Baby Alfa

Capitolo 10

"Non fare così..." la corvina sussurrò queste parole e avvicinò le sue dita alle labbra della cubana; fece in modo che non le mordesse più perché la stava facendo impazzire.

"Lau..."

"Camz..."

L'attrazione era scoppiata giorni prima, ma si sentì veramente in quel momento: fu carico di tensione e quando le loro labbra si incontrarono a metà strada, un sospiro liberatorio abbandonò le bocche di entrambe.
Lauren prese il volto della bella bruna fra le mani e lo accarezzò con dolcezza.

Camila portò la mano alla spalla di Lauren e cercò un sostegno a tutta quell'energia. Quando le loro labbra si staccarono, la corvina ne approfittò per portare la bella bruna più vicina a sé: prese la sua vita con la mano e fece scontrare i loro corpi.

"Che cosa stiamo facendo?" La cubana aprì gli occhi dopo averli tenuti chiusi per tutta la durata del bacio e si ritrovò davanti quelli di Lauren che brillavano nella notte. Erano di nuovo blu.

"Quello che la natura e la Luna ci hanno permesso di fare. Io ho trovato te e tu hai trovato me per un motivo, non credi?" La corvina cercò ancora di baciarla, troppo presa dal momento, ma venne allontanata da Camila; lo fece con delicatezza e la guardò con serietà negli occhi: "Non parlo solo di quello... prima litighiamo, poi passiamo una notte insieme, poi litighiamo ancora e ora siamo qui. Perché?"

"Camz..." Lauren si allontanò e si sedette sul letto a gambe incrociate.

"... so che tutta la questione della Luna è stata difficile. Ci sentivamo entrambe oppresse da una decisione che non era stata nostra, ma questo solo perché non provavamo ancora nulla l'una per l'altra. Quando un lupo trova il suo mate, è amore a prima vista, un rollercoaster positivo di emozioni, ma credo che tra noi ci sia stata qualche difficoltà. Siamo entrambe Alfa e forse è questo che ostacola i nostri sentimenti." sospirò e vide che anche Camila si era messa seduta con le gambe incrociate. La stava guardando con attenzione e curiosità: rifletté sulle parole di Lauren e trovò che aveva ragione e lei non aveva mai cercato di vedere la situazione in modo differente. Camila aveva solo cercato qualcuno da incolpare ma non esisteva, non avrebbe dovuto scontrarsi con Lauren perché anche lei era una vittima di quella confusione.

"Pensi che andrà meglio?"

"Ne sono certa, perché..." prese le sue mani portandole verso di sé, poi le accarezzò non smettendo di guardarla negli occhi. Camila era totalmente catturata dalla corvina: nell'ombra della stanza, lei era così accattivante e bella, le ferite non contavano nulla su di lei.

"... Camila io sento qualcosa per te." Lauren si era fatta coraggio per confessarsi: non era abituata a pensare costantemente ad una persona, a volerla accanto e a cercarla, perciò la spaventano tutte quelle emozioni. Dirle rendeva solo più evidente quello che provava.

"So che non è ancora abbastanza, ma sento il bisogno di proteggerti ad ogni costo, voglio averti vicina a me e fidarmi completamente."

Camila arrossì e spostò lo sguardo non riuscendo a sostenere l'intensità degli occhi di Lauren: quelle parole le avevano fatto scoppiare di gioia il cuore e batteva così forte che temeva si sentisse in tutta la stanza.
La corvina continuava ad essere perfetta con Camila, ma in cambio lei le mentiva e non era giusto. Ma come poteva dirglielo? Aveva trovato la forza per dirlo a sua madre ma era stato davvero difficile.

"Camila? Scusami se queste parole ti hanno dato fastidio, io non volevo farti-"

"No, no, ovvio che non mi hanno dato fastidio." La cubana strinse le mani di Lauren e la guardò con decisione negli occhi: "In verità, provo anche io le stesse cose."