Capitolo 20

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Erin

Avevo finalmente finito di studiare dopo ore e ore passate su una montagna di appunti, ero completamente concentrata sull'esame di economia che avrei dovuto sostenere tra meno di un mese. Non sapevo cosa mi avesse spinta a scegliere economia tra altre materie che potevano sembrare più allettanti, ma lavoravo come cameriera e se guardavo al futuro, ad uno più imminente che lontano, mi vedevo ancora in divisa a servire ai tavoli del Neptune. Quindi, nonostante la ritenessi una materia noiosa e pesante, pensai fosse una delle scelte giuste da fare. Non che le mie scelte fossero sempre esatte, anzi. Tuttavia, al momento di indicare le lezioni che avrei frequentato, sentii di perdere il mio tempo anche con quella.

Raccolsi gli appunti e li sistemai sopra i libri al centro della scrivania, sfregai le mani sul viso nella speranza di riprendermi un po'. Quelle ore di studio mi avevano sfinita, ma almeno erano state un'ottima distrazione. Mi alzai e uscii dalla camera, percorsi il corridoio al buio fino ad arrivare in cucina, aprii il frigorifero e diedi una veloce occhiata ai ripiani per trovare ciò che cercavo. Afferrai un brik di succo d'arancia nascosto dietro a delle lattine di birra, poi richiusi lo sportello andando ad appoggiarmi contro il bancone.

Tirai un lungo sospiro buttando giù un lungo sorso. La casa era avvolta nel silenzio dopo giorni e giorni di tempesta, Sky e Travis non facevano altro che litigare catapultando l'appartamento nel caos più totale. Adesso, Sky era al Neptune e non sarebbe tornata a casa prima di mezzanotte, dovevo trovare qualcosa da fare prima di ritrovarmi a pensare e tornare a odiare il silenzio.

Portai il brik alle labbra fissando lo sguardo sul pavimento e, senza il mio consenso, la mente iniziò a vagare a suo piacimento proprio come succedeva da giorni. Non riuscivo ad evitare di pensare a Cam, a quanto mi mancasse però, dall'altra parte, mi saliva la rabbia immaginarlo ancora con Cleopatra, mi irritava a morte essermi illusa che fosse stato lui a baciarmi la notte di capodanno.

Rabbrividì quando il mio stomaco venne invaso da un miscuglio di emozioni contrastanti. Nonostante fossi arrabbiata con lui, non potevo dimenticare come mi sentivo quando mi era accanto o le emozioni che riusciva a farmi provare, tutte le sensazioni che mi trasmetteva un suo semplice tocco o le farfalle nello stomaco quando le sue labbra sfioravano le mie. Ma, in fondo, le favole sono per i bambini e io avevo smesso di crederci da un bel pezzo.

Avevo imparato a controllare le emozioni per farmele scivolare addosso come se contassero meno di niente, ma non questa volta. Cam riusciva a destabilizzarmi, a frantumare quel briciolo di fermezza che avevo conquistato nel corso degli ultimi anni.

Erano passati altri interminabili giorni senza parlarci e, nonostante mi stessi abituando alla sua assenza, mi mancava terribilmente. Il solo pensarlo rendeva inconsistenti le mie convinzioni, non ero così forte quanto speravo. Ciò che mi tormentava di più era il sapere che fosse convinto che lo odiassi. Non avrei mai dimenticato le sue parole, quelle che mi rivolse quella maledetta sera in montagna. Come potevo odiarlo, dove avrei trovato il coraggio di farlo? Mi mandava in bestia, questo era vero, ma solo perché non riuscivo a digerire l'essere così debole da non riuscire a badare a me stessa con le mie sole forze. Inoltre, non sopportavo il vederlo insieme a qualsiasi altra ragazza, però me l'ero tirata. Continuavo a respingerlo, a fargli credere che non mi importasse. Perciò era più giusto dire che odiavo me stessa per essere così stupida, odiavo quelle paure che mi tenevano incatenata al passato, odiavo il non essere in grado di accettare che qualcuno mi amasse davvero.

Avevo paura che fosse tutto frutto della mia immaginazione, niente più di semplici film mentali creati dal mio bisogno di sentirmi importante per qualcuno. Sì, desideravo che qualcuno mi amasse invece che vedermi solo come un oggetto da usare a suo piacimento per il proprio interesse.

La ragazza con il cuore di lattaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora