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«Sembriamo due spacciatori e tu hai sempre in mano quella cosa, vuoi goderti la settimana oppure no?» chiese Jimin sbirciando oltre la spalla di Jungkook, che stava comodamente buttato sul letto a spostare i filmati e le foto fatte sul computer portatile.
Erano tornati da poco in hotel, dopo aver esplorato i dintorni e aver mangiato sushi in un ristorante niente male, avevo chiacchierato tanto e Jimin era felice che l'imbarazzo fosse scomparso, almeno da parte sua.

«Quanto sei noioso, Jimin! Prometto che me la porterò dietro sempre» annunciò con un ghigno sarcastico «non vorrai dirmi che sei geloso, Hyung.»

Il biondo sospirò e si sedette alle spalle di Jungkook, le gambe aperte ai lati delle cosce del corvino, che arrossì subito a quella posizione e ringraziò il cielo che Jimin non potesse vederlo in faccia in quel momento.

«Non sono geloso di quella cosa, anche perché la hai sempre puntata su di me.» sussurrò al suo orecchio facendolo rabbrividire.
Jungkook non sapeva che pensare quando Jimin si comportava così, doveva prenderlo come un chiaro segnale del suo interesse? O lo stava solo prendendo in giro? E comunque, durante il loro viaggio, quando avrebbe dovuto dichiararsi?
Ora? E godersi la vacanza come una coppietta innamorata? O dopo, magari verso la fine, per non rovinare niente in caso fosse andata male? Avrebbe tanto voluto che Taehyung e Yoongi fossero stati più precisi.

«Non la ho sempre puntata su di te!» si lamentò il corvino quando si riprese dai suoi pensieri e Jimin rise lasciandosi cadere all'indietro, sprofondando nel letto morbido e portando le gambe intorno alla vita del minore, per aggrapparsi - gesto che fece nuovamente arrossire il povero Jungkook, che in quel momento sembrava aver perso sia l'uso motorio che quello mentale.

«Sì, sì come credi tu!» mormorò divertito il biondo rimanendo sdraiato e osservando il soffitto chiaro della stanza.

«Irritante, comunque ... Ceniamo in hotel o vuoi uscire?».

Jimin si tirò nuovamente a sedere scontrandosi con la schiena di Jungkook, per poi avvolgerlo anche con le braccia - sembrava di avere una piovra addosso, ma tutto sommato era una sensazione piacevole.

«Rimaniamo qui? Sono un po' stanco.» ammise a mezza voce per poi strusciare il naso in mezzo alla sua schiena, facendo rabbrividire il corvino.
Perché Jimin si comportava in quel modo? Perché doveva sempre confonderlo e mandargli il cervello in pappa? Perché non poteva essere chiaro?

«D'accordo, allora faccio una doccia e scendiamo.» mormorò il minore, ma Jimin non lasciò la presa sul suo corpo.

«Puoi farla dopo cena! Ora voglio le coccole!».

Jimin sembrava un bambino e Jungkook sospirò fingendosi infastidito, in realtà lo trovava adorabile e avrebbe voluto mordergli le guance, ma non credeva che quello fosse un gesto tenero, anzi.
Riuscì a liberarsi della sua presa e si stese al suo fianco, Jimin si tuffò subito fra le sue braccia e intrecciò le sue gambe con quelle del corvino.
Il biondo poteva immaginare quanto imbarazzo stesse provando il più piccolo e pensò che fosse una piccola vendetta per tutto quello che aveva provato lui, quando se ne usciva con qualche trovata o piantava i piedi per voler dormire con lui.

«Mi chiedo che scusa ti inventerai, Hyung.» mormorò Jungkook all'improvviso, che avendo intuito che Jimin si stesse divertendo a vederlo in imbarazzo, decise di invertire la situazione.

«Di che parli?» domandò con gli occhi socchiusi il biondo, che si stava rilassando sotto il tocco delicato del Maknae sulla sua spalla.

«Ho chiesto a Jin Hyung della sua avventura con Yoongi e Hoseok e ... Indovina un po'? Non è mai successo niente del genere.»

Sperava di aver guadagnato un punto, si immaginava già Jimin scattare a sedersi con il volto in fiamme a balbettare qualche scusa, ma non accadde niente di tutto ciò, anzi ... Jimin si strinse meglio al suo petto ed emise una risatina.

«Beccato! Ma non fare l'innocente Jungkookie ~ tu hai fatto di peggio.» sussurrò sulla pelle del suo collo e Jungkook rabbrividì di nuovo.

«Non so di cosa tu stia parlando.» disse velocemente il corvino improvvisamente interessato al panorama fuori dalla finestra.

«Io penso di sì! Quante volte nell'ultimo mese Taehyung ha rischiato la vita? Non sono stupido Gukk-ah!».

Detto ciò il biondo si alzò e sparì in bagno, lasciando Jungkook più confuso che mai: che voleva dire che non era uno stupido? E che sapeva che Tae avesse rischiato la vita? Certo era stato abbastanza palese in determinati momenti, ma Jimin gli era parso sempre così immerso nel suo mondo ... Non pensava si fosse accorto di qualcosa, ma dalle sue parole sembrava che la sapesse lunga.

Merda.

Si mise seduto all'improvviso e cercò il suo telefono, aveva bisogno di parlare con Taehyung o Yoongi, ma poi si rese conto che non poteva chiamarli in quel momento, perché Jimin sarebbe potuto uscire da un secondo all'altro.

Aveva bisogno di capirci qualcosa, di schiarirsi le idee e avere una visione più chiara di quello che stava accadendo e fu in quel momento che un pensiero lo colpì in pieno:

E se Jimin avesse già capito tutto? 

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