Capitolo 3

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Cam

Un manto di neve ricopriva tutto, il sole stava rischiarando i tetti delle case, la città risplendeva come se fosse ricoperta di mille diamanti. Durante le notti canadesi, la temperatura era in grado di scendere di molti gradi sotto lo zero ghiacciando tutto, ma era evidente che non fosse quello il caso nonostante già immaginassi il freddo bestiale che mi aspettava una volta messo piede fuori casa. Così, mi infilai un maglione avvicinandomi alla finestra e accarezzai con lo sguardo il panorama oltre lo spesso vetro gelido e appannato.

Istintivamente, alzai un angolo delle labbra, amavo la neve e il freddo e tutti i ricordi che scaturivano. D'un tratto, un rumore improvviso mi fece trasalire, un susseguirsi di lamenti mi strapparono un sorriso. Non avevo bisogno di sapere cosa fosse successo, lo immaginavo. Mi avviai alla porta e l'aprii trattenendo a stento una risata nel trovare Travis steso per terra e aggrovigliato in una felpa, si dimenava cercando di vestirsi come un pesce impigliato nella rete.

<< Hai bisogno di una mano? >> gli chiesi poggiandomi contro lo stipite della porta e cercando di mascherare la vena ironica nella mia voce.

<< Cam! >> una manciata di secondi dopo, una testa dalla chioma castana e spettinata sbucò dal colletto della maglietta. Gli occhi di Travis si ridussero a due fessure, quindi si alzò di scatto finendo di sistemarsi.

La mia attenzione venne richiamata da una serie di rumori provenienti dalla stanza del mio coinquilino, seguiti da una serie di passi decisi. Scossi la testa quando la bionda ci raggiunse, fermandosi di fronte a noi. Mi morsi il labbro per non scoppiare a ridere quando lanciò un'occhiata confusa a Travis.

<< Ciao baby! >> esclamò lui entusiasta.

La ragazza alzò gli occhi sbuffando prima di fissarli su di me.

<< Cam. >> mi salutò chinando la testa di lato e allargando le labbra in un enorme sorriso.

<< Jenny. >> ricambiai cercando di non dare peso all'espressione risentita di Travis.

<< Ti chiamo più tardi. >> dichiarò lui per attirare l'attenzione su di sé.

Jenny storse la bocca senza smettere di tenere gli occhi inchiodati nei miei. << Come se non ti conoscessi! >> lo ammonì appoggiando i pugni sui fianchi mentre scuoteva la testa esasperata. Gli lanciò un'occhiataccia di sbieco prima di far tornare i suoi occhi su di me, un sorrisetto sinistro le animava il viso. << Potremmo divertirci insieme. >> appoggiò i palmi delle mani sulle mie spalle fino a scendere sul torace con un movimento lento.

<< Lo terrò a mente. >> risposi mantenendo un certo distacco.

Jenny arricciò il naso con una smorfia che mi strappò un sorriso. Chiunque avrebbe voluto passare tutta la notte in compagnia di una ragazza come Jenny, anche il più riservato avrebbe rinunciato a resistere al suo fascino. Era bellissima, i capelli biondi le arrivavano in morbide onde fin sopra il sedere, gli occhi scuri delineati da un filo di trucco che rendeva la sua espressione ancora più accattivante, aveva un corpo da favola che la trasformava nei desideri segreti di qualsiasi ragazzo.

Dovetti ammettere che era difficile, anche per me, resisterle.

Ciò che non riuscivo a spiegarmi era cosa la spingesse a frequentare, di tanto in tanto, un tipo come Travis. Probabilmente, si erano solo trovati sulla stessa lunghezza d'onda, nessun legame e puro divertimento.

Evitai di scoppiare a ridere o di fare qualsiasi tipo di commento che avrebbe fatto andare Travis su tutte le furie e provocare Jenny che, nel frattempo, si avvicinò ancora di più a me senza prendere in considerazione il fatto che Travis fosse proprio lì davanti a noi e ci fissava. Si alzò sulle punte arrivando a baciarmi l'angolo delle labbra prima di dirigersi verso l'uscita, rimasi immobile come un pupazzo ad osservare la sua figura che si allontanava prima di svanire.

La ragazza con il cuore di lattaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora