Le labbra di Jungkook erano estremamente morbide ed invitanti, si muovevano sulle sue in modo dolce e Jimin gliene era grato, perché voleva assaporarle lentamente e imprimersi nella mente ogni secondo di quel momento e ogni dettaglio.
Chiuse gli occhi il biondino e intrecciò le dita nei capelli morbidi del minore, che lo sovrastava con la sua altezza, ma allo stesso tempo lo stringeva meglio per evitare che scappasse, come se Jimin volesse andarsene.
Sospirò nel bacio e Jungkook si scostò un poco per scendere a baciargli la mascella e poi il collo, lasciando piccoli segni rossi del suo passaggio.«Jungkook» sussurrò il biondo stringendo di più la presa sui suoi capelli, che sembravano di una strana consistenza, erano sì morbidi, ma sembravano di stoffa.
«Jungkook» sussurrò ancora mentre il minore continuava a lambire il suo collo, ma pian piano il suo corpo sembrava diventare morbido, soffice, cosa che era sicuro Jungkook non fosse.
«Jimin».
Il biondo inarcò un sopracciglio, quella non era di sicuro la voce di Kookie, si chiese chi fosse ed entrò nel panico al pensiero di star baciando qualcuno che non fosse l'oggetto dei suoi desideri.
«Jimin, muoviti!».
Con uno strattone il biondo si ritrovò per terra sul pavimento, ormai completamente sveglio e con un cuscino stretto tra le braccia.
La realtà gli piombò addosso come pioggia gelata e si ritrovò a spalancare gli occhi e fissare il suo compagno di stanza, che lo osservava dall'alto abbastanza divertito.«Buongiorno Chim!».
Jimin sospirò e si mise seduto, per fortuna non si era fatto troppo male, altrimenti avrebbe ucciso il suo Hyung - ci mancava solo un infortunio in quel momento, anche perché dopo le varie settimane di pausa ad ottobre, avrebbe dovuto prendere parte alle ultime date del tour di Wings.
«Buongiorno Hyung.» sbadigliò il biondino, mentre si alzava e si avviava verso il bagno per prepararsi per quella giornata, anche se la sua mente continuava a riportarlo al sogno appena concluso - le labbra di Kookie gli erano sembrate così reali.
Doveva smettere di fantasticare.«Posso chiederti che cosa stavi sognando? » domandò maliziosamente Hoseok appoggiandosi allo stipite della porta, osservando Jimin mentre si lavava i denti.
«N-Niente, perché?».
Hoseok gli sorrise ancora di più, l'espressione divertita in volto e le braccia incrociate di fronte al petto.
«Forse perché continuavi a ripetere: Jungkook~».
Jimin quasi soffocò con il dentifricio e si sciacquò la bocca velocemente, prima di infilare il primo paio di jeans che trovò nell'armadio e una felpa larga, afferrò il cellulare e sparì dalla stanza senza rispondere al suo Hyung, che continuava stuzzicarlo.
Il biondo sapeva che, più o meno, tutti avessero capito cosa provasse per il Maknae, ma nonostante ciò non riusciva a parlarne liberamente con tutti, temeva che comunque potessero non accettare la cosa, certo sarebbe stato abbastanza ipocrita come atteggiamento, dato che loro stavo insieme, ma Jimin aveva sempre temuto di non essere accettato in generale, figurarsi ora che avrebbe dovuto ammettere a tutti di avere una cotta per un ragazzo.
Da questo punto di vista ammirava Yoongi Hyung, che non aveva mai nascosto di provare interesse per i ragazzi ed era stato fortunato, dato che i suoi genitori lo avevano appoggiato subito, incuranti delle dicerie della gente; lui non sapeva se la sua famiglia potesse accettare quel suo lato, non voleva deludere sua madre né suo padre e nemmeno il suo fratellino, la sola idea di essere guardato con disgusto lo preoccupava e allo stesso tempo pensava a Kookie.
Se mai avesse ricambiato i suoi sentimenti, cosa avrebbero pensato i suoi genitori? Lo avrebbero appoggiato o avrebbero voluto lavarsene le mani? E lui sarebbe mai potuto essere più importante della sua famiglia o avrebbe scelto di renderli orgogliosi nonostante i suoi sentimenti?
Jimin aveva paura delle risposte a quelle domande, spesso sua madre, quando lo chiamava, gli chiedeva se avesse qualche fidanzatina nascosta e il biondo si era sempre attaccato alla scusa del lavoro, che non avesse nemmeno tempo per respirare, figurarsi per una relazione - tutto perché temeva la sua reazione se le avesse detto che a lui,le ragazze non interessavano questo granché e lo sapeva da un po', ma era difficile da ammettere anche quello.
Di nuovo ammirava e invidiava i suoi Hyung: Yoongi che non si vergognava di trovare attraenti entrambi i sessi e aveva una relazione con Hoseok; Hobi Hyung che affermava in continuazione che fosse stracotto di Yoongi, anche se quest'ultimo fosse spesso scorbutico; Namjoon Hyung, che aveva confessato i suoi sentimenti a Jin senza sapere se quell'altro lo avrebbe ricambiato o meno e Jin Hyung, che si era ritrovato alle strette e aveva fatto i conti con se stesso per capire cosa veramente provava, ma alla fine si era arreso a ciò che amava ed ora erano felici insieme.
Eomma e Appa.
Jimin non aveva scherzato quando lo aveva detto in quel video, loro erano davvero i genitori di quella strana famiglia e inoltre si erano messi insieme da circa un paio di mesi quando aveva esposto entrambi in quel modo, era stato sgridato un po' dopo, ma ne era valsa decisamente la pena.«Terra chiama ChimChim, qui è TaeTae che parla.»
Il biondo tornò al presente sentendo la voce del suo migliore amico perforargli un timpano, tanto che lo spintonò leggermente per scollarselo di dosso.
«Aish, Tae! Non urlare!».
Il grigio scoppiò a ridere prima di aggrapparsi a koala alla sua schiena, pretendendo che lo portasse in giro per casa in quel modo.
Jimin era parecchio scocciato, ma non riuscì a non farsi contagiare dalla risata di Taehyung - era un ottimo rimedio per allontanare dalla sua mente tutti quei pensieri e il ricordo del suo sogno, che alla fine sarebbe rimasto sempre un sogno.«ChimChim in cucina! Sto morendo di fame~».
Il biondo rise e si diresse nella stanza indicata, appena entrarono trovarono Jungkook intento a fare colazione, che quando li vide assunse un'espressione scocciata.
«Hajima Taehyung, non sei un bambino.»
La sua voce era fredda e tagliente, Taehyung sorrise sadicamente senza farsi vedere dal biondino e tenendo gli occhi puntati in quelli del moro si chinò per lasciare un bacio sul collo di Jimin, prima di scendere dalla sua schiena.
«Grazie per il passaggio, Chim.» ammiccò nella direzione del suo migliore amico e si fiondò verso il frigorifero, mentre osservava Jungkook stringere i pugni sul tavolo.
Jimin in tutto quello scambio di battute era rimasto nel suo mondo, vedere il minore in cucina gli aveva riportato alla mente il bacio del suo sogno e si era ritrovato ad arrossire senza motivo.
Reazione che Jungkook pensò fosse dovuta al bacio lasciato da Taehyung, facendolo solo innervosire di più.
Lasciò perdere la sua colazione e si alzò di scatto, strisciando la sedia sul pavimento, facendo sussultare il biondo.«Buongior-» stava sussurrando il biondo, ma non riuscì a finire la frase.
«Vi lascio soli, non mi va di disturbarvi.»
Lasciò la stanza sotto lo sguardo sorpreso di Jimin e quello divertito di Taehyung.
Il biondo guardò l'amico sentendosi sempre più confuso: perché Jungkook sembrava essere arrabbiato con lui? Che aveva fatto?«È solo geloso, Chim.»
Quelle parole lo fecero congelare sul posto: Jungkook era geloso, geloso perché pensava gli stesse rubando Taehyung ... Ecco perché si era arrabbiato con lui, ecco perché era uscito velocemente dalla cucina senza neanche guardarlo negli occhi.
Si sentì il cuore andare in frantumi e si chiese perché ci stesse così male, d'altronde l'aveva messo in conto di non essere niente di più che un amico, no?
Eppure faceva male.«Jimin, non partire per i tuoi pensieri: Jungkook è geloso per causa mia, pensa che ti stia portando via da lui.»
Il biondo dubitava che il suo amico avesse ragione, d'altronde Jungkook era sempre stato più legato a Tae che a lui, era impossibile che lo guardasse in modo diverso.
Forse doveva davvero lasciare perdere tutto, più ci sperava più si sentiva innamorato di lui e questo non andava bene, come non andava bene che stesse passando a considerare i suoi sentimenti qualcosa di più di una semplice cotta.«Fidati di me, Chim.»
Taehyung lo avvolse in un abbraccio per cercare di farlo sentire meglio, era così stufo di vedere il suo migliore amico in quello stato, che avrebbe chiuso sia lui che il Maknae in una stanza e avrebbe obbligato entrambi a parlare: era così ovvio che si piacessero a vicenda, sperava soltanto che il viaggio in Giappone fosse decisivo, altrimenti appena tornati avrebbe pensato lui a risolvere la questione e stavolta non sarebbe andato sul leggero.
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Take me to the sky ✓
Fanfiction«Jimin, perché non vuoi andare in Giappone con Jungkook?». «E se poi mi innamorassi ancora di più di lui?». Jikook Accenni a NamJin/Yoonseok