Prologo

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In quella stanza, col pavimento in legno e le pareti chiare, si trovavano radunati vari giovani: chi parlava, chi guardava il sole splendere fuori dalla finestra e c'era una ragazza bella, carismatica che sedeva in mezzo a loro.
Nessun suono lasciò le sue labbra mentre il gruppo occupava il tempo, forse lei era lì a riflettere; c'era qualcosa che la turbava, una tensione che cresceva.

"Ragazzi." E così quella forte presenza attraversò la stanza. I giovani la guardarono attenti e pronti ai suoi ordini.
La bella, si alzò in piedi e con lo sguardo sicuro e luminoso, invitò il gruppo a seguirla: lei aveva una chioma castana scura che sembrava più chiara al sole, i suoi occhi erano profondi, marroni e la sua bellezza radiante. Chiunque sarebbe rimasto ad ammirarla vedendola.

"Che cosa succede? Camila?" La ragazza si voltò e rassicurò suo padre che era entrato nella stanza, poi si rivolse al suo gruppo: "Un branco sta passando sul nostro territorio."

"Un branco?!" Un ragazzo spalancò gli occhi e si prese i capelli fra le mani, stringendoli; un gesto che faceva quando era preoccupato.

"Non conosco le loro intenzioni: si avvicinano sparsi, non c'è rigore nella loro disposizione..." Camila parlò ad alta voce così che tutti la sentissero bene e aspettò che si sistemassero prima di partire.

"Comandi?" La bella guardò la ragazza polinesiana e sorrise, poi rispose con autorità: "Verso il bosco, l'incontreremo a metà strada."

Lasciarono l'edificio e camminarono sul prato bagnato prima di iniziare a correre raggiunta la strada: aveva piovuto ma ora c'era un sole luminoso, era una giornata splendida e il branco si sentiva più forte che mai.
Corsero con tranquillità fino al confine col bosco e fuori da occhi indiscreti, aumentare il passo all'istante.
Erano velocissimi, in disposizione da combattimento, la bella bruna era al centro e i suoi compagni ai lati.
La natura così folta e verde sembrava inchinarsi di fronte a questa forza e mostrava il passaggio verso la pianura.

Camila era sicura di sé, il suo gruppo era il più forte sul territorio e controllava un'area molto estesa; non poteva permettere che qualcuno arrivasse senza chiedere prima a lei il permesso di transitare o sistemarsi. Più volte dei branchi di lupi o congreghe di vampiri erano arrivati lì per conquistare, ma non si erano aspettati un branco così forte a capo della zona.
La bruna saltò un tronco caduto, raggiungendo l'altezza dei rami: la forza di lupo era straordinaria. Sentivi un'energia fluire nel tuo corpo, i tuoi muscoli diventavano carichi e potenti; la vita sembrava averti regalato più di una chance.

Dinah controlla l'area. Ari vai con lei.

Il capo gruppo aveva appena comunicato con gli altri attraverso il legame e mandò avanti le due ragazze. Uno dei maschi ringhiò sentendo l'odore dei nemici in lontananza: a quanto pare avevano deciso di farsi avanti.

Presto un ululato ruppe il silenzio del bosco e il branco di Camila si lanciò attraverso gli alberi per giungere nella pianura: si ritrovarono davanti una distesa verde e illuminata dalla luce del sole, il vento accarezzava l'erba facendola muovere. Dinah e Ariana si ricongiunsero col gruppo e insieme aspettarono l'arrivo degli invasori: rimasero fermi ma carichi di energia, pronti ad una lotta anche se fosse stata l'ultima. Questo era il loro territorio e avevano il sacro dovere di proteggerlo.

"Non fate niente finché non ve lo ordino." I ragazzi annuirono ma sapevano benissimo di non far nulla di avventato: avrebbe fatto arrabbiare la loro Alfa e messo tutti in pericolo. Erano in sei sulla distesa per ora: Camila, l'Alfa del gruppo e restavano gli altri componenti, Dinah, Ariana, Toni, Xavier e Harry. Erano legati profondamente sia grazie al legame sia per la loro amicizia che li rendeva efficaci in lotta e forti nell'organizzazione.

All'improvviso si sentirono le fronde degli alberi agitarsi a causa del vento, poi il forte rumore del branco avversario che giungeva veloce nella pianura: prima comparvero dal folto bosco tre grossi lupi che saltarono dal pendio su cui stavano e tornarono alla loro forma umana; seguirono altri tre: l'ultimo catturò l'attenzione di tutti, aveva una folta pelliccia nera, lucente e uno sguardo smeraldo e agghiacciante. I lupi erano capaci di trasformarsi senza perdere i vestiti perché la loro forma veniva dalla loro anima: una prendeva il posto dell'altra nel momento adatto.

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