Quel periodo pieno di lavoro stava finendo, avevano in programma un altro paio di esibizioni e poi la BigHit avrebbe concesso loro un po' di pace.
Jimin era tutto agitato, l'idea di andare in Giappone con Tae e Kookie lo rendeva euforico e ultimamente aveva sempre un sorriso stampato in volto.
Tutti sapevano quale fosse il motivo, perché ogni qual volta aprisse bocca le parole Giappone e Jungkook erano onnipresenti, tanto che Taehyung ogni tanto si fingeva indispettito per non essere incluso, ricevendo occhiate fiere e felici di Kookie, che voleva sottolineare il fatto che fosse lui il preferito di Jimin e il grigio lo lasciava fare, ridendo del suo atteggiamento così ovvio che ormai anche tutti gli altri avevano ben intuito che il Maknae fosse cotto quanto Jimin.«Quando hai intenzione di dire loro che non andrai a Tokyo?» chiese Yoongi quel pomeriggio.
Jimin era in sala prove con Hoseok e Jin per allenarsi un po', mentre Namjoon e Jungkook erano allo studio del maggiore per parlare di alcune cose tecniche, che il Maknae era curioso di apprendere.
In casa c'erano solo Taehyung, che stava giocando alla console in salotto e Yoongi, che ne aveva approfittato per dormire un po'.«Penso che lo dirò quando decideranno di prenotare, proprio cinque secondi prima e costringerò entrambi ad andarci comunque - ho parlato con i menager e ho chiesto di cambiarmi davvero la settimana di riposo, non vorrei mai che scoprissero che ho mentito.»
Yoongi pensò che quel ragazzino così particolare fosse un genio del male, forse molto più di lui.
Gli stava andando a genio sempre di più, si chiese dove avesse nascosto quel lato durante quegli anni passati insieme.«E quando andrai in riposo?».
Tae si voltò a guardare il maggiore con la sua solita espressione felice, che fece rabbrividire il maggiore.
«Uhm nella stessa settimana di Namjoon e Jin, ma dato che il nostro caro Leader andrà in Italia con i suoi genitori, io e Jin Hyung abbiamo deciso di andarcene insieme a Daegu.»
Il maggiore annuì, pensando che fosse una trovata neinte male, lui e Hoseok avevano la settimana di riposo insieme, ma i suoi genitori ci tenevano particolarmente che tornasse a casa per stare un po' con loro e Hobi gli aveva assicurato che non fosse un problema, avrebbe preso l'occasione anche lui per andare a casa e starsene un po' con la sua famiglia.
«Hobi me lo ha detto, a quanto pare gli unici piccioncini saranno i Jikook.»
Yoongi inarcò un sorpacciglio scettico e Taehyung si aprì nel suo solito sorriso quadrato.
«I Jikook, davvero Tae?».
«Ho una fanpage su di loro su Twitter, ma che rimanga tra noi!».
Stranamente il ragazzo dai capelli azzurri non ne fu sorpreso, era tipico di Taehyung essere strano e ora si capiva perché ogni tanto le fan sapessero cose su quei due piccioncini senza che nessuno avesse detto o fatto niente in pubblico - Tae era davvero malvagio, ringraziò il cielo che non shippasse la Sope allo stesso modo, anche perché lo avrebbe ucciso prima.
«Sai che se lo scoprissero saresti un uomo morto?».
Tae alzò le spalle indifferente e riprese la partita alla console, di conseguenza Yoongi capì che la conversazione era finita e si sdraiò al suo fianco per cadere lentamente in un sonno tranquillo.
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Jimin uscì dalla sala prove con i muscoli indolenziti, ma il sorriso sul volto.
Gli allenamenti erano andati più che bene, Hosoek gli aveva fatto un sacco di complimenti e gli aveva permesso di tornare a casa prima, mentre lui avrebbe continuato a torturare Jin Hyung.
Si diresse velocemente verso lo spogliatoio e ringraziò il cielo che non ci fosse nessuno, lasciò la borsa, il cellulare e i vestiti sporchi su una panca, prese un asciugamano e il suo docciashampoo per poi dirigersi verso le docce ancora sorridente.
L'acqua calda era un toccasana su i suoi muscoli tesi e lasciò che per un po' scorresse sulla sua palle senza muoversi di un millimetro.
Si sentiva così bene in quel momento, avrebbero voluto rimanere sotto il getto più a lungo, ma gli era venuta anche una certa fame, quindi voleva tornare a casa e mangiare qualcosa.«You got the best of me
You got the best of me
So please just don't leave me
You got the best of me».In quel momento si stava così rilassando, che la sua voce sembrava improvvisamente così armoniosa, succedeva rare volte che amasse veramente il timbro della sua voce mentre cantava e quella era una di quelle rare volte.
Così, mentre si insaponava la chioma bionda continuò a cantare sorridente come non mai.
Una volta finito di lavarsi afferrò la salvietta al suo fianco e iniziò ad asciugarsi il volto e poi il resto del corpo, frizionó i capelli e poi se lo legó in vita.
Non vedeva l'ora di infilarsi qualcosa di comodo e correre a casa, ma quando si voltò per tornare negli spogliatoi gli si mozzó il respiro in gola.Jeon Jungkook.
Jeon fottuto Jungkook.
Jeon cosa cazzo ci fai qui Jungkook.
Era lì, appoggiato all'arco che separava gli spogliatoi dalle docce con un sorriso malizioso in volto, i capelli spettinati, gli occhi lucidi e il labbro inferiore stretto tra i denti.
Era una visione paradisiaca e solo nei suoi sogni più spinti aveva quell'espressione, ma quello non era un sogno e Jimin iniziava a chiedersi da quanto fosse fermo lì a fissarlo.
Voleva sotterrarsi.«C-Cosa ... C-Cosa ci f-fai qui?».
Jungkook lo osservò sfacciatamente da capo a piedi, Jimin si sentiva nudo sotto il sguardo e in realtà lo era, ma quelli erano dettagli.
«Ti stavo cercando».
Jimin deglutì a quelle parole e fece qualche passo indietro, non voleva che Kookie gli stesse addosso, non in quelle condizioni.
Il minore si rese conto di quanto fosse a disagio, ma non fece nulla per farlo sentire meglio, anzi continuò ad osservarlo da capo a piedi e passò la lingua sul suo labbro inferiore.
Come poteva resiste a quel corpo perfetto?«P-Perchè mi s-stavi cercando?».
Jimin voleva scomparire in quel momento, non si era mai sentito così tanto in imbarazzo come in quel momento.
«Volevo chiederti se ti andasse di andare a prendere qualcosa da mangiare insieme.»
Il biondo si riprese per qualche secondo, nonostante la sua frase suonasse come un invito a cena, la sua mente era partita per un'altra strada.
«E sei venuto a spiarmi mentre facevo la doccia per questo motivo!? Jungkook!».
Il minore rise dell'espressione del suo Hyung, vederlo innervosito lo diveritava come sempre, era qualcosa che negli anni non era mai cambiata.
«No, ti ho spiato sotto la doccia perché sei estramente attraente senza vestiti.»
Avete presente Park Jimin? Uno dei vocalist dei BTS? Beh in questo momento ha appena avuto un infarto a causa di Jeon Jungkook.
Il biondo non riusciva a pensare altro che a quello, era morto ne era sicuro, il suo cuore si era fermato non c'era alcun dubbio, eppure lo sentiva battere così incessantemente contro la gabbia toracica e sentiva le guance e le orecchie scottare a causa dell'imbarazzo.
«Ti aspetto fuori, Hyung! Non metterci troppo».
E lo lasciò così, in mezzo alla docce comuni con lo sguardo da pesce lesso, mentre se ne usciva dalla stanza ridacchiando fra sé.
Sospirando portò l'attenzione sullo specchio in fondo alla stanza e si osservò il volto, che era particolarmente rosso e sbuffò in sua direzione.«Bella figura di merda, Jimin!».
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Take me to the sky ✓
Fanfic«Jimin, perché non vuoi andare in Giappone con Jungkook?». «E se poi mi innamorassi ancora di più di lui?». Jikook Accenni a NamJin/Yoonseok