Take me to the sky ✓

💫35💫

Jungkook si era alzato per primo quella mattina e dopo esser rimasto un po' a contemplare Jimin dormire, si era deciso ad alzarsi ed andare a farsi una doccia, così quando il biondo si era svegliato poco dopo si era ritrovato solo in un letto che improvvisamente sembrava troppo grande.
Per qualche secondo aveva pensato che Jungkook fosse scappato a gambe levate, ma poi lo aveva sentito canticchiare sotto la doccia e aveva sorriso sollevato: se fosse stato ancora arrabbiato con lui non si sarebbe di certo messo a cantare - almeno sperava.
Si era girato per un po' sotto le coperte, una parte di lui avrebbe voluto tornare a dormire ancora per un po', ma poi il cellulare di Kookie si era illuminato per l'arrivo di un messaggio e preso dalla curiosità - anche se sapesse bene che avrebbe dovuto farsi gli affari suoi - si allungò verso il comodino e sbirciò l'anteprima.
Era Jin Hyung che gli chiedeva se fosse andato tutto bene, se avesse ricevuto la mail da parte di Namjoon e se avessero fatto pace.
Sorrise intenerito a quelle poche parole, Jin teneva a tutti loro come farebbe davvero una madre, nonostante detestasse che si parlasse di lui in questi termini, ma era più forte di loro: Jin cucinava per tutti, si preoccupava quando stavano male, alle volte passava per le stanze a raccattare la roba sporca da lavare, c'era sempre quando ti serviva un parere o un consiglio, i suoi abbracci erano molto simili a quelli materni e inoltre tempo addietro si era sempre occupato di accompagnare Jungkook a scuola per evitare che perdesse troppe lezioni.
Jin non amava essere chiamato Eomma, ma era appurato che lo fosse.

Ancora incuriosito Jimin tentò di sbloccare il cellulare del corvino, ma con scarsi risultati: aveva una password e lui voleva evitare di bloccargli il telefono, eppure era curioso di sapere cosa ci tenesse sopra. Il suo sarebbe stato imbarazzante da mostrare, dato che in mezzo a tutte le cartelle nella galleria ne risaltava una in particolare con più di mille foto, tutte che ritraevano Jungkook: alcune erano state prese da internet - Jimin doveva molto alle ARMY per certi scatti - altre erano foto che aveva scattato lui.
Per non parlare di quelle app nascoste dove teneva un noto sito di Fanfiction e nella libreria privata di quest'ultima aveva solo e soltanto Jikook.
Si decisamente imbarazzante.

Sospirò e rimase a fissare lo sfondo del telefono di Kookie, che non era altro che il panorama di Seoul visto dall'alto - sicuramente era stato lui a scattarla, doveva ammettere che aveva un notevole talento per la fotografia.

«Buongiorno, hai dormito bene?».

Kookie era uscito dal bagno e indossava un paio di jeans scuri e una t-shirt bianca, aveva i capelli ancora umidi e sorrideva in quel suo modo così carino, che Jimin si ritrovò ad arrossire leggermente.

«Sì molto, tu?».

Jungkook annuì, lo raggiunse velocemente sedendosi sulle coperte e gli scompigliò i capelli già mossi di loro, Jimin arricciò il naso a quel contatto e il corvino scoppiò a ridere.

«Sì, come mai hai il mio cellulare?».

Il tono di Kookie era ancora divertito, non sembrava scocciato dal fatto che lo avesse beccato con il suo telefono e questo tranquillizzò Jimin, che l'ultima cosa che desiderava era litigare con il corvino anche per quello.

«Uhm era arrivato un messaggio da Jin Hyung, ma non lo ho sbloccato, anche perché non so il codice.» si affrettò a spiegare il biondo passandogli il telefono e Kookie gli sorrise per rassicurarlo che fosse tutto apposto.

«Ora gli rispondo, comunque il codice è 1301 se ti dovesse servire.»

Jimin arrossì a quelle parole e chinò leggermente lo sguardo, il fatto che Kookie gli avesse confidato una cosa tanto personale lo emozionava un po'. Probabilmente avrebbe dovuto dirgli anche lui il suo il prima possibile e questo lo agitava un po': forse prima avrebbe dovuto cambiarlo, altrimenti la sua ossessione per lui sarebbe stata ancora più evidente e già c'erano le fotografie a incriminarlo.