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ABIGAIL'S POV

Entrammo nel suo appartamento fradici dalla testa ai piedi anche se il riscaldamento acceso riuscì in qualche modo a donarmi un senso di sollievo, seppur lieve . L'abitazione non era eccessivamente grande, ma era più che sufficiente per persona ; era un bilocale composto da cucina , salotto, bagno , camera da letto ed un'enorme veranda con vista mare. Il pezzo clou e decisamente il mio preferito.

«Entra pure tu per primo in doccia.» Gli consigliai estraendo il mio telefono dalla mia borsa . «Io intanto, avviso Logan dicendogli che dormirò fuori stanotte.»

«Va bene.» Rispose avvicinandosi, per poi unire le nostre labbra in un tocco lento e gentile. «Fai come se fossi a casa tua, ci metto un minuto.»

Mi rivolse un sorriso bellissimo prima di allontanarsi, così, ritornai a concentrarmi sul mio telefono . Seppur detestassi mentire, dovetti pur inventarmi una scusa . Per quanto banale e stupida parve, dopo aver letto e riletto il messaggio premetti il tasto di invio .

Sbuffai assalita dagli innumerevoli sensi di colpa. Se Logan fosse venuto a conoscenza delle mie ultime bravate, per via di qualcun altro, ci sarebbe rimasto davvero male ed io non volevo ferirlo. Avrei dovuto parlargliene il prima possibile, dopotutto, lui era il mio migliore amico e sarebbe stato felice per me.

Mi sfuggiva un particolare però... stavamo parlando di Tyler Woods.

Mi piegai sulle ginocchia con la testa tra le mani finché ricevetti una risposta da parte sua, la quale mi fece sentire ulteriormente una merda.

"Mi fa piacere che tu rimanga da loro. Ti amano da morire e sappi che a me e a Timmy manchi!"

«Merda, ecco che sei, una merda!» Sbottai tra i denti definendomi, divorata dai rimorsi. Decisi di spegnere il telefono e di lasciarlo sul tavolino di vetro al centro del salotto. Camminai in lungo ed in largo tra il salotto e la cucina, finché mi affacciai alla vetrata del balcone dando un'occhiata e perdendomi nell'oscurità dell'acqua del mare, molto più mossa del solito.

«Che fai?»

Un buon odore di vaniglia accarezzò le mie narici ancor prima che mi voltassi a guardare la sagoma di Tyler con solamente un asciugamano bianco arrotolato alla vita. Nonostante la curiosità, mi sforzai tanto purché non portassi lo sguardo nelle sue parti basse.

«S-stavo guardando... ecco..» deglutii imbarazzata e contemporaneamente sbigottita notandogli un segno sulla clavicola , «...il mare! Non ho ancora capito dove ci troviamo esattamente.»

«A Qawra.» Replicò avanzando verso me che pietrificai sul posto, portando in continuazione gli occhi sulla chiazza scura.

«Okay.» Bofonchiai , non sapendo più che altro aggiungere, così, andai dritta al nocciolo. «Sono stata io a ..?»

Storse il naso provando a darsi un'occhiata, prima di ghignare e potei giurare che fu un sorriso compiaciuto. «Non ti preoccupare, succede!»

Succede?

Morsi il labbro inferiore convincendomi una volta per tutte che il mio livello di controllo fosse davvero basso.

«Ho appoggiato un accappatoio pulito sopra la lavatrice, usalo pure.» Disse mentre annuii. «Metti pure i tuoi abiti a lavare, li asciugheremo dopo nell'asciugatrice.»

«Va bene.» Mormorai giocherellando con le dita delle mie mani . «Ma io.. che indosserò?»

«Entra nella mia stanza e indossa pure tutto quello che vuoi.» Sorrise accarezzandomi il mento mentre un brivido veloce mi percorse dalla testa ai piedi. «Purtroppo...» lanciò uno sguardo ai miei lunghi capelli, «..non ho l'asciugacapelli.»

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢   𝟸 // 𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora