𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 𝟸 // 𝚑.𝚜 {𝙰𝚄}

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ABIGAIL'S POV

Persi lucidità ed in più fui preda di un attacco improvviso di panico che mi impedì di respirare adeguatamente. Gattonai con difficoltà sul pavimento per poterlo raggiungere, per poterlo stringere a me, baciargli la mano o anche solo che mi sentisse vicina, finché sentii un dolore lancinante al torace e mi convinsi che di lì a poco, sarebbe smesso di battere ed avrei sicuramente avuto un infarto. 

Perciò, questo era forse lo strazio che lui stesso provò quando Crako mi sparò? Forse, ma se lui fosse morto, avrei scelto di morire anche io, in una maniera o nell'altra. 

Il fiato si fece sempre più corto, il dolore molto più acuto ed uno spiacevole bruciore avvolse ogni centimetro del mio corpo, come se qualcuno mi stesse squarciando viva la carne quando incominciai a sentire l'odore del sangue caldo ; volevo gridare fino a dilaniarmi la gola, e volevo strapparmi tutti i capelli, o addirittura cavarmi gli occhi con le mie stesse mani, ma non riuscii neppure a fare una di queste cose. Il buio occupò ogni singolo angolo della mia vista mandandomi completamente in tilt mentre udivo le voci ovattate dei miei compagni andare sempre più a rilento. Poi, ne ascoltai una tra tutte, la sua.

«Abigail!» Mormorò affaticato acchiappando il mio polso mentre spalancai gli occhi realizzando veramente ciò che fosse appena accaduto. Non era un brutto sogno, stava accadendo sul serio. «Togli il pezzo!» Ordinò anche se non mi mossi. Non ne ebbi la forza e non ebbi di certo coraggio a farlo. Il suo petto fece su e giù velocemente, mentre la mia mente perse il controllo sul mio corpo, lasciandomi impassibile . «Abigail, fidati di me!» 

Iniziai a piangere in silenzio specchiandomi in quel verde così colmo di sofferenza, mentre non abbandonò nemmeno per un attimo la mia mano, bensì, accentuò la stretta, finché Tyler ci raggiunse.

«Evan, prendila!» Ordinò Harry al mio amico affinché mi allontanasse da lì. 

«C-cosa...no, ma...» risposi spaventata finché il ragazzo mi raggiunse. «NO, NO, NO! Lasciami!» Lo sgridai colpendolo con un pugno sulla coscia, prima di spingerlo via da me.

«L'ambulanza sta arrivando, devi stare tranquillo.» Disse Tyler, mentre guardai prima l'uno e poi l'altro. «Ora ti tolgo questo, intesi?»

«Fallo!» Lo autorizzò Harry mentre posai gli occhi sulle mani tremanti di Tyler.

«Abigail...» pronunciò Harry mentre tirai sù con il naso «...guardami.» 

Lo feci e mi sorrise, per poi posare il palmo della sua mano sul mio viso, pronto ad asciugarmi le lacrime. «Non mi abbandonare...non farlo, ti supplico.» Afferrai tra le mie mani la sua. «Non puoi farlo, te lo vieto. Portami con te, portami con te ti prego, perché io una vita senza di te non la voglio.» Blaterai a stento e singhiozzante, con voce spezzata dalla disperazione e dall'angoscia che ogni respiro, potesse essere l'ultimo. Strinse i denti probabilmente quando Tyler tolse il pezzo di specchio, che lacerò ulteriormente la sua carne. Con la coda dell'occhio, lo vidi sfilarsi la sua maglietta affinché potesse premere forte sulla ferita, bloccando l'uscita del sangue.

«Perché ci mettono tanto, cazzo!» Gridò Evan dall'altra parte della stanza mentre mi avvicinai al viso di Harry. Glielo accarezzai delicatamente finché chiuse gli occhi e posò le sue labbra di continuo contro i miei polpastrelli, o la pelle dei miei palmi, lasciandoci leggeri baci. Gli scostai via dalla fronte sudata dei capelli e posai le mie labbra prima sull'occhio destro e poi su quello sinistro finché li riaprì. Era sempre lui a farlo con me.

«Ti amo, Harry.» Appoggiai le labbra sopra le sue senza chiuderle in un bacio. «Ti ho scelto e ti sceglierei sempre, perché ti amo più di tutta la mia vita.» Ripresi fiato a fatica e strinsi i denti affinché il mento smettesse di tremare «Non ho mai smesso di farlo e non amerò mai nessuno come amo te.» Singhiozzai lasciando un bacio sulla pelle calda del suo viso, accarezzandogli delicatamente i capelli. «Tieni duro, ti scongiuro. Non lasciarmi in questo modo.» Sussurrai.