La giornata era passata molto più velocemente di quel che entrambi avessero pensato, non c'erano stati troppi silenzi imbarazzanti e avevano commentato insieme i vari posti che avevano visitato; certo Jungkook aveva notato come Jimin non avesse mai incrociato il suo sguardo o di come ogni tanto si mordeva talmente forte il labbro inferiore da farlo sanguinare leggermente.
Sapeva che si stava tormentando, ma non voleva mettersi a discutere in mezzo alla gente né perdersi in parole di conforto inutili.
Tornare in hotel quel pomeriggio fu una benedizione, entrambi erano più stanchi mentalmente che fisicamente e non appena misero piede in stanza Jimin si chiuse nel bagno per farsi una doccia.
Jungkook si ritrovò ad urlargli di non chiudersi a chiave, spaventato che se fosse successo qualcosa lui non avesse potuto intervenire in suo aiuto: non era stupido, aveva notato quanto poco avesse mangiato a pranzo e sapeva bene che avesse saltato la colazione – inoltre era stato parecchio pallido in volto tutto il giorno, l'ultima cosa che voleva era che si sentisse male.
Mentre il biondo si faceva la doccia, Jungkook decise di prendere il proprio computer portatile e di girare su internet, ma ciò che lo incuriosì fu l'arrivo di una mail – che in realtà era stata spedita quella mattina e che veniva da Namjoon Hyung.
Il minore immaginava che Jin gli avesse confidato cosa fosse successo e lui, da bravo Leader/Appa si era premurato di fargli sapere il suo pensiero, cosa che a Jungkook non dispiaceva mai.
Ammirava molto Namjoon, era stato lui il vero motivo per cui avesse scelto la BigHit e i Bangtan ed era uno dei pilastri della sua famiglia, quindi non poteva che trovare consiglio e conforto tra le sue parole.Ciao Jungkookie.
Jin Hyung mi ha raccontato cosa è successo con Jimin e mentirei se ti dicessi che non sospettassi qualcosa, ma non volendo impicciarmi troppo in questioni che non mi riguardavano ho lasciato che Jimin facesse ciò che più gradiva.
Ripensandoci sarebbe stato meglio che io mi mettessi in mezzo e gli consigliassi un'alternativa, ancora mi stupisco di come Yoongi Hyung si sia fatto fregare, ma d'altronde nessuno riesce a resistere al carisma di Chim.
Non so se tu ne sia a conoscenza – d'altronde Jin mi ha detto che Jimin si è dichiarato, non che abbia aggiunto altro, ma c'è qualcosa che desidero dirti.
Questa volta mi sento in dovere d'impicciarmi, perché non voglio che due dei miei più cari amici mandino a quel paese la possibilità di essere felici insieme e probabilmente Jimin m sgriderà per avertene parlato, ma ci sono un po' di cose che non sai – che nessuno sa, tranne il sottoscritto e Yoongi Hyung e che penso tu debba sapere. Partiamo dalla parte fondamentale: Serendipity.
Quando mesi fa, anzi quasi un anno ormai, è nato Love Yourself: Her ho subito pensato che la Intro dovesse parlare di quell'amore puro, che in pochi conoscono e sanno veramente cos'è.
Annullarsi per la persona amata, chiudersi nella propria stanza pregando qualsiasi divinità di avere la possibilità di poterla amare – non essere amato, ascoltami bene Kookie perché è questa la sottile differenza.
Jimin non ha mai voluto essere amato, ha sempre sperato di poterti amare e se hai ascoltato attentamente Serendipity saprai già da solo che lo ripete spesso nella canzone.
Anzi, permettimi di dire che se hai ascoltato attentamente la canzone saprai che parla di te: Jeon Jungkook.
Capisci che intendo, Kookie?
Ricorderò sempre quando Jimin entrò nel mio studio in lacrime, cercando aiuto per dare un nome ai quei sentimenti e ricorderò sempre come io abbia scritto Serendipity dopo quel momento.
Quella canzone è più di Jimin che mia, io ho solo scritto tutto ciò che provava in quel momento e lui l'ha interpretata mettendoci letteralmente se stesso.
Prova a pensarci, Kookie.
Non capita a tutti di avere la fortuna di vivere un amore così, non lasciare che la rabbia e l'egoismo rovinino ciò che di bello hai nella vita.
Nella speranza di esserti stato d'aiuto,
con affetto
Namjoon.Jungkook rilesse quelle parole ben tre volte prima di capirne il senso e sobbalzò quando la voce bassa e preoccupata di Jimin lo chiamò per chiedergli se stesse bene.
Il corvino alzò lo sguardo su di lui e per la prima volta i loro occhi si incrociarono quel giorno: Jimin aveva i capelli umidi, le guance rosse e l'espressione leggermente triste, ma era comunque bellissimo.Jimin vuole solo amarmi.
Jungkook si alzò dal letto lentamente, spostando il computer di lato per evitare che cadesse a terra, lo sguardo ancora fisso negli occhi caldi e confortanti del biondo.
Jimin vuole solo amarmi.
La rabbia non era sfumata, pensava ancora che Jimin avesse sbagliato a comportarsi in quel modo, a ferirlo in quel modo, ma non poteva continuare ad avercela con lui.
Perché io lo amo e lui ama me.
Jimin non capì effettivamente cosa fosse successo mentre era nel bagno, ma quando sentì le braccia di Jungkook avvolgerlo e le sue labbra poggiarsi delicate sulle sue si disse che qualsiasi cosa fosse stata, non gli importava veramente perché lui era lì e lo stava baciando e in quel contatto non c'era rabbia, non c'era delusione o rammarico, c'era solo amore – quell'amore che lui aveva pensato che non avrebbe mai più ricevuto da parte del corvino.
Si scostarono poco dopo, Jungkook poggiò la sua fronte contro la sua, mentre Jimin cercava di rallentare il battito accelerato del suo cuore, aveva paura di avere un infarto da un secondo all'altro.«Ti amo, Jimin.»
Perché tutto ciò che Jimin desiderava non era altro che amarlo.
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Take me to the sky ✓
Fanfic«Jimin, perché non vuoi andare in Giappone con Jungkook?». «E se poi mi innamorassi ancora di più di lui?». Jikook Accenni a NamJin/Yoonseok