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ABIGAIL'S POV


«Accomodati pure...» tolsi il giubbotto che posai su uno degli sgabelli dell'isola della cucina, dove prese posto «...caffè o the?» 

«Caffè, grazie.» Replicò abbozzando un sorriso prima che gli dessi le spalle. Non mi ero mai sentita così intimidita e a disagio in presenza di Tyler, soprattutto, sapendo che di lì a poco Harry sarebbe ritornato e non gli avrebbe fatto molto piacere trovarci insieme. Tirai un lungo sospiro e mi voltai a guardarlo ; dopotutto, era Tyler. 

«Come stai?» 

Sorrise scrutandomi, mentre deglutii. «Bene...ed anche tu.» 

Notai amarezza, quasi rassegnazione nella sua voce nonostante stesse nascondendo tutto sotto un ghigno. Non fiatai. Non mi parve il caso. Versai il liquido bollente nelle due tazze che posai sul piano dell'isola. Presi il latte dal frigo e lo zucchero ed infine, mi sedetti nello sgabello accanto al suo. «Perché sei qui? Spero non sia successo qualcosa.»

«Avrei voluto avvisarti ma dato che non hai il telefono, ho pensato di passare. Spero non ti abbia disturbato.» Replicò versando un cucchiaio di zucchero all'interno della tazza.

Scossi la testa prima di appoggiare la mano sopra il dorso della sua. «Affatto! Anzi, hai fatto bene a passare.» Strinse la mia mano e la alzò, portandola sulla sua bocca per poi posarci un bacio, molto amichevole e privo di malizia, nonostante potessi benissimo percepire ancora la sofferenza presente nel suo cuore. 

«Ci tenevo solo a dirti che non dovreste più temere Kris ed inoltre, volevo solamente salutarti prima di andarmene.» Disse abbassando lo sguardo. 

«C-come salutarmi? Andare dove? Perché?» 

«Ho un aereo per New York domattina presto.» Mi guardò, stavolta. 

«New York? Così lontano da qui?» Risposi perplessa chiedendomi se tutto ciò fosse a causa mia. «Dimmi che non stai andando via per....» Non ebbi nemmeno il coraggio di terminare la frase.

«No, no, tranquilla.» Provò a rassicurarmi non convincendomi affatto. 

«Tyler.» 

Sbuffò. «In parte sì, ma tu non hai colpe, intesi?» Cercò i miei occhi di prepotenza. «Tu mi hai salvato da una vita di merda e da gente che nonostante credevo fratelli, non hanno fatto altro che pugnalarmi alle spalle ogni volta che ne hanno avuto occasione, Abigail. Mi hai insegnato tanto e te ne sarò per sempre grato, ma d'altro canto non posso rimanere qui. Tutto ciò mi fa male

«Lo capisco perfettamente, ma non devi andare per forza così lontano. Che farai lì tutto solo?» Accarezzai la sua guancia. «Io non posso perderti, Tyler.»

«Ho una zia che vive da anni nei pressi di New York. Starò bene.» Acchiappò la mia mano e la intrappolò tra le sue, giocando dolcemente con le mie dita. «Me la caverò come ho sempre fatto. Ma voglio solamente che tu mi prometta una cosa, Abigail.»

Annuii intristita. 

«Voglio che tu sia felice. Promettimi che lo sarai ed andrò via con il sorriso sulle labbra.» 

Deglutii cercando di frenare le lacrime mentre sorrise accorgendosene. Era palesemente chiaro che amassi Harry più di ogni cosa al mondo, ma nonostante ciò, volevo tantissimo bene anche a Tyler e la notizia del suo trasferimento mi colse fin troppo impreparata. 

«Se pingi, mi metto a piangere anche io.» Ridacchiò scherzando e rubando un minuscolo sorriso perfino a me. «Mi duole ammetterlo ma Harry Styles è l'uomo più fortunato del mondo. Quasi quasi, a tratti, ho perfino desiderato di essere lui...» ridemmo «...ma so anche che tra le sue braccia sei al sicuro, e che lui ti ama più di quanto chiunque altro possa esserne capace.»

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢   𝟸 // 𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora