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LOGAN'S POV



«Dai fannulloni!» Rimproverai quei buoni a nulla. Se non ci fossi stato io a rompermi la schiena ogni singola sera, il mio locale sarebbe già andato a rotoli. «Prendete queste e portatele al tavolo dodici! Muovete il culo.» Passai loro degli alcolici forti e corsi a pulire il bancone guardandomi in giro nella speranza che Andy avesse terminato con la sistemazione del magazzino. «Cazzo!» Sbottai tra i denti quando il mio telefono incominciò a suonare. Mi domandai chi mai potesse rompermi le palle a quell'ora.

«Logan, è arrivato qualche nuovo cliente?»

Vidi Andy corrermi incontro con uno scatolone pieno zeppo di birre. «No, per questa sera dovremmo aver terminato. Dì ai ragazzi di servire agli ultimi due tavoli, è mezz'ora che quei tipi si stanno sbracciando.» Sbuffai. «Domani faremo una bella riunione!» Li minacciai afferrando il maledetto aggeggio che non la smise di squillare.

«Il capo è incazzato!» Osò farfugliare Tom tra i denti mentre lo fulminai con un occhiataccia prima di posarmi una sigaretta tra le labbra per poi accenderla.

"Pronto!" Sbottai seccato tentando di tapparmi l'altro orecchio affinché potessi udire bene, anche se dall'altra parte non ricevetti risposta.

"Sono io."

Deglutii restando immobile sul posto. Mi sarei aspettato qualsiasi telefonata tranne che la sua, soprattutto dopo l'ultima volta. Non aveva mai più chiamato dopo Londra. Mai , nemmeno me. Lanciai un'occhiata a Andy che mi guardò con stupore, data la mia faccia.

"Che diavolo vuoi?"

"Dov'è...Abigail?"  Chiese come se nulla fosse e facendo una lunga pausa prima di pronunciare il suo nome. Era impazzito, come se ad un tratto, a distanza di poco più di tre mesi, si fosse improvvisamente ricordato di lei. Della sua esistenza.

"A casa!" Mentii.  "Che ti serve?"

Lo udii sorridere ma date le varie urla del locale e la musica di sottofondo, pensai di spostarmi in magazzino, lanciando un'ultima occhiata ad Andy affinché tenesse tutto sotto controllo.

"Perché hai chiamato? Tu sei l'ultima persona al mondo che Abigail vorrebbe la cercasse, o domandasse di lei."

" Non è a casa."  Replicò scandendo bene le parole.  

Deglutii. Come diavolo faceva lui a saperlo? Di certo non potevo raccontargli di Tyler, ma ciò che potevo invece fare, era ricordargli di starle alla larga.

"Chi era quello con cui ho parlato al telefono, eh Logan?"  Ghignò nuovamente dandomi l'impressione che fosse a cavallo della sottilissima linea che separava un simpatico da un'ubriacone. In poche parole, aveva bevuto, e non poco. La sua voce era piena di frustrazione e gelosia , e quell'ipotetica telefonata che avrebbe fatto con Tyler  fu sufficiente per creare in lui agitazione e scompiglio. Si stava realmente rendendo conto della cazzata che aveva commesso.

"Te lo domando un'ultima volta." Mormorai . "Che ti serve?"

"Voglio il nome di quello."  Sbottò secco mentre tesi la mandibola.

"Senti qua, cazzo!" Ringhiai contro l'aggeggio. "A te non deve interessare proprio un bel niente di quello. Abigail ora sta bene, ed è felice, chiaro? Ricordi quando l'hai distrutta? Non una volta, ma ben due, fottuto idiota ! Tu hai deciso di lasciarla andare per sempre. Tu hai deciso di abbandonarla e ora tu sei solo un capitolo chiuso per lei.  Che cosa non ti è ancora chiaro?"

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢   𝟸 // 𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora