Capitolo 28

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"Se tu non fossi arrivata, ti avrei uccisa!"

"Scusami amore..."

"Sei una pazza!"

"Lo so e mi dispiace tanto..."

"...ti odio delle volte!"

Erano almeno da dieci minuti che Camila urlava addosso a Lauren non permettendole di muovere un muscolo dalla posizione inginocchiata accanto a lei. La corvina le stringeva la mano e si scusava, cercava di calmarla in qualche modo, ma nulla sembrava funzionare.

"Camila come ti senti?"

"Sento che la bambini vuole uscire!" la cubana si morse il labbro per non urlare e strinse la mano di Lauren per trovare sostegno. Il dolore era forte ma sopportabile, sperava solo che potesse finire subito.

"Ragazze vi chiedo di lasciare la stanza per permetterci di lavorare meglio..."

"Ma Lauren-!"

"Lauren può ovviamente restare per sostenerti." Khalifa sorrise alla cubana ormai scompigliata e sudata a causa dei dolori. Era giunto il momento.

Lauren guardò gli altri che abbandonavano la stanza e poi si concentrò completamente sulla sua amata: era stremata e lo vedeva, ma la corvina pensava solo che fosse meravigliosa anche così e un fremito profondo le diceva che la nascita di sua figlia sarebbe stata la cosa più emozionante della sua vita. Erano passati un po' di mesi dal suo arrivo, ma mai avrebbe immaginato di incontrare una donna come Camila e innamorarsi di lei follemente, mai avrebbe immaginato di trovare nuovi amici e soprattutto... avere una figlia.

Solo a pensarci, le scese lungo il volto una lacrima di emozione e strinse involontariamente la mano della sua mate. Nel frattempo Khalifa e la sua assistente stavano dando delle istruzioni a Camila, ma Lauren non sentiva nulla perché pensava solo a Selena e alla voglia immensa che aveva di vederla, di tenerla in braccio, di amarla. Il viso di Camila si contraeva più volte e lei respirava a fatica, inoltre stringeva la mano della corvina con forza senza lasciarla nemmeno per un attimo.

"Avanti, brava..."

Lauren non sapeva quanto tempo fosse passato, ma le sembrarono ore. Si ridestò dai suoi pensieri quando Khalifa sorrise a Camila dicendole che vedeva la testa della bambina e che mancava poco. Il suo cuore cominciò a battere sempre di più finché non le si fermò nel petto quando udì il pianto della bambina e vide il suo viso.

Era meravigliosa. Le scoppiò il cuore di gioia mentre osservava quella piccola creatura, fragile, bella anche col volto contorto dal pianto. I suoi occhi parevano così chiari e le lupe sentirono subito una forte energia che abbandonava il suo corpicino. Continuò a piangere finché, reciso il cordone e strofinata la sua pelle, andò in braccio a Camila e si calmò lentamente.

Lauren piangeva dall'emozione e guardò con commozione la sua amata che reggeva la loro figlia in braccio e appena la cubana ricambiò lo sguardo, stanco ma anch'esso innamorato, capì che avrebbe dato la vita anche mille volte pur di proteggere i suoi più grandi amori, i suoi tesori più preziosi.

"Lau... guarda, non è bellissima..?"

"Lo è." Sorrise e si avvicinò alla piccola, sentendo il suo cuoricino che batteva e la sua felicità innocente attraverso il legame .

"Ha di sicuro i tuoi occhi." disse Camila ridendo fiaccamente e lasciando un bacio delicato sul volto della bambina.

"Sembra avere le tue labbra e sono certa avrà anche il tuo bellissimo sorriso." Lauren baciò Camila ma si allontanò subito sentendo la bambina piangere.

"Già con le scenate di gelosia?"

"CHE MERAVIGLIA!" dentro alla stanza arrivarono con grande stupore i genitori delle Alfa e si avvicinarono subito per vedere la bambina sotto lo sguardo severo di Khalifa. "Ragazzi so che siete tutti emozionati ma Camila deve riposare e troppa gente in una stanza non fa bene a nessuno."

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