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ABIGAIL'S POV


Harry era stato incastrato, usato come capro espiatorio per un crimine commesso da altri. Ma a quale scopo? Perché proprio lui e perché si era prestato a tale responsabilità? Questo era tutto ciò che rimbombava nella mia testa dolente anche se la lontananza da lui era la più inumana delle ingiustizie. Erano già trascorse ventiquattro ore da quando lo avevano arrestato e lui non mi aveva ancora telefonato. Lo avevano spostato al penitenziario di Buggibba probabilmente per interrogarlo, così, andai con Marcus sul posto per controllare come stesse, ma ci furono vietate le visite.

«Spegni la tv, ti scongiuro!» Pregai Logan affinché lo facesse. Harry era su tutti i canali, costantemente, e non sopportavo le dicerie sul suo conto. Avevo trascorso la nottata a casa di Marcus sotto consiglio, anzi ordine, di Dennis, ma le voci giravano in fretta e tempo di sbattere le palpebre sarei finita anche io su tutti i telegiornali riguardo alla faccenda di Crako. Afferrai il telefono in mano e ritentai di chiamare Evan per l'ennesima volta, senza buon esito, d'altronde, come potevo biasimare lui e Nylah? Era palese che fossero distrutti per la notizia della perdita dell'uomo che avevano chiamato padre per oltre vent'anni. «Sai se Cindy ha sentito i gemelli?»

Scosse la testa. «Anche lei è abbastanza turbata dalla morte di Miller. E cazzo, anche Emma è morta, porca puttana.» Disse tappandosi la bocca . «Sì, ecco...le avevo augurato un paio di volte la morte, ma giusto così...» sventolò la mano in aria goffamente «...ma non pensavo che sarebbe morta sul serio!» Sghignazzò finché divenne serio all'istante quando Marcus lo minacciò con un'occhiataccia. Si schiarì la gola e finse dispiacere. «Beh, mi dispiace, in fondo in fondo. Molto in fondo.»

Sospirai distrutta.

«Harry non ha ancora chiamato?» Chiese Marcus mentre scossi la testa amareggiata.

«Forse gliel'hanno impedito.» Lo giustificò il biondino evitando di rattristirmi ulteriormente.

«Tutti hanno il diritto a una telefonata.» Disse Marcus. «E se non ha chiamato Abigail, mi domando chi altri abbia telefonato?»

Me lo chiesi anche io. Nessuno che conoscevo dato che anche Josh e Fiona non ne sapevano niente finché non li avevo avvisati io.

«Chissà se gli danno cibo, acqua, ha un posto dove coricarsi oppure se lo lasciano dormire a terra, al freddo...» mormorai afflitta, asciugandomi gli occhi sotto lo sguardo impotente di Logan «...giuro che mi sento morire.» Pronunciai a bassa voce e con l'anima rotta mentre posò la sua mano sulla mia guancia come segno di consolazione. «Pensa se dovessero fargli del male. Non ce la faccio più, sono stanca! Devo parlarci il prima possibili e devo sapere tutto. Devo sapere cosa lo ha spinto a prendersi tale colpa, se è stato minacciato o ...non so, ma se gli dovesse capitare qualcosa, io...-»

«Non succederà, stai tranquilla.»

«Vorrei. Vorrei stare tranquilla, ma non posso! Non possiamo lasciare tutto al fato, Logan!» Replicai mentre mi avvicinò un bicchiere d'acqua. «Sai che il destino non è mai stato dalla nostra, perciò, devo fare qualcosa e devo farla subito!»

«Sì, devi fare la valigia ed andare via, proprio come lui ha ordinato!» Esclamò fermamente Marcus . «Diglielo anche tu!»

«No, amico, non posso!» Replicò Logan. «Per quanto io sia preoccupato per lei e per quanto Harry probabilmente mi odierà per questo, Abigail ha tutto il diritto di stare qui. Anzi, verrà a stare da me.»

Scossi la testa. «No, no..non potrei mai mettervi in pericolo. Tu hai già fatto abbastanza per me ed inoltre stai aspettando un figlio. Ho già un posto dove stare.»

«Cosa? Dove?» Domandarono all'unisono mentre rivelai loro che sarei andata da Nani.

«Ho già parlato con lui. Non credo mi stia cercando qualcuno, ma anche se fosse, non mi troveranno mai lì in palestra da lui.» Riferii non convincendoli affatto e comprendevo totalmente la loro preoccupazione. «Passerò a casa a prendere dei vestiti e tutto lo stretto necessario ed in seguito andrò da lui.» Ritenni fosse la cosa giusta da fare ; non avrei mai mettere in pericolo Logan e la sua famiglia, Josh, Fiona ed i gemellini o Marcus, Petel, sua madre ed i bambini dell'orfanotrofio.

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢   𝟸 // 𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora