in questi 4 anni."
"E questo che significa?"
"Significa che sono un cretino e tu hai tutte le ragioni per essere furioso con me. Ma prima che iniziamo di nuovo a litigare, fammi fare una cosa."

Si alza e senza darmi il tempo di parlare mi bacia. È un bacio casto, un bacio che mi ricorda i vecchi tempi, il sapore delle sue labbra, anche se per poco.

Si stacca, mi accarezza la guancia e se ne va, lasciandomi li nella brezza di fine ottobre.

Quando mi sveglio tra le mie coperte, la testa mi scoppia e l'aspirina di ieri sera non ha fatto nessun effetto. Ho i ricordi sfocati poiché ero mezzo addormentato ma le labbra di Michael me le ricordo perfettamente. Il problema è che non capisco le mie sensazioni. Dovrei essere felice e invece sono arrabbiato.

Oggi è il "primo" giorno di scuola dopo che me ne sono andato da mio padre. Mamma mi ha riscritto e oggi ricomincio.

La routine è sempre la solita. Mi alzo, mi vesto, vado a scuola con le cuffie e sto seduto sulla panchina a fumare.

In classe c'è qualcosa di diverso. A parte Michael che è seduto vicino a Calum, tutti mi fissano e mi battono il cinque ma non so perché.

Non seguo assolutamente nulla delle lezioni successive fatta eccezione per filosofia che amo alla follia.

Prima della fine dell'ultima lezione, Michael mi lancia un biglietto sul banco. Sono combattuto se aprirlo o meno ma alla fine lo apro.
«Dopo la lezione possiamo parlare?»

Scuoto la testa e straccio il biglietto per poi tornare a seguire la lezione.

Al suono della campanella, butto i libri nello zaino ed esco dalla classe.

È una mano che stringe il braccio a costringermi a voltarmi.
"Dobbiamo parlare."
"Non ho nulla da dirti Michael." soffio a labbra serrate.
"Niente? Io e te ieri ci siamo baciati e tu non devi dire nulla?"
"Tu mi hai baciato perché io ero mezzo addormentato"
"Ma tu non ti sei tirato indietro."
"Arriva al punto Michael."
"Il punto è che Calum mi ha aiutato per cercare di riconquistarti ma abbiamo fatto un casino e ti ho allontanato." sputa senza remore.
"Vuoi dirmi che è stata tutta una messa in scena?" chiedo sconvolto.
"Si."
"Bhe, questo non cambia le cose. Ho cercato di farti capire che ti amavo per troppo tempo e hai avuto la possibilità di riavermi quest'anno ma hai scelto una strada complicata per riconquistarmi. E poi io non ti credo Michael. Mi hai ferito troppe volte perché io ora possa tornare a braccia aperte da te. Scusa."

Lascio scivolare il braccio dalla sua mano e mi incammino verso casa.

Non posso passare sopra tutto al dolore che Michael mi ha causato. Non più almeno. Ma da Calum, da lui non m'è l'aspettavo.

-SPAZIO AUTRICE-

Ehy Guyssss ♥♥

Scusate il ritardo ma son uscita e non appena sono tornata ho scritto il capitolo.

Bhe che ne pensate? Ho fatto come mi avete chiesto: un pó dolce ma anche un pó tragico. Ora però non ho idee per il prossimo capitolo hahah :)

Ora vado :) notte amori ♥

InMichaelsarm

In Case -Muke-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora