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ABIGAIL'S POV


Passai insonne il resto della notte in ospedale, assieme a Tyler. Il ragazzo a tratti provò anche a riposare ma io no. Ero troppo sotto shock, nonostante mi fossi personalmente accertata delle condizioni di Harry. Tyler oltre a darmi il suo telefono affinché scambiassi qualche messaggio con Evan per tranquillizzarlo, mi disse anche che sarebbe andato lui stesso ad avvisare Logan in mattinata e che sarebbe stato inutile preoccuparlo tramite messaggio. Mi alzai svariate volte sia per controllare che Harry stesse bene o meno, sia per sgranchirmi un po' dato le scomodissime sedie della sala d'attesa. Il solo pensiero che avesse potuto perdere la vita mi faceva sprofondare nel terrore, generando in me angoscia e sofferenza. Se lui non fosse mai ritornato, tutto ciò non sarebbe accaduto, e sinceramente, avrei preferito saperlo vivo ma lontano da me piuttosto che morto. 

«Signorina.» 

Mi voltai, trovandomi dinanzi ad una graziosa donna sulla cinquantina con l'uniforme da infermiera. 

«Lei è una parente del paziente?» Chiese con alcuni fogli ed una penna in mano. Annuii semplicemente. «Bene, mi faccia una firma qui.»

«Che cos'è?» Aggrottai la fronte provando a leggere ciò che ci fosse scritto.

«Niente di che, è una semplice prassi medica. Deve semplicemente indicarci i suoi dati e firmare qui.» Me lo indicò appoggiandoci l'indice prima di rivolgermi un sorriso. Compilai velocemente il foglio e lo firmai prima di lasciarglielo tra le mani mentre mi ringraziò controllando che avessi scritto tutto. «Buon compleanno, Abigail!»

Abbozzai un fugace sorriso sul mio volto sfinito. «Grazie.» 

Ritornai al mio posto dando un'occhiata a Tyler, addormentato. Nonostante lo avessi scongiurato di andare a casa a riposarsi, aveva insistito nel rimanere lì con me ad ogni costo. Forse erano i sensi di colpa riguardo ciò che il suo migliore amico aveva fatto a Harry, o semplicemente aveva un cuore grande e ci teneva a me. Fatto sta che il suo appoggio fu tutto ciò di cui avessi bisogno in quel momento e gliene sarei stata grata a vita. Appoggiai il gomito sul bracciale della sedia e posai la mia testa sul palmo della mia mano, notando che a poco a poco le mie palpebre stessero cedendo, regalando sollievo ai miei occhi rossi e gonfi che bruciavano. Riuscii a dormire per un po' finché Tyler mi svegliò lentamente, scuotendo la mia spalla.

«Abigail, i medici sono entrati a controllare Harry!» 

Mi strofinai velocemente gli occhi ed il volto, guardando entrare nella stanza anche un paio di infermiere con il carrello per le medicazioni di routine. «Hanno detto qualcosa?» Chiesi al ragazzo alla mia sinistra prima di notare le otto passate sull'orologio della parete. Avevo dormito tre ore. 

«No, sono appena arrivati!» Rispose.

«Perché non mi hai svegliata?» Quasi lo rimproverai, pentendomene subito.

«Eri sfinita, che avrei dovuto fare?» Si giustificò. «E poi sono rimasto io sveglio a controllarlo. Ha dormito per tutto il tempo, non ti preoccupare.» Aggiunse accarezzando la mia schiena mentre annuii.

«Scusami!» Sussurrai. «Sono nervosa, e non ho alcun diritto di trattarti in questo modo.»

«Non fa niente.» Posò il palmo della sua mano sul mio viso regalandomi una piacevole sensazione di sereno. «Ora vado ad avvisare Logan e se vuoi, passo a prenderti qualche vestito, che ne dici?»

Annuii non esitando ad abbracciarlo. «Grazie, Tyler! Non so che farei senza di te.»



𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢   𝟸 // 𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora