Cap.42 - Una Nuova Vita part.1

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POV NATHAN


Possibile che non si possa mai stare tranquilli? È forse chiedere troppo poter passare una giornata in allegria, senza che qualche cataclisma sconvolga le nostre vite? Il nostro compito era semplice: preparare una festa divertente, con patatine, salatini, alcolici – parecchi alcolici – e serenità, che è quella di cui Jake ha bisogno in questo momento. Dovevamo solo creare un serata tra amici per festeggiare il suo compleanno e cercare di tirarlo su di morale, facendo in modo che dimenticasse per un po' l'ansia data dal suo potere, che gli sta devastando la vita. Ha quasi dell'ironia quello che è accaduto: colei che ha innescato la maledizione e gli eventi che ci hanno fatto incontrare, è anche la persona – o l'essenza della persona – che ha deciso come doveva terminare ogni cosa.

Qualche giorno dopo il rito, Nicholas ci ha raccontato quello che è successo e il motivo per cui Jake è entrato in possesso dei poteri di Cassandra. A quanto pare Jake è un suo discendente, e di conseguenza legittimo erede della sua magia; magia che in realtà avrebbero dovuto avere entrambe i fratelli, ma la morte improvvisa del padre l'ha dispersa e imprigionata nel luogo dove la strega era stata esiliata. Richiamata dalla proprietaria originale, è rimasta in attesa di tornare al futuro erede tramite reincarnazione, o almeno così sarebbe dovuto accadere, ma sembra che il Destino o qualcuno un po' più in alto abbia deciso che con la conclusione del rito e le anime di Ethan e Alexandra in pace, fosse arrivato anche per Cassandra il momento trovare pace, e i suoi poteri di passare alla persona in grado di poterli gestire.

Abbiamo saputo che Jake sognava Cassandra ormai da mesi e che durante questi sogni hanno instaurato un rapporto molto forte, rapporto che ha fatto scegliere a Jake di diventare un tutt'uno con Cassandra. Purtroppo, dopo il rito sembra che Jake non riesca più a vederla, cosa che l'ha scosso così tanto da non voler più né vedere né parlare con nessuno, e questa situazione l'ha buttato ancora di più nello sconforto, non riuscendo a gestire i suoi poteri.
Quando Nick ci ha spiegato che l'anima della strega ora è nel corpo di Jake, mi si è gelato il sangue nelle vene; ho cominciato a farmi una miriade di domande, la prima in assoluto è stata se l'influenza di Cassandra possa cambiarlo e farlo diventare malvagio.

Nicholas dice che non c'è alcun pericolo, perché la magia nera che aveva cambiato Cassandra fu annullata al momento della sua morte e che quella che ora è nel corpo di Jake è soltanto l'essenza della magia buona che avrebbe dovuto ereditare dai genitori e quindi innocua, ma il problema è che questo immenso potere non dovrebbe possederlo soltanto Jake, ed è proprio questa la causa per cui non riesce a gestirlo.
Mi sento inutile e ho paura, perché se non troviamo una soluzione non so proprio come potremo aiutarlo a gestire tutto questo.

«Nate... Nathan!» Mi riprendo dai miei pensieri, e noto Alex che mi guarda preoccupato. Ero così assorto che non ho percepito la sua presenza al mio fianco.

«Scusami, cucciolo. Ero assorto nei miei pensieri e non ti ho sentito.»

«L'ho notato, ma si può sapere a che cosa pensavi? Ti ho chiamato parecchie volte, ma sembravi in un altro pianeta... Dimmi che cosa ti affligge, e vedrai che insieme risolveremo ogni cosa.» Lo adoro quando cerca di fare la persona matura, ma sono sicuro che quando saprà cosa mi preoccupa non sarà più così convinto delle sue parole. Il problema di Jake va ben oltre le nostre possibilità, e veramente non so dove sbattere la testa per trovare una soluzione.

«Sono preoccupato per Jake e non credo che parlarne possa risolvere il problema, perché l'unico che può risolverlo è lui stesso.» Prova a ribattere, ma rinuncia quasi subito, chiudendo la bocca e abbassando lo sguardo, come se fosse un'ammissione di sconfitta alle mie parole. Dopo Nicholas, Alex è quello che con Jake ha instaurato un rapporto molto profondo, e sapere quanto sia difficile controllare i suoi poteri e non poterlo aiutare in alcun modo lo rattrista moltissimo. «Alex, lo so che tu sei il primo a soffrire per Jake, e invece di sostenerti e aiutarti, ti butto addosso anche le mie ansie... Scusami, cucciolo.» Lo abbraccio per cercare di consolarlo, perché lo so che le lacrime trattenute in questi giorni stanno per uscire. Nonostante il dolore, è sempre riuscito a non farsi vedere triste e al trattenersi dall'esternare la sua sofferenza davanti agli altri, ma lo conosco troppo bene, e so che è solo questione di tempo prima che scoppi anche lui.

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