Voglio fare una premessa o forse è meglio dire una vile richiesta di perdono, perché questo capitolo oltre ad essere totalmente Rating Rosso ovvero con scene di sesso esplicite omosessuali, è parecchio lungo. Volevo spezzarlo in due parti, ma non ho trovato un punto adatto dove poterlo separare, anche perché è davvero tutto collegato e non sarebbe stato bello lasciarvi con l'amaro in bocca, quindi ho deciso di lasciarlo così.
In più, come già preannunciato nel finale del capitolo precedente, in questo capitolo ci sarà l'addio tra Jake e Ryan, e posso assicurarvi che i fazzoletti serviranno parecchio, perché ha fatto male a me scriverlo, quindi, a meno che non siate dei cyborg senza sentimenti, un minimo di lacrimuccia me l'aspetto.
Ora vi lascio alla lettura e voglio dire grazie a tutti per la pazienza.
PoV Jacob
Adoro sentire le sue labbra addosso, calde e vogliose, che esprimono tutto l'amore e il desiderio che Ryan ha per me. Lo stesso desiderio che voglio sfogare in questa nostra ultima giornata insieme. Siamo arrivati a casa di Ryan quasi subito – credo che gli arriveranno parecchie multe nei prossimi giorni a confermarlo – ma la voglia di fare sesso è troppo grande e a fanculo i semafori rossi. Abbiamo cominciato a baciarci per le scale del palazzo, complice un ascensore guasto e la voglia di arrivare il più velocemente possibile nel suo appartamento. Perché si sa: gli ascensori sono lenti e noi andiamo parecchio di fretta.
Davanti alla porta, mi sono chiesto come abbia fatto ad aprire, considerato che le mani le usa per spogliarmi e stringermi a lui; ci sono dei giorni che penso abbia dei tentacoli nascosti da qualche parte sotto i suoi vestiti, perché a volte non capisco come riesca a fare tante cose contemporaneamente. Chiusa la porta ci dirigiamo direttamente in camera, con i vestiti lasciati sul pavimento, come molliche di pane per segnare il percorso. Amo questo tipo di preliminari, perché ogni bacio, ogni carezza è un modo di Ryan per farmi capire quanto mi ama e mi desidera.
Arrivati in camera, lo spingo sul letto e mi metto sulle sue gambe: continuo a baciarlo, tenendo stretti i suoi capelli tra le dita. Mi fa impazzire il modo in cui mi passa le mani sulla schiena: mi accarezza con una dolcezza che mi fa sospirare. Continuo a stringerlo, mentre i gemiti di entrambi si fondono e le nostre lingue si cercano vogliose. Mi stringe i fianchi attirandomi verso di lui, facendomi sentire la sua erezione, sempre più gonfia; entrambi siamo al limite, e sentiamo di volerci ogni minuto che passa. «Ryan, ti prego, muoviti; non resisto più... Prendimi come sai fare e fammi dimenticare tutto il resto.» Alle mie parole lo sento gemere ancora più forte e, con uno scatto veloce, mi prende e inverte le posizioni.
«Chiudi gli occhi, piccolo mio, e non pensare a niente. Ti prometto che oggi ti farò dimenticare tutti i cattivi pensieri. Sei tra le mie braccia e il male lo lasciamo fuori. Ti amo, Jake, non dimenticarlo mai.» Mi bacia con una dolcezza e passione da far sciogliere un ghiacciolo al polo nord, mentre sento le lacrime che stanno per uscire; ma Ryan mi stringe e mantiene la parola, facendomi avvertire l'amore che ha per me. Gli prendo il viso e lo guardo, sorridendo. Preme il bacino su di me; bacia e lecca il collo, lasciando piccoli lividi mentre scende verso il basso. Ansimo, e stringo le mani tra i suoi capelli; lo spingo verso di me per fargli capire che sono al limite, ma Ryan sembra aver perso la frenesia e si perde sul mio petto, baciando ogni parte del mio corpo, facendomi impazzire. Le sue mani mi accarezzano le cosce, mentre con la bocca sale verso il mio membro, ma lo ignora volutamente, passando sui fianchi per abbracciare la schiena. Amo quando fa così; sa che questo suo modo di torturarmi lo adoro e i miei gemiti glielo dimostrano. Sento i brividi su tutto il corpo e ormai non connetto più; Ryan ne approfitta per sfilarmi i boxer, mentre infila la lingua nell'ombelico..
«Ryan, sei meraviglioso... Ancora, ti prego; prendilo tutto. Fammi morire». Come una vergognosa richiesta, inarco la schiena e spingendo il bacino verso di lui, che acconsente e lo prende in bocca. Succhia, morde, lecca e ormai sono all'apice dell'agonia. Avvicina una mano al sedere, penetrandomi con un dito e io non resisto più: vengo e urlo dal piacere. Esausto, cerco di riprendere fiato, mentre Ryan si sdraia accanto a me e mi abbraccia con dolcezza.
«Tutto bene, J.? Hai bisogno di riposarti un po'? Credo di essere stato un pochino cattivello. Ti ho fatto penare, scusa.» Mi volto a guardarlo e vedo che è parecchio preoccupato e, anche se ha una voglia matta di prendermi, smetterebbe solo per farmi riposare.
Sono queste le cose che adoro di Ryan: sa essere un amante fantastico, ma prima ancora un compagno amorevole, che mette davanti alle sue necessità la mia felicità. «Non ti azzardare neanche a pensarlo, Ryan. Siamo solo ai preliminari e mi hai promesso di farmi dimenticare tutto. Ti amo e ti voglio: amami e fammi svenire tra le tue braccia. Non voglio pensare a niente. Voglio dimenticare che da domani non ci vedremo più, che questa è l'ultima volta che ti avrò tra le braccia. Ti prego, amore... Fammi dimenticare il dolore che ho nel cuore». Conosco Ryan e lo bacio subito con passione, per non farlo pentire di questa giornata, ma anche perché vedo nascere un velo di tristezza negli occhi e io non voglio che si senta colpevole della mia angoscia. È un ragazzo meraviglioso e voglio ricordarlo con il sorriso. «Amami, Ryan. Non esitare e rendimi orgoglioso e fiero di averti scelto come mio uomo». Gli butto le braccia al collo, baciandolo e facendo scontrare i nostri corpi ancora caldi dall'eccitazione; gli avvolgo le gambe alla vita per fargli sentire che sono pronto per essere suo. Sento che si toglie i boxer, appoggia la sua erezione sulla mia apertura e aspetta il mio consenso per penetrarmi. Lo stringo con più forza e lo lascio entrare; trattengo il respiro e gemo il suo nome nell'orecchio. Aspetta che mi abitui a lui e quando sono rilassato comincia a muoversi dentro di me.
Nella stanza si sentono soltanto i nostri gemiti e, ad ogni penetrazione, perdo il controllo delle mie azioni. Lo stringo sempre di più a me per sentirlo meglio e gli lascio graffi su tutta la schiena. Gli ansimo all'orecchio di spingere più forte e di non smettere. Quando sento che sono al limite, lo bacio con passione, vengo tra i nostri corpi e Ryan dentro di me. Stanchi ma appagati, ci sdraiamo sul letto; Ryan mi abbraccia, dandomi un bacio sulla fronte, e io ricambio con quel poco di forza che mi è rimasta. «Grazie, amore mio... Sei stato fantastico. Ti amo da morire, Ryan, e ti terrò sempre nel mio cuore» dico tutto senza freni, guardando quei suoi occhi meravigliosi, dove mi perdo ogni volta.
«Sono io che ringrazio te per avermi donato la cosa più preziosa che esista al mondo. Sei il mio piccolo pazzo... Se con la mente non dovessi ricordarmi di te, ricordati che nel mio cuore ci sarai sempre. Ti amo, Jake». Rabbrividisco alle sue parole e non resisto più: scoppio a piangere tra le sue braccia. Un pianto liberatorio, pieno di dolore e angoscia per un destino che non ritengo giusto, ma che devo adempiere senza volerlo. Ryan mi stringe a sé, mi coccola e cerca di rassicurarmi, mentre butto fuori tutto il mio dolore, fino a quando non mi addormento tra le sue braccia.
...«Prometti che tornerai... Ti supplico: ritorna e aiutaci... Ti prego, amico mio, ritorna». Il suo sguardo pieno di apprensione per la richiesta che mi ha appena fatto è davvero intenso, e non posso che accettare e promettere che lo farò.
«Te lo prometto. Quando sarò grande tornerò e vi aiuterò. Te lo giuro, Ethan...». Udendo le mie parole, la sua espressione muta e diventa di gioia pura, per poi lasciarsi andare e abbracciarmi con forza. Lo farò: tornerò e li aiuterò ad essere felice, fosse l'ultima cosa che faccio in vita mia!...
«Jake... Jake, svegliati! Mi stai facendo spaventare!» Sento un calore sul viso e mi sveglio di colpo; vedo Ryan sdraiato accanto a me con uno sguardo preoccupato, che mi scuote per farmi Svegliare. «Piccolo, che hai sognato? Continuavi ad agitarti e parlare nel sonno; ho provato a svegliarti, ma tu non mi ascoltavi e continuavi a dire il nome di un certo Ethan... Chi diavolo è questo!». Possibile che stavolta i miei sogni fossero così potenti da prendere vita? E' la prima volta che succede e questo mi spaventa un po'... Possibile che il mio dono si stia evolvendo e che io stia arrivato al livello di mio fratello?
«Ethan dici? No-non ne ho la minima idea. O meglio: ricordo un bambino che si chiamava così, con cui giocavo quando ero piccolo, ma niente di più. È un sogno che faccio ogni tanto, e se devo essere sincero in questi giorni è diventato un sogno ricorrente, ma non so perché».
«Deve essere stato molto importante per te, se continui a sognarlo così spesso. Devo esserne geloso? Anche perché adesso avrete la stessa età e forse il tuo cuore vuole che lo trovi» sospira, e sento una punta di acidità nella sua voce che mi fa sorridere. Adoro quando fa il geloso; mi riempie di gioia, perché in questi momenti capisco quanto tiene a me.
«Sei il solito geloso; appena senti il nome di un altro uomo che non sia quello di mio fratello o di Sasha, ti spuntano le corna e la coda, e cominci a dare di matto. Ma non devi preoccuparti per questo Ethan... Probabilmente neanche si ricorderà come mi chiamo e, se devo essere sincero, non mi intessa, perché è solo te che amo Ryan, e degli altri non me ne frega un cazzo. Adesso vieni qui, che ti mostro quanto il mio amore è grande... Baka!» Sorrido e lo bacio con decisione, senza dargli il tempo di ribattere.
Ryan non parla, ma incomincia a ridere tra le labbra e io gli vado dietro, conoscendo il motivo del suo divertimento. «Sei completamente pazzo, piccolo, ma non credere di cambiare discorso dandomi dello scemo in giapponese, perché lo sai che dalla gelosia posso diventare violento. Sono geloso. Sì, lo ammetto, e non me ne frega niente se questo può dar fastidio a qualcuno... Devono saperlo tutti che sei fuori dal mercato. Tu sei mio, punto e basta». Mentre scoppio a ridere, non mi accorgo che Ryan si gira verso il comodino ed estrae qualcosa dal cassetto.
Mi afferra il viso con la mano libera e vedo il suo sguardo farsi serio. Preoccupato per questo suo cambio d'umore improvviso, gli chiedo scusa e trattengo le lacrime pronte ad uscire, chiedendogli se si è offeso. «Stai tranquillo, piccolo, non sono offeso. Voglio solo far capire alle persone, ma soprattutto a te, che sei la cosa più importante al mondo. Per questo voglio che accetti questo regalo; all'inizio volevo farne due, ma poi ho pensato che probabilmente non ricorderò neanche di averlo comprato; ma tu sì, e voglio che ti porti via un pezzo di me. Ogni volta che lo guarderai, saprai che qui c'è il mio cuore che ti amerà per sempre». Rimango paralizzato; mi porge una scatola di velluto bianco, con una B dorata scritta sopra. Non ci credo... Non può averlo fatto... Apro la scatolina e la forza di trattenere le lacrime che ho avuto fino ad ora sparisce; comincio a piangere e singhiozzare, senza riuscire a trattenere la felicità che ho dentro.
All'interno c'è un meravigliosa fedina d'acciaio di Bulgari, con una pietra nera d'onice che brilla alla luce della lampada. «No-non posso crederci. Se-sei completamente pazzo, Ryan. Un anello. Mi hai comprato un anello. I-io non merito tanto. E poi hai ragione: domani, quando ti accorgerai che mancano questi soldi, come giustificherai la loro mancanza? Non posso accettare, Ryan. Non andando via per sempre. Mi dispiace». Faccio per chiudere la scatola, ma Ryan ride e mi afferra le mani dolcemente, fermando il mio tentativo di ribellione. Mi guarda negli occhi e io perdo la connessione al mondo. Amo perdermi nei suoi occhi; riuscirebbe a riscaldare anche il Polo Nord con un semplice sguardo.
«Quello è l'ultimo dei miei pensieri. L'unica cosa che mi interessa è che domani te ne andrai e che non ci vedremo mai più; ho voluto regalarti qualcosa che puoi portare con te. Ti amo, Jacab, e questo sentimento sarà sempre nel mio cuore. Accettalo e finiscila di dirmi che non meriti l'amore che ho per te. Tu sei l'unico che abbia scalfito la mia maschera e quindi più che meritevole del mio amore». Con la mano mi asciuga le guance, per poi avvicinarsi e darmi un tenero bacio, che scioglie ogni mio dubbio e indecisione.
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CHARMED DESTINY
RomancePuò il Destino sconfiggere una Maledizione, dettata da una gelosia morbosa? Può il Destino sconfiggere una Maledizione, che impedisce a due anime gemelle di ritrovarsi? Questa è la storia di due ragazzi, cresciuti insieme fin dall'infanzia, che igno...