18-Salvataggio

383 17 47
                                    

Sotto il sole rovente di Tatooine, una scialuppa fluttuava sull'orlo della fossa in cui dimorava il temutissimo Sarlacc, carica di prigionieri condannati a morte. Anakin, Luke, Han e Chewie erano scortati ciascuno da una guardia gamorreana e tenuti a bada con picche a energia; nessuno di loro, tuttavia, aveva paura, perché tutto era stato attentamente pianificato.
Tranne Han, naturalmente, il quale non conosceva il piano ma era comunque determinato a non piagnucolare in cerca di pietà davanti a Jabba.

C-3PO tenne un lungo discorso a nome di Jabba (era stato infatti assunto come interprete) in cui illustrò la tremenda morte che attendeva i Ribelli, concedendo loro un'ultima occasione di consegnarsi e avere salva la vita.

Gridando dalla scialuppa al galeone principale, Han disse a C-3PO: "Di' a quella disgustosa massa putrescente e verminosa che questa soddisfazione non gliela daremo mai!".
Anakin non poté fare a meno di sorridere allo spavaldo corelliano, che, pur in punto di morte e accecato dal mal di ibernazione, ancora si rifiutava di prendere ordini da qualcuno.

Luke sembrava invece molto più serio mentre si rivolgeva a Jabba con un ultimatum definitivo: "Questa è la tua ultima occasione: liberaci o morirai".

Come c'era da aspettarsi, il potente Hutt non prestò attenzione alle parole del giovane Jedi, e decise che proprio lui fosse giustiziato per primo.
Lentamente e solennemente, le guardie gamorreane spinsero Luke sulla fragile passerella estesa sul pozzo del Sarlacc.

In piedi sull'orlo del precipizio, il giovane si voltò verso il galeone e fece un cenno di saluto, quindi si gettò nel vuoto.
Nessuno si aspettava di vederlo girare su se stesso all'improvviso e afferrare la passerella con le mani, sfruttandone l'elasticità per riatterrare perfettamente sulla scialuppa.

Nel frattempo, al cenno di saluto che era un segnale concordato, dal ponte del galeone R2D2 lanciò le spade laser dei due Jedi, che immediatamente si scagliarono contro le guardie. Chewbacca fu liberato rapidamente e si immerse nel combattimento, così come Han, che però dovette rimanere da parte a causa della cecità. Lando, presente da giorni sotto copertura con un travestimento da guardia, si mostrò per la prima volta e sorprese i gamorreani.

Dall'alto della scialuppa, Leia tirò un sospiro di sollievo quando vide che il piano stava andando a buon fine e i suoi amici non erano morti. Sull'onda dell'adrenalina si sollevò in piedi, ancora incatenata, e distrusse il pannello di controllo delle luci della stanza in cui si trovava con le sue pesanti manette.

Si scatenò il caos tra i presenti, e la coraggiosa ragazza ebbe tutto il tempo per avvolgere la sua catena intorno al collo sudicio di Jabba, che lanciò un urlo gargarizzato di paura.
Il metallo si strinse di più alla gola dell'essere a ogni sforzo di Leia, finché, con un'ultima ondata di vomito bavoso, il malvagio Hutt non morì.

Intanto, sulla scialuppa, era entrato in azione Boba Fett, ansioso di liberarsi di Solo e dei Jedi il prima possibile. Riuscì a intrappolare Luke con un cavo, ma questi lo tagliò con la spada laser e fuggì sulla scialuppa accanto ad aiutare suo padre, intento a sconfiggere un nugolo di guardie. Il cacciatore di taglie mirò ancora al ragazzo, ma Han, in modo del tutto casuale, colpì il suo jetpack con una picca a energia spedendolo dritto nella gola del Sarlacc.

Anche Boba Fett, che aveva seminato terrore e dolore nella galassia per anni, giunse al termine della sua vita.

Sfortunatamente, anche Lando era caduto verso la bestia, riuscendo però ad aggrapparsi a una corda che pendeva dalla scialuppa. Gridò aiuto più e più volte, ma Han non poteva fare nulla, cieco come era. Il contrabbandiere stava per tentare la fortuna e sparare alla cieca al tentacolo del Sarlacc avvinghiato al suo amico, ma Anakin intervenne fortunatamente a salvare la situazione.

Utilizzando la Forza fece levitare l'uomo, staccandolo dalla presa mortale del mostro, in modo che planasse placidamente tra le braccia calde e sicure di Chewbacca. Lando ringraziò di cuore l'amico, e addirittura dichiarò: "Non so come abbia fatto la galassia a sopravvivere senza i Jedi per vent'anni". A essere sincero, Anakin non aveva mai ricevuto tanta gratitudine da una canaglia come Lando.

Nel frattempo, Luke aveva notato che, proprio perché la situazione era a loro favore, il galeone si stava lentamente sfaldando... ma Leia era là sopra! Tentando un salto Jedi lungo come mai ne aveva fatti, riuscì a raggiungere lo scafo e aggrapparsi saldamente a un appiglio. Scalò la parete liscia il più velocemente possibile mentre abbatteva le guardie di passaggio, terrorizzato dal pensiero della sua amica.

Quando finalmente arrivò in cima, percorse l'intero ponte della nave e trovò Leia, sudata, smagrita e in abiti disgustosi, ma in perfetta salute. Senza tempo da perdere, Luke accese la sua nuova spada laser verde smeraldo, tranciò in due la catena che teneva Leia prigioniera e tagliò le manette di Leia. Non poteva nemmeno immaginare quanto la ragazza fosse felice di essere libera.

Ormai il galeone era completamente immerso nel caos, e pronto per essere distrutto. Leia e Luke corsero verso prua, dove si trovava un cannone, seminando guardie morte al loro passaggio. Una di loro raggiunse con un colpo di blaster il dorso della mano prostetica di Luke, ma il Jedi riuscì subito a spegnere la piccola esplosione nei circuiti e continuare a correre.

Leia, intanto, aveva raggiunto il cannone, e su incitamento del suo amico lo puntò verso il corpo centrale del galeone. Una volta che l'artiglieria fu pronta, Luke cinse il fianco di Leia con una mano mentre con l'altra si faceva scivolare su una corda, nello stesso momento in cui il piede della ragazza si connetteva con i comandi del cannone.

In quel breve salto verso l'ignoto, Leia osservò con ammirazione l'esplosione di colori nel galeone su cui era stata schiava, e vide i suoi amici, Anakin, Chewie, Lando e soprattutto il suo amato Han, che le era mancato tanto, in piedi ad aspettarla, al sicuro, a terra. Si aggrappò strettamente a Luke, immensamente grata al caro amico, che non aveva mai abbassato lo sguardo al di sotto dei suoi occhi per vedere il suo corpo troppo esposto, e sorrise al corso degli eventi, alla Forza, che anche quel giorno era stata magnanima.

Star wars - Sempre in movimento è il futuroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora