CHARMED DESTINY

CAP. 34 - Uniti nel Destino part.1

POV JAKE _ part.1

Ormai ci siamo; tra poche ore, Ethan e Lexie potranno amarsi per l’eternità.
Non riesco a credere che siamo arrivati al giorno del rito così velocemente.
Dal mio week-end con Nicholas è passato poco più di un mese e tutti noi ci siamo dati da fare – ognuno con i proprio compiti – per preparaci e mettere finalmente la parola fine a tutto questo.

Alex e Nate, insieme a Lexie ed Ethan, hanno passato le giornate a studiare nei minimi particolari come dovranno comportarsi mentre reciterò gli incantesimi; sono un po’ agitati all’idea che dovrò celebrare un matrimonio magico all’interno del rito, ma è l’unica soluzione per far in modo che Lexie e Ethan restino insieme anche dopo in passaggio nel limbo. È un po’ rischioso, ma sono pronto e non ho paura.

A Samantha ho chiesto di trovare il luogo adatto per celebrare la cerimonia e il necessario per gli incantesimi che dovrò praticare. Non è stato difficile per lei, in fondo è una brava strega, ma in ogni caso aveva il sostegno di mio fratello che non la mollava un secondo.
La loro relazione è davvero diventata molto salda e ne sono molto felice; credo che, quando arriverà il momento di partire, avremo una persona in più con noi.

Non solo la loro relazione si è saldata in questo periodo: anche Nicholas ed io abbiamo passato giorno e notte – soprattutto la notte – a fortificare il nostro legame e, tra alti e bassi, il nostro amore è cresciuto come non avrei mai immaginato. Ma la perfezione in un rapporto di coppia non esiste e, come spesso accade, oltre ai pregi si scoprono anche i difetti e questi possono diventare fonte di litigi, a volte anche molto forti; e questo è proprio il nostro caso.

Usando il suo maledetto dono, Nicholas si è accorto dei sogni che mi affollano la mente durante la notte e della persona che li occupa; tutte le volte cerco di fargli capire che non deve preoccuparsi, che lei non vuole farmi del male, ma finiamo ogni volta con il litigare e non parlaci per tutto il giorno, proprio come è successo oggi. Ormai non mi parla da ore, e si ostina a non rivolgermi la parola per paura di peggiorare la situazione.

Appena sveglio – mentre cercavo in tutti i modi di comunicare con lui con carezze, abbracci e ogni tipo di approccio possibile – mi ha preparato la colazione, mi ha aiutato a vestirmi e quando si è assicurato che fosse tutto a posto, mi ha lasciato solo per portare tutto il necessario per il rito.
E ora siamo nella sua macchina che ci dirigiamo verso la destinazione definitiva, dove dovrò affrontare la prova più dura della mia vita; nonostante questo, continua testardamente a non parlarmi, e io sento un dolore al cuore, perché avrei davvero bisogno del suo sostegno.

Ad ogni mio sospiro, noto le sue mani stringersi al volante e capisco quanto sia tentato dal cedere e coccolarmi, ma la sua testardaggine è più forte di tutto e continua a guidare senza fare niente; devo mettere fine a questa situazione o potrei non riuscire a essere completamente concentrato.

Arrivati ad un parcheggio, respira affannosamente, ma non esce dalla macchina; spegne il motore, toglie le chiavi e appoggia la fronte al volante, continuando a restare zitto. È turbato tanto quanto me; devo tranquillizzare prima lui se voglio trovare la serenità, altrimenti saranno davvero guai seri e potrei decidere di rinunciare. Non sarebbe giusto, lo so, ma in questo momento la priorità è il mio uomo e la sua felicità.

Appoggio una mano sulla spalla e comincio a muoverla, cercando le parole giuste per attirare a sua attenzione; al mio tocco sussulta ma resta fermo nella sua posizione. «Nick, ti prego. Ho bisogno di sapere che ci sei! Non lasciarmi solo… Non abbandonarmi proprio adesso, non dopo tutta la fatica che abbiamo fatto per arrivare a questo giorno. Te l’ho detto, andrà tutto bene!» Credo di aver scelto le parole sbagliate, perché si volta e con il braccio sposta violentemente la mia mano. Vedo rabbia nel suo sguardo, mista a tristezza, e questo mi procura una fitta al cuore.