𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 𝟸 // 𝚑.𝚜 {𝙰𝚄}

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HARRY'S POV

Eravamo nudi a letto, lei emanava una sensualità erotica da mozzare il respiro ; aveva appoggiato la sua testa sul mio petto che si alzava e si abbassava velocemente dopo che era riuscita a farmi venire almeno tre volte nelle lunghe ore in cui facemmo l'amore. Era stato fantastico, indimenticabile come sempre del resto . Accarezzò delicatamente con i polpastrelli delle sue dita le rondini tatuate sul mio petto provocandomi scintille incandescenti, come se la pelle bruciasse al passaggio del suo tocco. Morsi, graffi, pelle contro pelle, dentro lo stesso respiro affannato ed abbracciati l'uno all'altra. Le accarezzai i capelli bagnati dal sudore e spostai via qualche ciocca dalla sua fronte perlata finché alzò la testa e mi guardò con quegli occhi castano scuro che amavo incondizionatamente, che mi lasciavano senza fiato perché erano puri e magici e non meritavano male. Mi fregava sempre con quei fottuti occhi. 

«Che c'è?» Le sussurrai curioso vedendola sogghignare, prima di posare le mie labbra sulla sua testa in segno amorevole.

«Niente.» Replicò spostando le sue mani sul mio volto per coprirmi gli occhi. La sentii sollevarsi più sù e sperai con tutta l'anima che posasse la sua bocca sopra la mia e non si fermasse mai più, cosa che però non fece, nonostante cercai in ogni modo di rubargliene uno alla cieca facendola ridere come una bambina. «Harry, tu mi ami?»

Trattenni un sorriso a stento. «Che domande, ovvio che no!» Scherzai nonostante in cuor mio ci restai male del fatto che lei continuasse a chiederne conferma, come se io non fossi abbastanza credibile nell'esternare i miei sentimenti . «Lo sai che ti amo!» 

«Dimmi che cosa ami di me.»

Stavolta posò leggermente le sue labbra sulla mia guancia e rimase a qualche centimetro dal mio volto, dato che sentii vicino il suo alito caldo. «Voglio guardarti negli occhi mentre te lo dico.» Sposto le mani e le appoggiò sul mio petto, posandoci in seguito il suo mento ed aspettando curiosa. Le sfiorai la testa, regalandole forse piacere e leggerezza dato che chiuse le palpebre ed assaporò contenta il mio tocco. «La prima cosa che amo ti te è il fatto che amerò sempre e soltanto te nella mia vita.»

Li riaprì di scatto nascondendo a malapena un sorriso proveniente dal profondo del suo cuore. 

«Amo quando sorridi così e arricci il naso, ti compaiono le fossette ai lati del mento e amo il fatto che arrossisci ancora dopo così tanto tempo. Amo quando mi abbracci all'improvviso e mi baci delicatamente sulle labbra perché so che dopo quel bacio ce ne sarà un altro, ed un altro ancora.» Si passò la lingua tra esse per inumidirle mentre fissai attentamente quei movimenti, geloso della sua lingua. 

«Cos'altro?» Chiese felice della mia risposta.

«Amo la passione che ci metti in tutto ciò che fai, amo la tua forza di volontà nel rendere giustizia a tutto ciò per cui lotti. Amo il fatto che doni un piccolo pezzo del tuo cuore a chiunque e amo quando racconti solo a me le cose che non sa nessuno o quando condividi con me le tue paure o i tuoi sogni. Amo il fatto che un attimo prima sai essere scorbutica e l'attimo dopo diventi la persona più adorabile di questo mondo. Amo quando senza rendertene conto prendi la mia mano e la stringi forte tra le tue per paura di perdermi. Amo fare l'amore dolcemente e lentamente con te fino allo sfinimento, amo l'essere tuo e amo fare tutto assieme a te. Amo l'idea del voler condividere la mia vita con te. Amo il fatto che mi rendi felice e tiri sempre fuori il meglio...o il peggio di me.»

Sorrisi facendola scoppiare in una risata che riempì di vita la stanza mentre l'alba era alle porte.

«Amo il fatto che mi accetti per come sono e ti ringrazio per questo, ma ti ringrazio anche per l'infinita pazienza che hai nei miei confronti oppure quando ti preoccupi per me, anche se per delle sciocchezze.» Sorrise mentre ripresi fiato perdendomi per qualche attimo nel suo sguardo lucido e tenero. «Amo annusarti mentre progettiamo il nostro futuro assieme o le cose belle che mi fai dire e provare ogni volta che ti ho accanto.»