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«Questo è l'ultimo?» chiese Jimin osservando lo scatolone, che Jungkook aveva appena appoggiato nella loro nuova camera.

«Sì, l'ultimo! Jin Hyung ne ha ancora due da portare in camera sua e di Namjoon e poi abbiamo finito! Non pensavo che traslocare fosse così pesante.» mormorò il corvino togliendo il sudore dalla fronte.
Erano tre giorni che facevano avanti e indietro tra il loro vecchio appartamento e quello nuovo: il primo giorno avevano pensato alle parti comuni, d'altronde era giusto che tutti dessero una mano e una volta finito avevano iniziato a dedicarsi ai propri studi: Jin aveva aiutato Namjoon, che aveva preferito che fosse il proprio ragazzo a spostare la sua attrezzatura più delicata, temendo di spaccarla, Tae aveva aiutato Hobi e Yoongi Hyung, che si erano messi a bisticciare più volte per chi dovesse avere la precedenza sull'aiuto del grigio, mentre Jimin si era occupato di aiutare Jungkook stando attento a non rompere nulla.
Il corvino si era divertito a spiegargli cosa fosse cosa e durante lo spostamento della roba di Kookie avevano finito per scontrarsi non poi così tanto accidentalmente e scambiarsi qualche bacio.
Era stato divertente, il vero problema era apparso il terzo giorno quando dovevano ormai liberare del tutto il vecchio appartamento e spostare ogni singola cosa in quello nuovo: per ora c'erano scatoloni dovunque e il pensiero di dover svuotare tutto faceva nauseare un po' chiunque, ma Jin Hyung era stato abbastanza chiaro: entro fine settimana dovevano aver sistemato tutto e i cartoni dovevano essere ammassati fuori dalla porta, sarebbe passato lui stesso a controllare - questo aveva convinto tutti a darsi una mossa.

«Nemmeno io, possiamo svuotare tutto domani? Magari prendiamo solo qualcosa per dormire e lo stretto necessario da mettere in bagno.» sussurrò Jimin avvicinandosi al suo ragazzo e abbracciandolo intorno alla vita.

«Vorrei dirti di sì, ma ci conviene iniziare Jiminie.»

Anche Jungkook avrebbe preferito buttarsi sul letto e riposare, ma era meglio protrarsi avanti e inoltre dovevano mettere le lenzuola e le coperte al letto, non potevano di certo dormire sul materasso spoglio.

«Odio quando hai ragione, ma dopo mi fai le coccole?» domandò il biondo strusciando il naso sul suo collo e Jungkook sorrise.

«Come se non lo facessi ogni sera, vero?».

Jimin rise rimanendo nella stessa posizione, Jungkook avrebbe voluto stare così ancora per un po', ma poi decise di scostarsi e incoraggiò Jimin a sistemare.

«Dopo facciamo tutto ciò che vuoi, okay?».

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«Hai detto che potevamo fare tutto quello che volevo!», mormorò scocciato Jimin, incrociando le braccia al petto e mettendo su un broncio a dir poco adorabile.

«Sì Jimin, ma non questo! Gli Hyung sono stanchi e potrebbero sentirci, non voglio essere sgridato! Inoltre non sei neanche un po' stanco?» rispose il corvino cercando di resiste dal cedere e accontentarlo, anche perché non era una bugia il fatto che fosse stanco, dopo aver finito di sistemare la maggior parte della roba e aver fatto il letto, avevano cenato insieme agli altri e solo dopo essersi rilassati sul loro nuovo divano aveva sentito tutta la stanchezza della giornata invaderlo.
Jungkook aveva sperato che la pensasse come lui e volesse solamente andare a dormire ricevendo la sua dose quotidiana di coccole.

«Pfff! Questa è la seconda volta che mi fai cambiare idea, incomincio a pensare che odi accontentarmi.» sussurrò chinando il capo e imbronciandosi ancora di più.
Jungkook sospirò e gli prese il volto tra le mani per fare incrociare i loro sguardi.

«Sai che non è così, sai che voglio vederti felice e se potessi metterei l'universo ai tuoi piedi, ma siamo molto stanchi e Just Dance rimane lì anche domani, quindi perché ora non ci facciamo una doccia calda, ci mettiamo il pigiama e andiamo sotto le coperte a coccolarci un po'?».

Jimin ci pensò un secondo poi annuì e si lasciò guidare da Jungkook nel loro bagno, che era già stato quasi tutto sistemato - il minore aprì l'acqua calda e poi tornò dal biondino per aiutarlo a svestirsi.
Jimin si lasciò coccolare dalle attenzioni di Kookie e poi ricambiò il favore, infilandosi subito dopo sotto il getto d'acqua calda.
Jungkook si divertì a insaponargli i capelli e massaggiargli la cute, vedendolo rilassarsi sotto i suoi gesti - al contrario Jimin si rifiutò di mettersi sulle punte per lavare i suoi, in cambio però si concentrò sulla sua schiena e sulle sue spalle, cosa che non dispiacque affatto al corvino.
Finito di lavarsi si avvolsero in due caldi accappatoi e dopo aver asciugato i capelli e infilato il pigiama - un paio di pantaloni della tuta e una t-shirt bianca per Kookie e solo una maglietta bianca di Kookie per Jimin, i due andarono finalmente a distendersi sotto le coperte.

«Non ci credo che ora abbiamo una casa tutta nostra.» mormorò il biondo poggiando il capo tra il collo e la spalla del suo ragazzo, che prontamente si voltò verso di lui e lo avvolse in un abbraccio.

«Invece è così, tutta nostra.» sussurrò Jungkook lasciando un bacio sulle labbra rosse e carnose di Jimin, che gli sorrise in risposta.
Il corvino sospirò e dopo l'ennesimo bacio diede le spalle al maggiore per provare a prendere sonno, Jimin ridacchiò e lo avvolse intorno alla vita prima di poggiare il mento sulla spalla e sussurrare una particolare frase al suo orecchio.

«Non mi piace Tae, non mi è mai piaciuto ... In realtà ... È complicato ecco - prese un profondo respiro - cioè nemmeno così tanto se devo essere sincero, semplicemente io ... Beh ho dovuto prendere del tempo per capirlo, ma ... Nemmeno così tanto ... Oddio ehm ... Come posso dirlo? ... Mi piaci tu, Jungkookie.»

Il corvino si voltò verso il biondino con gli occhi sgranati e Jimin si trattenne dal ridergli in faccia.

«Eri sveglio! Maledetto Mochi malefico! Eri sveglio!».

Jimin rise e si buttò sulle sue labbra per farlo stare zitto.

«Scusa, dovevo dirtelo iniziava ad iniziare un po' insopportabile da nascondere, comunque - mormorò cambiando tono di voce - posso farmi perdonare, se solo tu avessi voglia di resistere ancora un po' ... Per me.»

Jungkook sorrise e unì le loro labbra in un bacio che di casto non aveva proprio niente, inutile dire che quella notte nessuno dei dormì molto, ma il corvino preferì farsi amare e amare a sua volta Jimin per quasi tutta la notte, potevano dormire anche durante il pomeriggio tutto sommato, no?

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