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ABIGAIL'S POV


«Non ci posso ancora credere che tu mi abbia abbindolato così!» Brontolò Logan contraendo a ritmo la mascella e picchiettando in continuazione le dita sul povero volante dell'auto . In realtà, non che avesse fatto altro da quando ci fossimo svegliati e perfino in doccia lo udii inveirmi contro un paio di volte . Lo ignorai mentre parcheggiò il veicolo negli appositi spazi riservati agli studenti per poi voltarsi una volta per tutte a guardarmi, aspettando di ricevere le mie attenzioni.

Nonostante l'UniMa fosse una facoltà privata, non era poi così male come ipotizzavo. Era stata fondata nel 1993 a La Valletta, ed in seguito, grazie anche al grande successo ottenuto, era stato approvato dal Ministero dell'Istruzione il decreto di aprire ben tre filiali nell'isola.

Diversamente da ciò che mia nonna Louise pensava, Malta godeva di un'ottima reputazione riguardo i cosiddetti College, come li chiamava lei . Infatti, moltissimi studenti provenienti da tutta Europa sceglievano il nostro paese per intraprendere o completare i loro studi, sia perché l'isola fosse ricca di storia e sia perché dona costantemente ai suoi abitanti uno stile di vita rilassato ed un ambiente tranquillo dover poter studiare con la giusta dose di concentrazione e svago. Le quattordici facoltà del posto, ospitavano circa undici mila nuovi studenti ogni anno, compresi quelli provenienti dall'estero grazie al programma Erasmus.

«Mi stai ascoltando?» Sventolò la sua mano davanti al mio volto, irritandomi.

«Che c'è? Abbiamo già discusso , come minimo, un centinaio di volte riguardo questa faccenda!» Lo ripresi mentre i suoi occhi azzurri perlustrarono da cima a fondo , ed in malo modo, la mia sagoma. Slacciai la cintura di sicurezza sapendo bene che sarebbe sbottato di lì a poco dato che non lo stessi calcolando come invece si aspettava che facessi . «Dai, Logan, andrà tutto bene, ci divertiremo!» Provai a rassicurarlo convinta che il ritorno tra i banchi sarebbe stata un'esperienza esaltante per entrambi . «Ormai sappiamo più o meno chi abbiamo in classe, quindi, di che ti preoccupi?»

«Andrà tutto bene!» Gesticolò esasperato ed in modo grottesco, imitando giocosamente la mia voce e facendomi sorridere. «La maggior parte erano bambini!» 

Alzò lo sguardo al cielo sussurrando qualcosa di incomprensibile, di nuovo. Avevamo trascorso una settimana di preparazione nell'aula magna della facoltà dove ci hanno messo al corrente di come il sistema scolastico avrebbe funzionato, soprattutto per quelli come noi, che avevano optato per il part-time preferendo studiare da casa . Diversamente dagli altri college, saremmo stati suddivisi in piccoli gruppi da circa quindici o venti persone seguiti da docenti e vari tutor che avrebbero offerto servizi come recupero crediti o studio pre esami. A mio parere, era una figata.

Non per Logan, dato che quei giorni furono un totale inferno per lui ed in parte capivo il suo disagio. Era un uomo di quasi ventisette anni, catapultato in mezzo a ragazzini che avevano più o meno mia età. «La classe era incompleta e sai che mancavano tante persone.» Ribadii , provando a far rilassare la sua fronte corrugata.

«Quello più grande aveva ventitré anni con alle spalle già un'altra laurea e non so se ti rendi conto, ma la maggior parte dei professori avrà la mia età!»

Fissai tanto divertita quanto attenta ogni strana espressione che si dipinse sul suo volto. «Ma che ti importa? C'è gente che si iscrive all'Università anche a quarant'anni . Prendila come una sfida, un piccolo traguardo per la tua realizzazione personale, e poi, finché avrai me non devi temere nulla.»

«Tu hai Evan!» Sputò con un filo di gelosia.

Evan Miller.

Evan e sua sorella gemella Nylah erano miei coetanei. Dopo aver concluso le superiori si erano presi un anno sabbatico per trascorrerlo in compagnia della madre, la quale nominarono solamente quella volta e per quanto ne sapessi, viveva all'estero. Erano i figli di Benjamin Miller, ex rettore ed ex docente della nostra Università ed attuale sindaco di Qawra, Bugibba e St. Paul's Bay . Due ragazzi perbene, di buona cultura , semplici e simpatici nonostante, come me, fossero molto più agiati di qualcun altro . Nella settimana di preparazione, Evan fu il primo a presentarsi, spiegandoci gentilmente e nei minimi particolari, tutto ciò che dovessimo conoscere nei riguardi della nostra facoltà. Sua sorella Nylah invece, era una bellissima ragazza acqua e sapone, minuta e dai tratti dolci e soavi . Lunghi capelli e occhi grandi e marroni incorniciati da ciglia lunghe e scure. Era una combinazione di grazia ed innocenza, capace di ammaliare chiunque con le sue movenze . Purtroppo, contrariamente da Evan, era molto timida ed introversa e preferiva starsene in disparte, o al massimo, con suo fratello.

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢   𝟸 // 𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora