Capitolo 39 - inganni e passioni

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Alla fine i branchi avevano lasciato il vampiro in catene e nel bel mezzo di un campo della loro regione: volevano che fosse una risposta alle provocazioni dei vampiri. Lauren capì che ucciderlo non avrebbe risolto niente e molto probabilmente sarebbe stato ucciso dai suoi stessi capi.

Camila l'abbracciò facendola risvegliare dai suoi pensieri: le diede vari baci e sorrise. "Pensi troppo, ci sono anche io e affrontiamo i problemi insieme, okay?" La corvina annuì e strinse a sé la cubana. Era ancora mattina e si trovano ancora a letto. Per fortuna Selena stava dormendo nonostante fosse stata sveglia fino a tardi lamentandosi.

"Dici che sanno dell'esistenza di Selena?"

"Si tratta d'informazione top secret anche nel Consiglio... non capisco come potrebbero venire a conoscenza di una cosa del genere." La cubana osservò la sua piccola con un'espressione accigliata: avrebbero mantenuto segreta la sua esistenza finché fosse diventato più semplice proteggerla dai pericoli. Questo significava che dovevano diventare più forti e Selena avrebbe dovuto apprendere a non scatenare i suoi poteri in modo incontrollato, ma non sarebbe stato possibile finché fosse stata così piccola.

"Amore?"

"Sì?" la corvina guardò la cubana curiosa e la vide preoccupata. I suoi occhi tradivano profonde insicurezze a cui poco dopo diede voce: "Non riesco a togliermi dalla testa la profezia... la Luna ci ha donato Selena ma ho paura che poi ce la porterà via e io non potrei sopp-!" iniziò a piangere ma Lauren la prese subito fra le braccia per consolarla e rassicurarla. "Camz anche io sono dentro questa profezia e se la Luna mi ha concesso tutti questi poteri, ci sarà un motivo. Proteggerò tutti e questo vuol dire che non permetterò mai a nessuno di toccare nostra figlia."

Lauren asciugò le lacrime di Camila con le dita e accarezzò le sue guance amorevolmente: era così bella e fragile in quel momento, la corvina avrebbe voluto tenerla accanto a sé in ogni istante della giornata, ma era naturale che non potesse accadere veramente.

"Va bene... dai basta con le lacrime. Parliamo di cose interessanti." disse Camila tornando a sorridere e mettendosi comoda sul cuscino per guardare bene la sua amata.

"Ho sentito da Ariana che ieri Xavier è tornato con una corona di fiori in mano ed è sparito subito nella sua camera. Giorni prima si era presentato con un fiore... non sarà diventato un fioraio?" rise del suo stesso scherzo, contagiando anche Lauren, ma sapevano bene che non era il caso molto probabilmente. Forse centrava una ragazza sconosciuta.

"E se fosse innamorato?"

"Xavier? Non sembra tipo che si lascia imbandire di fiori e poi sospira guardando il vuoto con fare da innamorato."

"Non sembra ma potrebbe essere così. Penso che lo terrò d'occhio."

"Come mai? Non vuoi che si metta con qualcuno?"

"No, ma è strano che non abbia detto ancora nulla, non credi? Più volte lo mando al confine e ritorna più tardi di quanto dovrebbe. Se davvero si sta incontrando con qualcuno, dovrebbe parlarne, per il bene di tutti."

"Dagli tempo Lau."Camila le accarezzò la guancia e poi iniziò ad alzarsi dal letto: ci sarebbe stato un duro allenamento quel giorno e sarebbe stato meglio un po' di riscaldamento mattutino.

"Va bene..." Lauren guardò la sua ragazza vestirsi con un sorrisetto malizioso, ma la cubana le fece la linguaccia quando la vide guardarla. Più tardi avrebbe preparato Selena ad uscire: voleva portarla fuori a fare un passeggiata anche se lei sarebbe rimasta nella carrozzina: non avrebbe potuto andare troppo lontano, proprio a causa dei possibili pericoli, ma nel frattempo avrebbe potuto fare qualche passo con lei. I vicini ormai sapevano dell'esistenza della piccola e non erano impiccioni come si poteva immaginare, infatti era uno dei motivi per cui a Camila piaceva quel posto. Prima di andare in questa regione, la sua famiglia era di Miami, ma a causa delle disposizioni del Consiglio, loro dovettero trasferirsi in mezzo la natura. Non che fosse una cosa negativa, anzi, lì potevano se stessi e liberi.

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