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ILIRJAN'S POV


Ron mi lanciò un'occhiata mentre ordinai ai miei uomini di mettersi in guardia, cosciente di quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Abigail era astuta e ci era arrivata prima di tutti, ma era anche vero che non aveva la minima idea che fosse proprio quello il mio intento sin dall'inizio ; attirarli nella mia trappola e mettere in punto il mio piano per distruggerli, anche se non subito...

«Sono qui.» Aggiunse Eddy puntando raggiungendomi alle mie spalle. «E sono in tanti. Troppi!»

«Ce la caveremo. Vi ricordate quello che vi ho detto?» Infilai il caricatore nella mia pistola sperando che lei fosse il più lontano possibile da quel posto. «Dobbiamo lasciarglielo credere...fingete stupore, come se non ci aspettassimo la loro visita!» Ghignai divertito, ma i miei uomini erano soliti alle mie burlate e non fiatarono.

«Sì, capo, gli uomini sono tutti in posizione...ed anche gli ostaggi.»

Ron si voltò e tese la mascella. «Lui...lui non c'è!» Fece riferimento a quel codardo Dominic.

«Figlio di puttana!» Ringhiai, finché fecero saltare in aria il portone principale con dell'esplosivo. «Aprite bene gli occhi!»




ABIGAIL'S POV


Non avevo soldi con me, ma Ilir era un ottimo maestro, così sfondai con un sasso il finestrino di una Jeep che trovai in un parcheggio distante pochi chilometri dal magazzino e sollevata del fatto che l'antifurto non parti, entrai dopo essermi guardata in giro. Ero saltata dalla finestra di un lurido bagno, cadendo sulle ginocchia, ma ne era valsa la pena dato che nessuno mi avesse vista uscire dal rifugio.

«Allora, vediamo un po'...» farfugliai staccando un pezzo di plastica da sotto il volante facendomi luce con solo il telefonino di Ilir, evitando di accendere le luci interiori del veicolo per non catturare l'attenzione di qualcuno «...devo cercare qualcosa di affilato per rimuovere la guaina rivestente dei fili, per poi annotare questi due. O forse no?» Li intrecciai a caso aspettando che accadesse qualcosa, ma niente da fare. Ero troppo tesa ed afflitta dai sensi di colpa per ricordare a memoria come le mani del ragazzo si mossero tra il fascio di fili della batteria.

Colpii diverse volte il volante, esasperata ed in preda ad una crisi isterica, non capendo che diavolo stessi sbagliando, ed inoltre, presto si sarebbe fatto mattino e non avevo molto tempo a disposizione. Respirai a fondo e decisi di calmarmi, accomodandomi per bene sul sedile a fissare il parabrezza sporco. Se almeno Ilir avesse avuto un telefono decente avrei potuto cercare su internet come rubare un'auto, anche perché non avrei comminato per dieci chilometri, fino a Bugibba. Ne cercai uno nel cruscotto, anche se l'unica cosa che trovai furono delle gomme masticare ed un pacchetto di sigarette.

«Dai, Abigail, puoi farcela!» Feci dei lunghi respiri quando afferrai nuovamente i fili e chiusi gli occhi provando ad eseguire alla lettera i movimenti delle mani di Ilirjan, finché mi ricordai un piccolo particolare. «Ma certo, come ho fatto a dimenticarlo!» Riaprii velocemente le palpebre ed andai alla disperata ricerca del filo dello starter che si era incastrato all'interno del fascio . Era proprio con quello che il mio amico diede una scintilla al fascio intrecciato affinché il veicolo si accendesse.
«Sì, sì!» Gioii felice sentendo il rombo del motore. Anche come benzina ero messa davvero bene, così, non mi restava che allacciarmi la cintura e partire per Bugibba.

Con Reid occupato con la campagna elettorale e le pratiche burocratiche avrei sicuramente trovato il modo di intrufolarmi in casa sua per liberare i gemelli. Asciugai la fronte perlata, sentendo alla bocca dello stomaco una strana ed incomprensibile morsa, come la brutta sensazione che fosse accaduto qualcosa di brutto. Sospirai sonoramente cercando di non farmi troppe paranoie, mantenendo la concentrazione per sistemare gli ultimi dettagli del mio piano finché sussultai quando udii lo squillo del cellulare di Ilir, convinta che fosse lui nonostante sullo schermo fosse scritto Eddy.

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢   𝟸 // 𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora